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Song Itinerary Extermination camps

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Maminka

Maminka
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg/Jessica Deutsch

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’, per citare Primo... (Continues)
[Strumentale]
Contributed by Stanislava 2022/9/27 - 22:56
Song Itineraries: Extermination camps
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Neptej se, můj milý

Neptej se, můj milý
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Neptej se, můj milý: Věděla´s?
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/27 - 22:48
Song Itineraries: Extermination camps
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Mám vlastní trud

Mám vlastní trud
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
(Rec.:)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/22 - 23:07
Song Itineraries: Extermination camps
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Ženeme čas

Ženeme čas
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lorie Wolf

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Ženeme čas,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/18 - 16:39
Song Itineraries: Extermination camps
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Můj ráji samoty

Můj ráji samoty
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Můj ráji samoty,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/18 - 11:34
Song Itineraries: Extermination camps
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Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi

Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Chtěla jsem tě proklít, hořká zemi,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/14 - 11:08
Song Itineraries: Extermination camps
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Jdou naše nohy

Jdou naše nohy
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Jdou naše nohy, dvě a dvě,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/14 - 10:58
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Koleda, koleda

Koleda, koleda
2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’, per citare Primo Levi, e per riportare in vita la sua voce nel modo migliore... (Continues)
Koleda, koleda za vašimi vrátky,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/9/6 - 19:25
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Divoká, dravá voda byla

Divoká, dravá voda byla
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Divoká, dravá voda byla,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/8/30 - 18:05
Song Itineraries: Extermination camps
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Utíkej, utíkej, člověče

Utíkej, utíkej, člověče
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Utíkej, utíkej, utíkej, člověče,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/19 - 18:13
Song Itineraries: Extermination camps
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Zvyk, to je příšera

Zvyk, to je příšera
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Zvyk, to je příšera, jež hltá všechno chtění,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/19 - 17:25
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Studený soumrak byl, můj milý

Studený soumrak byl, můj milý
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Shy-Anne Hovorka

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Studený soumrak byl, můj milý,
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/13 - 12:16
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Zázraky

Zázraky
Testo/Lyrics/Text: Anna Hanna Friesová
Musica/Music/Hudba: Lenka Lichtenberg

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in... (Continues)
Zázraky
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/13 - 11:26
Song Itineraries: Extermination camps
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Čekáme kdesi na konci aleje

Čekáme kdesi na konci aleje
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Shy-Anne Hovorka

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Čekáme kdesi na konci aleje
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/5 - 18:30
Song Itineraries: Extermination camps
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Zas v slunci zlatém

Zas v slunci zlatém
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Milli Janatková

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Zas v slunci zlatém
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/7/5 - 18:26
Song Itineraries: Extermination camps
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Kam jsme to zašli?

Kam jsme to zašli?
Testo/Lyrics/Text: Anna Hana Friesová
Musica/Music/Hudba: Rachel Cohen

2022
Thieves of Dreams/ Zloději snů. Songs of Theresienstadt’s Secret Poetess


Per il suo album “Thieves of Dreams”, inciso con perizia insieme a diciotto musicisti, Lenka Lichtenberg (voce, piano, synth) si è immersa nella Cecoslovacchia e nella storia di deportazione della sua famiglia: “Quando mia madre Jana Renée e Friesova è venuta a mancare nel 2016, stavo mettendo in ordine la sua scrivania a Praga e ho scoperto due piccoli quaderni. Erano pieni di poesie che mia nonna, Anna Hana Friesova (1901-1987), aveva scritto nel campo di concentramento di Theresienstadt. (…) Davanti ai miei occhi c'erano pagine strappate con i sogni scritti a mano di mia nonna e i suoi incubi nel campo, storie che non mi ha mai raccontato. Così, mi sono imbarcata in una ricerca per condividere i suoi scritti dall' ‘inferno in terra’,... (Continues)
Jsme věčně ztraceni, věčně spaseni.
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/6/28 - 11:47
Song Itineraries: Extermination camps
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באַבי־יאַר

באַבי־יאַר
Babi-Yar
[1947]
Musica / Music / Musique / Sävel: In droysn geyt a regn
Album / Albumi: Yiddish Glory – The Lost Songs Of World War II [2018]


YIDDISH GLORY – THE LOST SONGS OF WORLD WAR II [2018]



Babi Yar (Golda Rovinskaja)
Af hoykhn barg (Veli Šargorodskij)
Yoshke fun Odes (Berta Flaksman)
Mayn pulemyot (Anonimo / Anonymous)
Taybls briv (Taybl Birman)
Misha tserayst Hitlers Daytshland (Taybl Birman)

The song is likely based on eyewitness accounts of the massacre in Babi Yar, the ravine near Kiev, where 33,771 Jews were shot on September 29-30, 1941.

Witnesses reported blood pouring through the streets, gunshots throughout the day and night, and other atrocities, which are described in the song.

The song probably also tells us something about 1947, in addition to 1941. It hints at the immediate post-war ethnic tension between Jews, returning from the Soviet rear, and facing... (Continues)
גיי איך מיר פֿון פֿראָנט מיט אַ גרויסער פֿרייד, [1]
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/6/2 - 19:07
Song Itineraries: Extermination camps
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Nazi

Nazi
(1981)
C'est disco
Adolf era vestito di grigio quella mattina
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/2/24 - 16:54
Song Itineraries: Extermination camps
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Bocche inutili

Bocche inutili
(2022)
Scritta da Stefano Bellotti e Giovanni Rubbiani

“Bocche inutili” è il nuovo brano che Cisco ha scritto e firmato per la colonna sonora dell’omonimo film diretto da Claudio Uberti. La pellicola racconta delle condizioni di vita drammatiche di alcune donne ebraiche all’interno di un campo di concentramento, durante la seconda guerra mondiale e il brano è nato in seguito a un invito sul set del cantautore emiliano. La produzione uscirà con la distribuzione nelle sale in concomitanza con le celebrazioni del “Giorno della memoria” il 27 gennaio 2022.

Il brano è arrangiato con suoni folk e tradizionali per ricreare il sound popolare di quel periodo, suonato con chitarre acustiche, fisarmonica e armonica a bocca.

La pellicola è stata registrata a Carpi mentre alcune scene sono state riprese presso l’ex campo di concentramento di Fossoli di Carpi, a circa sei chilometri dal centro modenese.... (Continues)
Baracche di legno e filo spinato
(Continues)
2022/1/27 - 23:39
Song Itineraries: Extermination camps
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December 1942

December 1942
2021
Flying Into Mystery - Christy Moore

The chilling ‘December 1942’ by Cork singer/ songwriter Ricky Lynch telling of the arrival of a train from the Warsaw ghetto at Auschwitz “to unload its human cargo/met by demons and by devils and their savage dogs”.
londoncelticpunks.wordpress.com
It’s freezing cold the snow comes down
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/1/12 - 17:11
Song Itineraries: Extermination camps
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Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)

Płyną Okręty... (Quasi una fantasia)
[1938/39]
Versi di Władysław Szlengel
Messa in musica dagli Hańba!, un gruppo di Cracovia che ha come progetto il racconto musicale della Polonia tra le due guerre.
Nell'album intitolato "1939"
Testo trovato sul blog Donki Świat Poezji

Nel luglio del 1938, solo poco tempo prima della conferenza di Wannsee del gennaio 1942, quella dove i nazisti adottarono la "soluzione finale della questione ebraica", nella località francese di Évian-les-Bains si tenne un'altra decisiva conferenza. Voluta dal presidente statunitense Roosevelt, partecipi 32 paesi aderenti allla Società delle Nazioni, l'incontro si prefiggeva di trovare una soluzione condivisa all'emigrazione degli ebrei dalla Germania e dall'Austria appena annessa, emigrazione consentita e caldeggiata dalle autorità naziste, parliamo pure di emigrazione forzata.
Paesi "civilissimi" come Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada, Belgio,... (Continues)
płyną okręty po bezdrożach
(Continues)
Contributed by Bernart Bartelby 2021/12/11 - 19:16
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No Love Lost

No Love Lost
[1978]
Nell'EP di debutto "An Ideal For Living", quando forse il gruppo si chiamava ancora Warsaw
Testo trovato su [[|Genius]]

Joy Division took their name from the novel "The House Of Dolls" by Jewish author Ka-Tzetnik 135633 (real name Yehiel Feiner, or Yehiel De-Nur), an Auschwitz survivor (his pen name means "Concentration Camper", and 135633 was his number). He wrote about the horrors committed by the nazis. "The House Of Dolls" is about Joy Division - Jewish women in concentration camps who were made into sex slaves for the pleasure of Nazi soldiers. He claimed it was inspired by the fate of his younger sister who did not survive the Holocaust.
The spoken part from 'No Love Lost' is taken directly from the book.
(nightandday, su Songmeanings)
So long sitting here, didn't hear the warning
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2021/12/2 - 21:16
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Rebeka tańczy tango

Rebeka tańczy tango
[1934]
Tekst / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Andrzej Włast

Muzyka / Musica / Music / Musique / Sävel:
Szymon Kataszek

W wykonaniu / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:

1. Sława Przybylska
2. Kazimierz Krukowski
3. Ada Fijał

Il tango, canto in origine diffuso in seguito come ballo, si accompagna alla tristezza e alla nostalgia. In parecchie circostanze, come nel nostro caso, assume anche altre connotazioni.
Questa canzone è il sequel di Rebeka ma, a differenza di questa, è giocata in chiave ironica. Nella prima canzone l’autore Andrzej Włast, polacco ebreo, narra della protagonista, la romantica Rebecca, commessa in un negozio sulla piazza del mercato [rynek in polacco] di Kazimierz Dolny. Kazimierz Dolny è una cittadina situata a 20 km a ovest di Lublino, sulla Vistola. Fu un centro commerciale notevole, raggiunse l’apice dello sviluppo nel XVII secolo,... (Continues)
Od cywila, do żołnierza
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/11/2 - 18:05
Song Itineraries: Extermination camps

Píseň

Píseň
[11-1940]

Recentemente è stato reso disponibile in forma digitale l'enorme archivio del campo di concentramento di Lety u Písku, contenente migliaia di pagine che così aggiungono un'altra testimonianza agli eventi della seconda guerra mondiale. Dato che la storia di questo luogo non è molto conosciuta al di fuori dei confini cechi, provo a tracciarla almeno a grandi linee e fornire qualche fonte di informazione.

Situato nella Boemia meridionale, a una trentina di chilometri dalla città di Písek, il piccolo comune di Lety è stato scelto nel 1938 come luogo in cui costruire un campo di lavori forzati. Il progetto parte qualche mese prima dell'occupazione nazista della zona, quindi ancora durante la cosiddetta prima repubblica cecoslovacca (periodo tra le due guerre, ovvero dopo la conquista dell'indipendenza nel 1918 fino all'occupazione da parte della Germania nazista). E già questo successivamente... (Continues)
Složena Josefem Zichou a Bedřichem Klapkou, pracovníky kárného pracovního tábora I v Letech, za jejich pobytu září–listopad 1940. Zpívá se jako Havířova růže
(Continues)
Contributed by Stanislava 2021/10/26 - 18:12
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ריווקעלע

ריווקעלע
Rivkele
[1932]

מוזיק / Muzyka / Musica / Music / Musique / Sävel:
Zygmunt Białostocki

טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Unknown

פּערפאָרמער / W wykonaniu / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa :
1.
vocal: Olga Avigail
piano: Hadrian Tabęcki
bandoneon: Grzegorz Bożewicz
guitar: Piotr Malicki

2.
vocal: Ola Bilińska
harp : Katarzyna Kolbowska
cello : Edyta Czerniewicz
violin : Julia Ziętek
Roland : Sebastian Witkowski

Polonia e cultura ebraica

Di recente i rapporti tra la popolazione polacca e gli ebrei hanno subito una recrudescenza. Il 12 Agosto 2021 il parlamento polacco ha approvato una legge che di fatto pregiudica agli ebrei sopravvissuti all’Olocausto e ai loro discendenti la possibilità di chiedere la restituzione dei beni a loro confiscati dai nazisti e in seguito dal regime comunista. È l’ultima manifestazione di una intransigenza... (Continues)
צום ערשטן מאָל האָט ער איר געזען [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/10/22 - 23:11
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Prede e predatori

Prede e predatori
(2021)
dall'album "Parola"

«“Prede e predatori” nasce da uno degli incontri umani più preziosi di questo disco. L’ho scritta dopo aver letto il libro di Liliana Segre “Scolpitelo nel vostro cuore” e dopo aver ascoltato almeno una trentina di suoi preziosi discorsi e simposi.

È una canzone frutto di silenzio e impotenza, ad ispirarmi è stato il rapporto di Liliana con suo padre, figura cardine della sua vita. Ho perso papà quando ero molto piccolo e il loro rapporto mi ha molto colpito: l’attaccamento di una figlia al suo eroe, vittima poi della follia dell’uomo. “Perdonami per averti messo al mondo” disse Alberto Segre alla piccola Liliana al carcere di San Vittore.

Liliana racconta di aver deciso di testimoniare, dopo anni di silenzio e rimozione, per dar senso a tutte le anime che, come quella di suo padre, erano volate via, strappate alla vita con orrore. L’ho incontrata al parco,... (Continues)
Una lacrima è scesa sul viso accarezzandomi
(Continues)
2021/10/3 - 22:11
Song Itineraries: Extermination camps
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Polesia czar

Polesia czar
[1936]
Teksty i muzyka / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Jerzy Artur Kostecki

Polesia

È una regione prevalentemente paludosa il cui territorio è situato dentro i confini della Bielorussia e dell’Ucraina. Due propaggini di modesta entità sono rimaste alla Polonia, quella occidentale, e alla Russia, quella orientale. Subì profonde trasformazioni dopo l’annessione all’Unione Sovietica nel 1945: vaste distese paludose furono prosciugate con numerose e consistenti bonifiche per ottenere terreno coltivabile. Il risultato è stato la desertificazione delle aree adiacenti e la rottura dell’equilibrio dell’ecosistema. Numerose specie animali e vegetali si sono estinte. Sono poche le tracce rimaste della pittoresca regione storica, paradiso di numerose specie di uccelli.
Un tempo da quella regione remota, ai margini dell’Europa, bella e selvaggia, era possibile... (Continues)
Pośród łąk lasów i wód toni
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/9/29 - 23:59
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Ballata a una ballerina

Ballata a una ballerina
2021
Ballate dalla grande recessione


Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia


Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe


Si continua con “Ballata a una ballerina”, canzone struggente dedicata agli ultimi istanti dell’esistenza della ballerina polacca ebrea Lola Horovitz (nome d’arte di Franceska Mann), morta a soli 26 anni nel campo di concentramento di Auschwitz dopo aver combattuto strenuamente (“ballata per chi sa che andrà a morire e nell’esempio sceglierà di vivere”); questo è un altro brano che ci insegna come conoscere il passato è fondamentale per evitare di fare gli errori in futuro (come direbbero i Nomadi, altro gruppo a cui Sonaglia si ispira, “ieri impegna l’oggi nel domani”). La drammaticità... (Continues)
Mi avrebbero affrancate ma bellocce
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/8/27 - 10:18
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Budapest

Budapest
storia vera del gelataio Tirelli

2021
Storie vere tra alberi e gatti

Un’altra storia del disco realmente accaduta, raccontata tramite questa toccante canzone dall’arrangiamento sobrio e sospeso, con cambi di scena dettati da violoncelli, viole, violini, glockenspiel e fisarmonica. Francesco Tirelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest. Una storia rimasta sconosciuta sino al 2014 quando un testimone ha portato alla luce la sua straordinaria opera di salvataggio e protezione ai perseguitati. Tirelli riuscì a nascondere e a salvare nello scantinato della sua gelateria intere famiglie ebree, che riuscirono così a evitare le deportazioni naziste verso i campi di concentramento. Oggi Francesco Tirelli è racchiuso dentro questa canzone, ma anche dentro un rinomato libro per bambini nonché onorato da Yad Vashem nel “Giardino dei Giusti a Gerusalemme”.

rainews.it
Tredici Febbraio del quarantacinque
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/8/21 - 20:12
Song Itineraries: Extermination camps
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Lion of the Desert [Canta, bajadera…!]

Lion of the Desert [Canta, bajadera…!]
[1920]
Movie / فيلم / Film / Elokuva :
Moustapha Akkad
Lion of the Desert / أسد الصحراء / Il leone del deserto / Le Lion du desert [1981]

Music / موسيقى / Musica / Musique / Sävel:
Romolo Corona feat. Maurice Jarre

Le Bajadere.

Il brano musicale proposto è il foxtrot Canta, bajadera…! “per canto e pianoforte” di Romolo Corona, composto nel 1920. Il maestro Maurice Jarre , compositore delle musiche del film, ne curò l’arrangiamento.
Bajadera è parola da tempo in disuso, deriva dal portoghese antico bailhadeyrada balhar / danzare. Secondo la ricercatrice brasiliana Benilde Socreppa Schultz il termine risale al XIV secolo quando connotava le danzatrici indiane. Nel XVII secolo si diffuse in Francia come balhadera, poi balliadère e infine nell’attuale bayadère
Nel Novecento il vocabolo passò ad indicare sia una donna di facili costumi sia un tessuto a righe dai colori vivaci.
Il... (Continues)
strumentale
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/6/27 - 14:47

Das Tagebuch der Anne Frank [Full OST]

Das Tagebuch der Anne Frank [Full OST]
[2016]

Movie / Film / Elokuva:
Hans Steinbichler
Das Tagebuch der Anne Frank

Music /Musica / Musique / Sävel:
Sebastian Pille

Album : Das Tagebuch der Anne Frank

Nel ricordo di Anna Frank

Oggi 12 giugno ricorre il novantaduesimo anniversario della data di nascita di Anna Frank, morta nel lager di Bergen Belsen all’età di 13 anni , nel febbraio 1945.
Il film è la trasposizione del Diario di Anna Frank. Ha ottenuto un buon successo in Germania.
Sebastian Pille è noto come compositore di colonne sonore raffinate ed avvincenti. La sua musica sublima l’atmosfera tragica del film.

[Riccardo Gullotta]

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Filmografia e colonne sonore su Anna Frank

The Diary of Anne Frank è un film del 1959 diretto dallo statunitense George... (Continues)
strumentale
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/6/12 - 20:15
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Lettera a Maria

Lettera a Maria
2021
Soldati Arlecchini e Pierrot

“Zio Aldo che scrivevi da Gusen le preziose lettere al tuo unico grande amore Maria: questa è per te che dall'inferno sei tornato grazie alla tua arte, apprezzata persino dai boia nazisti che ti permisero di restar vivo e ricominciare a dipingere”. E' questa la dedica con cui Bax presenta "Lettera a Maria!, una dedica d'amore ispirata ad un fatto realmente accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale.

La canzone racconta di una lettera immaginaria, sintesi di tante lettere reali che il pittore Aldo Carpi, zio di Bassignano e padre del pianista e compositore Fiorenzo Carpi, fece pervenire a sua moglie dal campo di concentramento di Gusen, in cui era rinchiuso e dal quale si salvò proprio grazie alle sue doti artistiche. Ad accompagnarla, un videoclip costruito su piani stretti dell’artista che interpreta il brano intervallati da brevi momenti nei quali vengono... (Continues)
Tornerò Maria
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/6/11 - 12:07
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די בלײַענע פּלאַטן פֿון ראָמס דרוקערײַ

די בלײַענע פּלאַטן פֿון ראָמס דרוקערײַ
Di blayene platn fun Roms drukeray
[ 1943 ]

ליד / שִׁיר / Poesia / A Poem by / Poésie / قصيدة / Runo:
Avrom Sutskever

מוזיק / לחן / Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Michael Heiser

Vilnius 1941-1944

La resistenza ebraica nel ghetto di Vilna prese il nome di FPO , acronimo di Fareynikte Partizaner Organizatsye , in yiddish פֿאַראײניקטע פּאַרטיזאַנער אָרגאַניזאַציע ossia Organizzazione Partigiana Unita. Entrarono a farne parte cinque componenti: quella comunista che rispondeva a Yitzhak Wittenberg, quella revisionista nota come Betar che raccoglieva i sionisti di destra, referente Josef Glazman, quella socialista Hashomer Hatzair, guidata da Abba Kovner, il movimento scoutista Hanoar Hatzioni guidato da Nissan Reznik, i socialisti del Bund che rispondevano ad Abraham Chwojnik.
L’FPO arrivò a contare 300 membri organizzati in due unità sotto il comando di Glazman e Kovner.... (Continues)
מיר האָבן װי פֿינגער געשטרעקטע דורך גראַטן [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/5/29 - 00:15

געזאַנג פֿון אַ יידישן דיכטער אין 1943

געזאַנג פֿון אַ יידישן דיכטער אין 1943
Gezang fun a yidishn dikhter in 1943
[1943]
צי בין איך דער לעצטער פּאָעט אין אייראָפּע? [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2021/5/27 - 13:03
Song Itineraries: Extermination camps
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Filastrocca per il Giorno della Memoria

Filastrocca per il Giorno della Memoria
Ogni anno il 27 gennaio si celebra il "Giorno della Memoria" per commemorare le vittime della Shoah. Ecco una significativa filastrocca, scritta da Mimmo Mòllica, per ricordare questo importante giorno.

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz: tale liberazione è considerata simbolo universale della tragedia dell'Olocausto, per tutta l'Europa.

«Tanto grande è il rischio di dimenticare, che occorrerebbe un anniversario di Auschwitz al giorno», scrive Elisa Springer, scrittrice di origine ebraica, superstite dell'Olocausto.

«Meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti. Tutti devono sapere, o ricordare, che Hitler e Mussolini, quando parlavano pubblicamente, venivano creduti, applauditi, ammirati, adorati come dèi» (Primo Levi).

La «Filastrocca per il Giorno della Memoria» - Nostrofiglio.it
Non ci sono razze superiori,
(Continues)
Contributed by River 2021/3/3 - 16:28
Song Itineraries: Extermination camps
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S'envolent les colombes

S'envolent les colombes
S'envolent les colombes
[ 1984 ]

شعر / Poésie / Poesia / A Poem by / שירה / Runo :
Mahmud Darwish

موسيقى / Musique / Musica / Music / מוזיקה / Sävel:
Rodolphe Burger

Premessa

Assedio delle lodi al mare / Hisâr li-madâ'ih al-bahr [حصار لمدائح البحر ] è una raccolta di Mahmoud Darwish del 1984 che comprende tre poesie , tra cui S'envolent les colombes. Non è stata tradotta in italiano. In francese è nota con il titolo Blocus pour panégyriques de la mer, in inglese A siege for the sea eulogies.
Fu la prima raccolta che Darwish scrisse mentre era segnato dal secondo esilio, poco più di un anno dopo la sua partenza dal Libano a seguito dell’invasione israeliana e dell’assedio di Beirut.

Tra le dichiarazioni, rilasciate dall’autore qualche anno dopo, ci sembra che le tre seguenti siano emblematiche del poeta e dell’uomo Mahmoud Darwish:

“If they do teach my poetry, they... (Continues)
S’envolent les colombes.
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/2/2 - 20:25
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Piccolo David

Piccolo David
E' nata dopo aver letto il libro di Enzo Biagi "1943 e dintorni" e successivamente "Il diario di Dawid Rubinowicz" cui la canzone è dedicata.
Il nome che ti han dato bello ed importante
(Continues)
Contributed by Gianni Barnini 2021/2/1 - 22:57
Song Itineraries: Extermination camps
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La mia storia

Anonymous
2021
Canzone scritta e cantata in occasione della giornata della memoria da una ragazza della scuola secondaria Francesco Baracca di Roma.

Dalla trasmissione di Radio Pisacane, più semo mejo radio
La mia storia è complicata
(Continues)
Contributed by Dq82 2021/1/31 - 18:03
Song Itineraries: Extermination camps
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שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר

שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר
Shlof mayn kind, Shlof keseyder
[ XIX sec ? ]

ליריקס און מוזיק / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / النص والموسيقى / Sanat ja sävel:
אַנאָנימע /Anonimo / Anonymous / Anonyme / مجهول / Nimeämätön

פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / مطرب / Laulavat :
1. Paul Robeson

אלבאם / Album /الألبوم : Shlof, Mein Kind (Sleep, My Child)

2. Tania Solnik

אלבאם / Album /الألبوم :From Generation To Generation: A Legacy Of Lullabies [1993]

La vig lid [ ninna nanna ] Shlof mayn kind, Shlof keseyder fu riscoperta da Ruth Rubin. E’ riportata nel suo libro postumo Yiddish Folksongs from the Ruth Rubin Archive. Nella sua raccolta di 2000 canti yiddish, raccolti con cura per un quarantennio, questa struggente ninnananna fu registrata nel nastro n. 42

Ruth si trovò spesso a partecipare ai concerti folk anche con Paul Robeson.
L’interpretazione di... (Continues)
שלאָף מײַן קינד, שלאָף כסדר [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2021/1/29 - 20:22
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שלאָף מײַן קינד

שלאָף מײַן קינד
Shlof mayn kind
[1892]

ליריקס / Testo / Lyrics / Paroles / متن ترانه / Sanat:
Sholem Aleichem [שלום עליכם]

מוזיק / Musica / Music / Musique / موسیقی / Sävel:
Dovid Kovanovsky

1. פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / مطرب / Laulavat :
Inna Barmash
אלבאם / Album / الألبوم :
Yiddish Lullabies & Love Songs [2013]

2. פּערפאָרמער / Interpreti / Performed by / Interprétée par / مطرب / Laulavat :
Lucette Van Den Berg
אלבאם / Album / الألبوم :
Shlof mayn kind [2020]


Dall’enciclopedia Yivo:
The lullaby “Shlof mayn kind” (Sleep my child) by Sholem Aleichem, first printed in Odessa in 1892, became folklorized by 1901, after it was submitted to collectors with changes by five individuals from different localities.
Parlando di canzoni folk Yiddish non si può fare a meno di tributare una menzione a Ruth Rubin. Dobbiamo a lei la diffusione anche di questa... (Continues)
שלאָף,‏ מייַן קינד,‏ מייַן קרוין,‏ מייַן שיינער,‏ [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/12/28 - 22:00

Umschlagplatz

Umschlagplatz
[2008]
Versi di Guido Ceronetti (1927-2018), poeta e molto altro.
Nella raccolta "Le ballate dell'angelo ferito", pubblicata nel 2009

Sulla figura di Janusz Korczak si vedano Kartka z dziennika Akcji e Maestro Goldszmit
Umschlagplatz. Posto di smistamento. Era il luogo dove i treni dei deportati dal ghetto di Varsavia erano fatti sgomberare: là c'era una linea secondaria che portava i prigionieri a Treblinka, dove li attendevano le camere a gas. Korczak era un famoso educatore che poteva avere salva la vita, ma volle accompagnare i suoi piccoli ebrei orfani fino all'ultima destinazione, condividendone la sorte -1942-
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/9/11 - 13:25
Song Itineraries: Child Abuse, Extermination camps
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Pieśń o Wandzie z Ravensbrücku

Pieśń o Wandzie z Ravensbrücku
Sachsenhausen 1944
Lyrics and music / Testo e musica: Aleksander Kulisiewicz

For conspiring to kill a Nazi officer, the Germans sent Kulisiewicz's teenage half-sister Łucja to the Ravensbrück concentration camp in 1944. On learning of her imprisonment, Kulisiewicz wrote this ballad, a fantasy-compilation of childhood legends and folktales whose villains, heroes, and strange, twisting plots brought to mind aspects of his own experience of life in a concentration camp. In the song, the wolf is based on the title character of a favorite childhood tale of Kulisiewicz, Bajka o żelaznym wilku (Story of the Steel Wolf, 1911) of Wacław Sieroszewski. The dragon was a legendary nemesis of early Polish settlers. Krak was a mythical dragon-slayer and founder of Krakow. Queen Wanda succeeded to the throne upon the death of her father, Krak, but drowned herself in the Vistula River rather than marry... (Continues)
Była bajka o złym wilku,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/25 - 17:30
Song Itineraries: Extermination camps
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Moja brama

Moja brama
Sachsenhausen 1944
Lyrics / Testo: Aleksander Kulisiewicz

Music / Musica: Zsigmond Lajos Kertész [1876-1953] (“Szép a rózsám”, 1933)

One form of torture routinely meted out at Sachsenhausen went under the innocent name of “Sport”. “My gate” recalls a typically malicious competition devised by the SS, the “Indian Dance”. As guards barked out the moves, prisoners were forced rapidly to raise their arms, look to the sky, whirl around, drop to the ground and stand again. This sequence would be repeated over and over. Kulisiewicz reports that inmates “vomited after such 'dancing', that the entire Apellplatz [assembly area] swayed before one's eyes, and with it the damned gate of the SS command”. Kulisiewicz first heard this popular central European tune sung to the Serbo-Croatian lyric, “Moja mala nema mane”.

Una forma di tortura comminata normalmente a Sachsenhausen andava sotto l'innocente... (Continues)
Moja, moja, moja brama -
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/23 - 09:27
Song Itineraries: Extermination camps
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Zimno, panie!

Zimno, panie!
Sachsenhausen, 1944
Music / Musica: Unidentified / Non identificata

At Sachsenhausen, certain members of the Polish gentry sought to preserve their high-caste status by co-operating with the camp command. "It's cold, Sir!" challenges this "turncoat" behavior by ridiculing two upper-class Prominents, pseudonymously called Lulusiński and The Count. Both were informers, responsible for denouncing numerous underground activists to the Reich criminal police. Kulisiewicz's impudent gesture itself met with reprisal. In the middle of the night, in February 1945, he was pulled from his barrack and interrogated by the SS. The police, not surprisingly, had been acting on a "tip" provided by collaborationist friends of Lulusiński and "The Count". "Nice, warm dame" is a sly reference to the "Puff" (brothel) Kulisiewicz attests had begun operating in Sachsenhausen in 1944.



Disegno di Wiktor Simiński... (Continues)
Był sobie prominencik
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/17 - 07:46
Song Itineraries: Extermination camps
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Dicke Luft!

Dicke Luft!
Sachsenhausen 1943
Lyrics and music: Aleksander Kulisiewicz

Testo e musica: Aleksander Kulisiewicz

Es gibt dicke Luft! (“thick air coming!”) was the byword at Sachsenhausen when authorities threatened to break up a liaison between homosexual inmates. The persecution of gay prisoners peaked in the summer of 1942 when the Gestapo systematically delivered “registered homosexuals” -those marked by a pink triangle- to the Strafkompanie (punishment unit), an often fatal assignment. Homosexual activity nevertheless remained a fixture of life, notably among the so-called “asocial” (black triangle) and “criminal” (green triangle) prisoners. Of these, certain Prominents -privileged and protected inmates- managed to organize occasional get-together at their cell-blocks, complete with music and dancing. Kulisiewicz reports that in early November 1943, he was approached by a “green badge” prisoner... (Continues)
Miał, miał Ober-hau-hau
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/8 - 11:50
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Sen o pokoju

Sen o pokoju
Sachsenhausen, 1943
Music: Aleksander Kulisiewicz
Text: Zdzisław Karr-Jaworski, Aleksander Kulisiewicz

Sachsenhausen, 1943
Musica: Aleksander Kulisiewicz
Testo: Zdzisław Karr-Jaworski, Aleksander Kulisiewicz

In early 1942, Polish prisoners newly arrived at Sachsenhausen told Kulisiewicz about a “gorgeous and unforgettable” song they had heard at Gusen (a subcamp of Mauthausen), “Prisoner's Dream” (Sen więźnia). While the poem itself was memorable, no one could quite recall the original choral arrangement. Kulisiewicz, also struck by the poem, decided to create his own setting, in the process changing its title and eliminating certain nationalist and religious imagery. Some listeners protested, but Kulisiewicz felt the changes were necessary if (as he believed) an ecumenical spirit were to prevail among the culturally diverse prison population. “A song that presented a vision of peace”,... (Continues)
Śniła mi się nasza wioska,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/7 - 09:40
Song Itineraries: Extermination camps
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Tango truponoszów

Tango truponoszów
Sachsenhausen, 1943.
Lyrics: Aleksander Kulisiewicz
Music: Wiktor Krupiński (“Po kieliszku”, Tadeusz Faliszewski, 1932)

Sachsenhausen, 1943
Testo: Aleksander Kulisiewicz
Musica: Wiktor Krupiński (“Po kieliszku”, Tadeusz Faliszewski, 1932)

Quarantined to his barrack during an outbreak of typhus, Kulisiewicz conceived of the “Corpse-Carrier's Tango”, a ghoulish rejoinder to those in his audience who clamored for some “happy music”. The song's setting is the Sachsenhausen morgue, realm of the Sonderkommandos, prisoners whose “special detail” was to collect and dispose of the bodies of the camp's numerous dead. “To fully understand the tragic-parodic nature of this song”, Kulisiewicz noted, “one must recall the atmosphere of the 'corpse-cellar' detail, where the corpse-carrier, himself ofter near death, would nap for 10-15 minutes alongside the piles of naked, foul-smelling bodies”. Kulisiewicz... (Continues)
Ta psiajucha Germania cholerna
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/6 - 15:18
Song Itineraries: Extermination camps
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Keren čhave

Anonymous
Keren čhave
Lava thaj muzika / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Anonymous

Kinsztleri /Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Ando Drom
Album: Chants Tziganes De Hongrie

2. Csókolom
Album: The Very Best of Gipsy World (Le meilleur des tziganes et gitans du monde)

Agosto 1944. I Rom nel lager di Auschwitz

Danuta Czech (1922 - 2004) era una storica polacca dell'Olocausto e vicedirettrice del Museo statale di Auschwitz-Birkenau a Oświęcim, Polonia. È conosciuta per il suo libro Kalendarium wydarzen w obozie Koncentracyjnm Auschwitz-Birkenau 1939–1945 , nell’edizione inglese The Auschwitz Chronicle: 1939–1945 (1990) . In circa 1000 pagine Danuta Czech traccia la cronistoria del lager dalla costruzione sino alla liberazione.
Quello che segue è un estratto del suo libro sul 2 agosto 1944, un giorno terribile del Porrajmos di Rom... (Continues)
Keren šavorale drom, te khêlel o puro řom,
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/8/5 - 23:55
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טרעבלינקע דאָרט

טרעבלינקע דאָרט
Treblinke dort
[1943]

“Mi chiamo Frieda Radasky. Sono nata a Varsavia, in Polonia, e sono sopravvissuta al regime nazista durante la II guerra mondiale. Quando stavo nel ghetto di Varsavia, c'era una canzone popolare che descriveva l'orribile tragedia che stavano subendo gli Ebrei di Varsavia. Parlava di come le famiglie venivano portate alla Umschlagplatz tra il terrore e le grida, poiché sapevano che, una volta portati a Treblinka, non sarebbero mai ritornati.”
Nel 1943, Frieda Bursztyn Radasky lavorava nelle cucine di un deposito di carbone in un distretto di Varsavia situato all'esterno del Ghetto; il distretto si chiama, curiosamente, Praga. Le lavoratrici nelle cucine erano tutte giovani donne; da quel posto, potevano assistere quotidianamente alla deportazione di centinaia di ebrei dal Ghetto; molti dei deportati credevano (o volevano credere) alla propaganda nazista secondo la... (Continues)
עס איז אַ שטורם דורך די װעלט איז אױפֿגעגאַנגען, [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/7/28 - 07:57
Song Itineraries: Extermination camps
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דאָס זאַנגל

דאָס זאַנגל
Dos zangl
[1943]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Hirsh Glik
Musica / Music / Musique / Sävel: Melodia popolare polacca / Polish folk tune / Mélodie populaire polonaise

Hirsh Glik -il cui cognome significa in yiddish, come il tedesco Glück, "fortuna"-, nato a Vilnius il 24 aprile 1922, verrà ricordato per sempre come l'autore di ciò che è diventato l'inno della Resistenza ebraica nei ghetti dell'Europa orientale: Zog nit keynmol. Ricordato? Chissà; si tratta di uno dei canti, probabilmente, più famosi della Storia intera, talmente famoso da averne (almeno in parte) oscurato l'autore. Hirsh Glik ebbe un'esistenza brevissima; la sua povera famiglia del ghetto di Vilnius (il padre era un modestissimo commerciante di vestiti usati) fu catturata dai nazisti nel 1941 e scomparve interamente. Hirsh fu deportato in un campo di lavori forzati in Polonia, Biała Waka, un'immensa torbiera in una... (Continues)
בלאָנד ביסטו װי אַ זאַנגל, [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/7/27 - 21:50
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1939

1939
2020
Fine delle Trasmissioni
Mi avevi chiesto di non cercarti
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/6/25 - 12:15
Song Itineraries: Extermination camps
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Terezìn

Terezìn
1944

Questa poesia ci è arrivata in una copia dattiloscritta, in basso indica la data "IX.1944"
This poem is preserved in a typewritten copy. In the right corner, “IX. 1944” scritto a matita si legge:
"scritto da un bambino di 10-16 anni, dei blocchi L 318 and L 4176.”
La poesia non è firmata ma un maestro di Terezìn O. Klein, riconobbe Hanus Hachenberg come autore.

La poesia era già presente, in quanto presente nelle Songs of Children Cantata cantata in inglese, e Alla Statua dei Martiri di Gorla cantata parzialmente in italiano.
E' stata interpretata in inglese anche da Adrian Snell.
Ta troška špíny v špinavých zdech
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/6/12 - 17:18
Song Itineraries: Extermination camps
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משירי ארץ אהבתי

משירי ארץ אהבתי
[1970]
Mishirei Eretz Ahavati

שירה / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo:
לאה גולדברג /Lea Goldberg

לחן / Musica / Music / Musique / Sävel:
דפנה אילת / Dafna Eilat

מבוצע על ידי / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
1.Chava Alberstein
אלבום / Album : משירי ארץ אהבתי / Songs of my beloved country

2. שרית חדד [ Sarit Hadad]

3. אורה זיטנר [Ora Zitner]

4. רזי בן-עזר [Razi Ben-Ezzer]

5. שרית וינו [Sarit Vino]

Lea Goldberg

Lea Goldberg [ לאה גולדברג‎ ] (Königsberg, 29 maggio 1911 – Gerusalemme, 15 gennaio 1970) è stata una poetessa, traduttrice e scrittrice israeliana in ebraico.
Nata in una famiglia ebrea lituana a Königsberg, all’epoca in Prussia Orientale, oggi in Russia, Lea Goldberg trascorre l’infanzia a Kovno (Kaunas), in Lituania e a Saratov in Russia. Ritornata in Lituania dopo gli anni della Prima guerra mondiale, si... (Continues)
[1] משירי ארץ אהבתי
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/3/30 - 16:07
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Maestro Goldszmit

Maestro Goldszmit
[2015]
Parole di Bobo Rondelli
Musica di Bobo Rondelli, Filippo Gatti, Fabio Marchiori, Simone Padovani, Francesco Bianconi.
Nell'album "Come i carnevali"

Una canzone dedicata al medico e pedagogo ebreo polacco, Janusz Korczak, pseudonimo di Henryk Goldszmit (1878-1942), che dedicò tutta la vita ai bambini e ai più indifesi fra loro, gli orfani, e con essi morì nel campo di sterminia di Treblinka.
Su questa enorme figura si veda in particolare Kartka z dziennika Akcji

Non mi pace tantissimo questa canzone di Bobo Rondelli, mi sembra troppo "celestiale"...
La realtà purtroppo fu un'altra, probabilmente più vicina alla descrizione resa da Marek Rudnicki, uno degli orfani, che fu testimone del rastrellamento e dell'avvio di Korczak e dei suoi bambini ai vagoni della morte ma che, a quanto pare, su quel convoglio non salì e fu poi messo in salvo dai partigiani e fatto uscire dal Ghetto:

"Non... (Continues)
Dagli occhi tuoi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/3/18 - 21:02
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Kartka z dziennika Akcji

Kartka z dziennika Akcji
[1942]
Versi di Władysław Szlengel (1914-1943)
Pubblicati in diverse raccolte, tra le quali "Co czytałem umarłym : wiersze getta warszawskiego" ("Cosa leggevo ai morti. Poesie del ghetto di Varsavia"), a cura di Irena Maciejewska (1977)
Messi in musica, nella versione in ebraico, da El Hameshorer, rock band israeliana.
Testo trovato su questo sito dedicato all'autore, creato da Halina Birenbaum e Ada Holtzman Israel nel 2003, in occasione dei 60 anni dall'insurrezione del Ghetto di Varsavia.

Alla figura di Janusz Korczak fino ad oggi c'era solo un accenno nell'introduzione a טרעבלינקע.
Questi incredibili versi furono invece scritti proprio su di lui da un testimone diretto, Władysław Szlengel, grandissimo poeta e cantore della vita nel Ghetto di Varsavia e infaticabile organizzatore della sua vita culturale dalla costituzione nel 1940 e fino alla distruzione nel maggio del 1943, dove... (Continues)
10 sierpnia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/3/17 - 21:26
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Das Braune Haus

Das Braune Haus
[1931]
Una poesia di Mühsam pubblicata nel marzo del 1931 sul settimanale "Die Welt am Montag – Unabhängige Zeitung für Politik und Kultur", fondato nel 1896 e chiuso nel 1933 (ovviamente...)
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki

"Das Braune Haus" (La casa bruna) è Monaco, capitale del movimento nazionalsocialista...
Come sappiamo, Mühsam conosceva bene le galere tedesche, per esserci stato per cinque anni dopo essere stato condannato per aver difeso i consigli operai bavaresi nel 1919. Ma nemmeno lui poteva immaginare cosa gli avrebbero riservato gli odiati nazisti al loro avvento nel 1933. Uno degli ultimi brani del disco di Dieter Süverkrüp, letto da Walter Andreas Schwarz, descrive la fine di Erich Mühsam nel racconto degli amici. Era il 10 luglio 1934, a poco più di un anno dall'arresto:

"Erich... (Continues)
Stempeln geh'n ist kein Vergnügen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/2 - 14:40
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16 ottobre 1943

16 ottobre 1943
[2019]
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Sempre ricorderò quei due vecchietti
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:55
Song Itineraries: Extermination camps, Ghettos
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I nidi degli uccelli

I nidi degli uccelli
da Ferite & Feritoie (2019)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
Io ricordo il cielo stellato
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/12 - 18:37
Song Itineraries: Extermination camps

Vent’anni dopo. La pagina di Auschwitz cambia pelle

Antiwar Songs Blog
Vent’anni dopo. La pagina di Auschwitz cambia pelle
La pagina di Auschwitz (Canzone del bambino nel vento) compie vent’anni. È una delle due (assieme a quella dell’Internazionale) che sono pre-esistenti all’intero sito, e che vi sono trasmigrate in seguito. Risale, quindi, al fatidico anno 2000 (o “Dumila”), quello dei famigerati “Millennials”. E’ una pagina “Millennial” pure lei, quindi. Nell’anno Dumila, il quattordici di […]
Antiwar Songs Staff 2020-01-09 14:01:00
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טום־באַלאַלײַקע

Anonymous
טום־באַלאַלײַקע
Tum-balalayke
[XIX secolo]
Anonimo

Introduzione
E’ un brano popolare della cultura ebrea ashkenazita. Le sue origini risalgono al XIX secolo nell’Europa orientale. Rimase pressoché sconosciuto ai più sino al 1940. Nel 1957 Pete Seeger lo inserì nel disco “Jewish Songs and Games” in un duetto con Ruth Rubin. Maggiore diffusione ebbe grazie a Theodore Bikel, grande attore ebreo e cantante. La sua incisione è del 1960.

Da allora la canzone ha valicato gli ambiti della cultura ebraica per acquisire popolarità a livello internazionale. È entrata a far parte della colonna sonora del film di Roberto Faenza del 2002 “Prendimi l’anima”. La melodia infatti non è affatto banale, rivela un’ intensità apparentemente inattesa. In realtà ciò non sorprende più di tanto se si vanno ad approfondire sviluppi ed espressioni della cultura ebraica nell’Europa dell’Est dal Settecento in poi.

Narra di un... (Continues)
1.
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/1/2 - 23:03
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Phabol lamba, merel lamba ando štraflageri

Anonymous
Phabol lamba, merel lamba ando štraflageri
KzMusic vol. 20

Canzone contenuta nell'enciclopedia musicale KZMusic, un'enciclopedia di ben 24 CD, che raccolgono la musica concentrazionaria da qualsiasi Campi di prigionia, transito, lavoro, concentramento, sterminio, POW Camps, Oflags, Stalags e Penitenziari militari aperti da Terzo Reich, Italia, Giappone, Repubblica di Salò, regime di Vichy e altri Paesi dell'Asse, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e altri Paesi Alleati.
A cura di francesco Lotoro

Canto raccolto da Tamara, Novi Sad, 1968
Testo trovato su doew.at
Phabol lamba, merel lamba
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/12/4 - 18:15
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Traurigi čerheni

Traurigi čerheni
1990
Canzone scritta e cantata da Paula Nardai, deportata ad Auschwitz nel 1943.
Testo e traduzioni da romsintimemory.it




Burgenland-Roma song in concentration camps, sung by Paula Nardai (from Hemetek, Ursula / Heinschink, Mozes (1992): Lieder im Leid. Zu KZ-Liedern der Roma in Österreich. In: Jahrbuch des Dokumentationsarchiv des österreichischen Widerstands: 76-93, Wien, p. 81)
Traurigi čerheni ando učo nebo.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/12/4 - 17:35
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Nuit et brouillard

Nuit et brouillard
Nel lontano 1961, quando Jean Ferrat era ancora uno sconosciuto e le sue splendide canzoni non avevano ancora trovato un editore,si esibiva nelle caves del quartier latin per guadagnare qualche soldo. Io ero a Parigi a preparare la tesi di laurea e quando non ero troppo stanca dopo otto ore in biblioteca, andavo ad ascoltare buona musica alla Contrescarpe. Una sera c'era Jean Ferrat che presentò in anteprima "Nuit et brouillard". Essendo raffreddato,non cantò lui , ma la fece cantare da Francesca Solleville, giovane cantante di grande talento. Rimasi folgorata dalla bellezza del testo e della musica e chiesi all'autore se poteva darmi il testo, cosa che gentilmente fece. Nell'ultima strofa l'artista si rivolge direttamente alle vittime e quel "Vous" sottolinea la dolorosa vicinanza e partecipazione dell'autore all'immane tragedia di quei poveri martiri.
fanny.centonze@virgilio.it 2019/11/29 - 12:43




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