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Ciao Siciliano

Ciao Siciliano
Ecco il testo reperito oggi da questa pagina http://zapytaj.onet.pl/

E se muore per l’amore
Pensi spesso poi capisce
Che la guerra ti fa male
E l’amore molto be
Meglio letto che la guerra
Per restare sul la terra
La nessuno ti disturba
Amorati non ci so
Meglio letto che Guerra
Per sentirti lo averla

https://www.youtube.com/watch?v=6OiCKwhLVXc

Sembra in italiano, ma risulta essere scritto da giornalista, scrittore, sceneggiatore e soprattutto autore di canzoni Andrzej Bianusz (il responsabile della traduzione letteraria della "Blouingh en de' Uind" del Dilano Bob), all'esigenza di introdurlo nel film di qui sopra, cioé "Come ho scatenato la ...". Credetemi che c'è un richiamo infrenabile dalle parti mia di venire a capo, da dove provenga la melodia della tarantella che lo accompagna, da stupire non uno, ma i tre come me :-)!
Me la date 'na mano (basta che non sia 'na palmata)?
Saludos, muy obligato!
krzyś ³ 2014/3/11 - 22:33
The page of L'estaca has been thoroughfully reshaped and upgraded. A great number of versions and translations into various languages accumulated in this most important page, and many others probably exist; so, it was decided to reshape it conveniently, also by including all the videos available of the various versions. Starting from today, the song is included in the Basic songs of this website: a song that is still now one of the world's main songs of freedom: composed in the Spain oppressed by Franco, it has gone through regimes and dictatorships of any (false) “colour”, from Poland up to the Tunisian revolution and “tsar” Putin's Russia. Just from Russia can we listen to what is, in our opinion, the most impressive document and the most precise witness of the libertarian nature of this song: the Russian version, by the Gruppa Arkadiy Kots, being sung by people arrested by the Police, inside a prison van. A video that is also a symbol.
Riccardo Venturi 2014/3/11 - 20:30
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An allem sind die Juden schuld

An allem sind die Juden schuld
¡LOS JUDIOS TIENEN LA CULPA DE TODO!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 16:27
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Gaslied

Gaslied
CANCIÓN DEL GAS
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 15:26
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Trenes para el cielo

Trenes para el cielo
(2004)

Sono passati dieci anni dai terribili attentati dell'11 marzo 2004 alla stazione di Atocha a Madrid. Vedi anche Jueves e Venite a vedere.
Sonó el despertador y estaba por llegar la pesadilla
(Continues)
2014/3/11 - 13:29
Song Itineraries: Trains
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Ritals

Ritals
terribilmente bello e commovente, ti inchioda ad un'umanità che vorresti ignorare.
maria grazia 2014/3/11 - 10:08
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Ballade des pendus [Épitaphe Villon]

Versione catalana di Jordi Teixidor (1939-2011), drammaturgo.
Ballade des pendus [Épitaphe Villon]
Musica e interpretazione di Jaume Arnella, dal disco “François Villon. Balades i testament”
L’EPITAFI DE VILLON EN FORMA DE BALADA
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 09:37
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Sé que vénen pels camins

Sé que vénen  pels camins
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, facciata B di És ara, amics, és ara, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Sé que vénen pels camins
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 09:13
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És ara, amics, és ara

És ara, amics, és ara
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Quan per mi sigui la terra
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 09:08
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Complantes

Complantes
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Quan vaig anar-me fent gran,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 09:02
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Un home mor en mi

Un home mor en mi
[1968]
Parole di Joan Soler i Amigó
Musica di Jaume Arnella
Singolo del 1968, quando ancora non si era conclusa l’esperienza del Grup de Folk e intanto Arnella cominciava la sua carriera solista collaborando con lo scrittore e ricercatore di cultura popolare Joan Soler i Amigó.
Canzone poi ripresa nella raccolta “Cap i cua” pubblicata nel 2005.
Un home mor en mi,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/11 - 08:55
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Time Table

Time Table
Un pezzo magnifico!
Massimo 2014/3/10 - 21:30
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Ballade Vom Neger Jim

Ballade Vom Neger Jim
Chanson allemande – Ballade Vom Neger Jim – Ernst Busch – 1931
Texte de Robert Gilbert, alias David Weber (1899-1978), musicien, chanteur et acteur allemand.
Musique de Hanns Eisler en 1930.

Une chanson dictée par l'inévitable parallèle entre les lois ségrégationnistes des Zétazunis, connues comme « Jim Crow Laws », et les réglementations analogues qui dans l'Allemagne à la veille de l’avènement de Hitler, se profilaient tristement à l'horizon contre les Juifs (mais aussi contre les Roms et les nomades, les handicapés et les homosexuels).
BALLADE DU NÈGRE JIM
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/3/10 - 20:17
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Del Pirineu al Montseny: el darrer viatge de Quico Sabaté (Romanço de Quico Sabaté)

Del Pirineu al Montseny: el darrer viatge de Quico Sabaté (Romanço de Quico Sabaté)
Parole e musica di Jaume Arnella, cantautore catalano.
Non sono riuscito a capire in che anno questa “chanson de geste” sia sta scritta né in quale album del suo autore sia contenuta.

Un romanço, una canzone di gesta dedicata ad una figura indelebile nella lotta contro il regime franchista spagnolo.

Il catalano Francisco Sabaté Llopart, detto “El Quico” (L'Hospitalet de Llobregat, 30 marzo 1915 – Sant Celoni, 5 gennaio 1960) è stato un anarchico antiautoritario fin dall’adolescenza. A 17 anni già partecipò a rivolte contro il governo conservatore della Seconda Repubblica. Nel 1935 rifiutò il servizio militare, diventando ricercato. Durante la guerra civile si battè tra le fila della CNT-FAI su fronte di Aragona. Quando alla sua colonna fu imposto un commissario politico stalinista, El Quico semplicemente lo uccise. Arrestato e incarcerato, riuscì a fuggire e ad unirsi alla colonna Durruti.... (Continues)
I
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/10 - 16:46
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Eight Hour Day

Eight Hour Day
[1886 o 1896-97]
Parole di anonimo
Sulla melodia de "The British Grenadiers” (fine del 600)
Nel disco di Pete Seeger intitolato “American Industrial Ballads” pubblicato dalla Folkways Records nel 1956 e riedito nel 1992.

Con Eight Hours, un’altra canzone di fine 800 – questa nata tra i minatori – di rivendicazione delle "Eight-hour day with no cut in pay”.
L’incertezza sulla datazione è dovuta al fatto che la lotta per le otto ore si radicalizzò a partire dal 1880, raggiunse il suo apice con i fatti di Haymarket Square (Chicago, maggio 1886) ma non si spense nemmeno dopo. Questa potrebbe risalire in particolare al grande sciopero dei minatori avvenuto a Leadville, Colorado, tra il 1896 ed il 1897. Anche in quell’occasione, crumiri, provocatori, poliziotti e vigilantes attaccarono con ferocia il lavoratori in sciopero, uccidendone almeno quattro…
We're brave and gallant miner boys
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/10 - 10:58

Eight Hours

Eight Hours
[1866]
Versi di I.G. Blanchard, pubblicati sul “Workingman's Advocate” nel 1866
Musica di Jesse H. Jones, pubblicata sul “Labor Standard” nel 1878
Testo e nota introduttiva trovati su Contemplator
Ho attribuito la canzone non al suo autore, sul cui conto non avevo notizie precise, ma ai Cincinnati’s University Singers che nel 1978 realizzarono un disco, intitolato “The Hand That Holds The Bread - Progress and Protest in the Gilded Age - Songs from the Civil War to the Columbian Exposition”, dove è presente anche questa “Eight Hours”.

In 1850 the average work week was 70 hours, in 1900 the average work week was 60 hours and in 1920 the average work week was 50 hours. In the 1840s unions began working for a 10 hour day.
Agitation for the eight hour day began after the Civil War. Congress passed an eight hour law on June 25, 1868, but it was largely ignored. In the 1880s the issue was... (Continues)
We mean to make things over,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/3/10 - 10:33
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Lettara muta

Lettara muta
[2011]
Album : Lettara muta
U me sguardu s’appudda, ùn trovu ch’è bughjura
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/10 - 08:22
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Le bourreau

Le bourreau
10 marzo 2014
IL BOIA
(Continues)
2014/3/10 - 00:27
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Signor tenente

Signor tenente
[1977]
Testo e musica di Alfredo Cohen
Album: Come barchette dentro un tram

Lyrics and music by Alfredo Cohen
Album: Come barchette dentro un tram
("Like small boats on a tramway")

Alfredo Cohen, l'introvabile, l'invisibile o quasi. Non molti se ne ricorderanno di questo artista gay militante, esponente del FUORI (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), che aveva esordito nel 1974 a Torino con lo spettacolo di cabaret Dove vai stasera amico? Ironico, dal tono apparentemente “leggero”, si tratta di un'antologia di personaggi gay da lui stesso interpretati, che vuole suscitare il dibattito sui temi della lotta contro il sessismo e il moralismo (temi tutt'altro che inattuali). Dopo altri spettacoli di cabaret teatrale con canzoni e monologhi (Oggi sul giornale, 1975; Salve signori sono normale, 1976), nel 1977 Alfredo Cohen pubblica il suo primo album di canzoni, lo storico... (Continues)
Signor tenente,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/3/9 - 21:53
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"1968"

1968 was a year I remember, revolution spilling to the streets,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/9 - 18:52
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Mamma tedesca

Mamma tedesca
1980
l'Omu e la natura: Nonò Salamone canta Ignazio Buttitta

Ignazio Buttitta è un grande poeta siciliano, ma a scuola molto difficilmente ne sentiamo parlare.
Buttitta combattè la prima guerra mondiale, e quando tornò a casa non riuscì mai a dimenticare la gente che aveva ammazzato, soprattutto un ragazzo di 17 anni tedesco, caduto proprio a qualche passo dalla sua mitragliatrice.
Ebbe il tempo di vedere i suoi occhi azzurri chiudersi per sempre.
Come consuetudine, gli frugò nelle tasche in cerca di qualcosa di utile, ma trovò solo una sua foto abbracciato con la madre: la prese.
Quando tornò a casa la mise al muro con una cornice.
Alcuni anni dopo, tornando a casa, trovò sua moglie addormentata con i suoi figli vicino, e li abbracciava nello stesso identico modo con cui la mamma tedesca abbracciava suo figlio.
Ignazio guarda sua moglie e vede la mamma tedesca a cui ha ammazzato... (Continues)
Mamma tedesca,
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/3/9 - 17:39
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Alles Schwindel

Alles Schwindel
E 'TUTTO UN IMBROGLIO
(Continues)
Contributed by Francesco 2014/3/9 - 14:21
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Considero valore

Considero valore
Il gruppo Corimé interpreta accompangnandolo con la musica il celebre testo di Erri De Luca "Considero valore"
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
(Continues)
Contributed by adriana 2014/3/9 - 11:13
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Carta de Salvador Puig Antich

Carta de Salvador Puig Antich
Cançons d'Amor i Anarquia» de Joan Isaac

Neixen flors per tu Salvador
Dins del cor, pels cims i els valls
La teva llum il·luminarà
Per sempre més la llibertat

(Nacen flores para ti Salvador
Dentro del corazón, por las cumbres y los valles
Tu luz iluminará
Para siempre la libertad)
adriana 2014/3/9 - 10:52
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Irgendwo auf der Welt

Irgendwo auf der Welt
Qualche volta dietro alle canzoni che mi colpiscono si celano storie che si svelano poco a poco e che non fanno che confermare la sensazione iniziale... Questa “Da qualche parte nel mondo” mi era piaciuta subito e la storia dei suoi interpreti, i Comedian Harmonists, divisi ed artisticamente annichiliti dal nazismo, mi aveva commosso...
Ma di questa bellissima canzone - comparabile, a mio avviso, a “Somewhere Over The Rainbow” di Harold Arlen ed E.Y. Harburg, interpretata da Judy Garland ne “Il Mago di Oz” diretto nel 1939 da Victor Fleming - scopro ora un’altra storia davvero interessante...

Come ho già detto, “Irgendwo auf der Welt” era uno dei temi della colonna sonora del film “Der blonder Traum”. Il regista, Paul Martin, era all’epoca il sodale, non solo artistico, della protagonista, la già stella Lilian Harvey, un nome che non mi suonava proprio tedesco. E infatti Helene Lilian Muriel... (Continues)
Bernart Bartleby 2014/3/8 - 23:20

Intervista alle CCG

Antiwar Songs Blog
Intervista alle CCG
Nel maggio del 2008 la rivista Musica & Parole pubblicava un’intervista di Antonio Piccolo a due amministratori del sito “Canzoni contro la guerra”. La riproponiamo oggi nella speranza che possa essere ancora interessante, avvertendo che alcuni riferimenti sono per  forza di cose datati Raccontatemi un po’ la storia del vostro sito internet. Come, quando e […]
Antiwar Songs Staff 2014-03-08 21:38:00




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