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Before 2009-3-24

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Pioggia pioggia

Pioggia pioggia
Ho recuperato il demo della canzone, con tutti i pregi ed i difetti dei demo di prova.
La canzone - non esplicitamente a tema - serviva a Chitarre di Pace per chiudere su una nota di leggerezza e speranza.
Pioggia pioggia
Fabio Bello 2009/3/24 - 22:38
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Y como quieres un canto de amor

Y como quieres un canto de amor
1997
Busco entre tinieblas, el valle perdido, la tierra sin amo, a la vida un sentido.
(Continues)
Contributed by Simo 2009/3/24 - 22:07
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Muoio, good-bye

Muoio, good-bye
2003
Mentre fuori piove
Johnny non è un santo certo non è un diavolo
(Continues)
Contributed by Simo 2009/3/24 - 22:01
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Canzone fra le guerre

Canzone fra le guerre
No, era negli EXTRA delle CazzCG, ci vuole una sezione a parte! XD
E comunque, il pastrocchio col link è voluto. ^^
[ΔR-PLU] 2009/3/24 - 19:53
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Tammurriata nera

Tammurriata nera
Le strofe finali, che non sono di Edoardo Nicolardi, erano inventate da quei complessini che giravano per le strade nell’immediato dopoguerra, (deformazioni della vecchia pusteggia).
Il riferimento al motivo "Pistol pakin mama” va inteso come ripresa della base musicale che viene ripetuto nella esecuzione che ne fece De Simone. Per le parole ci sono solo dei riferimento di assonanza fonetica (levate) vedi “e llevate a cammisella”. Pakin mama, riporta alle pacche, sedere, della mamma. Queste frasi erano accompagnate da gesti esplicativi del cantante di strada, in genere un femminiello.
Altre espressioni possono sembrare senza senso ma rientravano nel gioco vivace delle allusioni: La frase -’E capilli ncoppa ê rrecchie- era accompagnato dal gesto di toccarsi le orecchie (a póvere ncoppa ê rrecchie) e alludeva alla prostituzione maschile. Il decotto, -’o recotto- alludeva al marito magnaccia,... (Continues)
Salvatore 2009/3/24 - 19:32
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1917

1917
D'après la version italienne de Riccardo Venturi d'une chanson en anglais de Linda Ronstadt, écrite par David Olney.

C'est l'histoire d'une aventure parisienne d'un “poilu” en permission et comme tel, promis à la mort quelque part dans la Somme ou du côté de Verdun. Elle est racontée par la demoiselle au grand cœur qui un soir, le recueille et tente de lui réchauffer le cœur toute une nuit... C'est comme qui dirait “une bonne sœur” ou une “petite sœur des pauvres”, mais au grand cœur, même si elle a oublié comment on prie. Elle a un cœur si grand qu'il ne peut se refuser à ceux qui lui font une révérence, à tous ces enfants perdus et à leurs complaintes. Gloire aux dames compatissantes...

D'ailleurs, il faudrait leur édifier un monument, mais en forme de phallus et bien en vue sur la place principale de tous les villages, face à l'église et à la mairie, pour rappeler aux jeunes générations... (Continues)
1917
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/24 - 18:25
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La bambina che sapeva volare

La bambina che sapeva volare
Bianchi rossi gialli neri
2001 © Storie di note
C’era una bambina che sapeva volare
(Continues)
Contributed by Fabio Bello 2009/3/24 - 17:14
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Bianchi, rossi, gialli, neri

Bianchi, rossi, gialli, neri
Dopo due lavori per bambini ("La Torta in cielo", con i testi di Rodari, e "L'arca di Noè) Paolo Capodacqua pubblica questo CD sui bambini. Nove canzoni, nove storie di bambini e di adulti-bambini raccontati nella maniera delicata e divertente di chi prova a guardare il mondo proprio dal punto di vista dei bambini. E non si tratta di bambini "speciali"; non si tratta di piccoli eroi da libro cuore o da intruppamento balilla. I bambini di BIANCHI ROSSI GIALLI NERI somigliano più all'"Inventore di sogni" di Ian Mc Ewan che alle mostruosità aliene dei "bravissimi" di Mike Buongiorno. In queste canzoni ci sono bambini meravigliosamente "normali": sono i nostri figli con le loro quotidiane stupefacenti rivelazioni. Sono bambini che raccontano di avere due maestre, una a righe e l'altra a quadretti; sono bambine rom; sono bambini che danno da mangiare ai piccioni e sono multati dal vigile e vendicati... (Continues)
Parlato:
(Continues)
Contributed by Fabio Bello 2009/3/24 - 17:10
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Rachel Corrie

Rachel Corrie
Da Guerrilla Radio

Ieri ci siamo recati a Rafah, a pochi metri dal filo spinato che separa l'Egitto con il campo di concetramento di Gaza.

Abbiamo ricordato il brutale assassionio di Rachel Corrie, uccisa mentre stava impedendo la demolizione della casa di un medico palestinese ad opera dell'esercito israeliano.

Un ricordo commosso, non mesto.
Abbiamo comprato degli aquiloni e li abbiamo distribuiti a un gruppo di bimbi, come per ridonare loro un'idea di spensieratezza e libertà sopra una prigione ridotta in macerie.

Anche i soldati israeliani hanno commemorato Rachel, giorni fa, a Ni 'lin, sparando in testa a Tristan Andreson, nostro compagno dell'ISM.
Un soldato gli ha sparato in faccia durante una manifestazione non violenta in supporto alla popolazione locale contro l'illegale (e criminale) muro dell'apartheid che Israele sta costruendo espropriando ettari ed ettari di... (Continues)
daniela -k.d.- 2009/3/24 - 14:13
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Les fées Carabosses

Les fées Carabosses
[1969]
Album "Catherine Ribeiro + 2 BIS"
Je n’sais plus plus rien à comprendre
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/3/24 - 12:19
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Un jour...la mort

Un jour...la mort
[1972]
Album Catherine Ribeiro + Alpes – "Paix"

Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet

Una lunga suite di 25 minuti interpretata con il gruppo progressive francese Alpes che occupa tutto il secondo lato dell'LP.

Il tema dell'incontro con la personificazione della Morte è ispirato dal tentato suicidio della Ribeiro nel 1968 in seguito al quale dovette reimparare a parlare, camminare e scrivere. Nonostante la cupezza del tema, il messaggio finale è positivo: dopo che gli orrori della guerra e il terrore seminato dai governanti hanno spinto la cantante alla più nera depressione e alla tentazione di abbandonare questo mondo, nel finale la protagonista ritrova la voglia di vivere, di combattere per un mondo migliore, riscopre la felicità nella natura e nell'amore.
Un jour, la Mort, cette grande femme démoniaque
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/3/24 - 12:14
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Tous les droits sont dans la nature

Tous les droits sont dans la nature
[1979]
Album "Passions" - Catherine Ribeiro + Alpes
Le droit de baiser
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/3/24 - 12:09
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Target

Target
OBIETTIVO
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2009/3/23 - 21:45
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Oh, Mr. Disney!

OH, SIGNOR DISNEY!
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2009/3/23 - 21:35
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War

War
GUERRA
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2009/3/23 - 21:31
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I pazzi sono fuori

I pazzi sono fuori
[1972]

45 giri: lato B di "Fratelli?"
Album: Saldi di fine stagione
Fuori col pigiama
(Continues)
Contributed by giorgio 2009/3/23 - 20:56

Typhus Walzer

Typhus Walzer
Typhus Walzer

Canzone française – Typhus Walzer – Marco Valdo M.I. – 2009

(Dachau Express - Suite en plusieurs tableaux.)

Typhus Walzer est la vingt-deuxième étape d'un cycle de chansons, intitulé Dachau Express, qui raconte l'histoire d'un jeune Italien qui déserta pour ne pas servir le fascisme; réfugié en France, il fut rendu par les pétainistes aux sbires du régime, emprisonné. Les étapes ultérieures de ce tour d'Italie un peu particulier se prolongent en Allemagne et racontent la suite de l'aventure qui se terminera à Dachau.
Comme on le découvrira ici, ces canzones racontent l'histoire d'un homme, aujourd'hui âgé de 88 ans, mais encore plein de vie, qui habite quelque part loin de l'Italie dans le Limbourg près de la frontière hollandaise, en pays flamand. Il s'appelle encore et toujours Joseph Porcu (en Italie, Giuseppe), il est né en Sardaigne et connut une vie passablement... (Continues)
Typhus, typhus, typhus
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/23 - 17:22
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Tira Fiato

Tira Fiato
E semplicemente MERAVIGLIOSA!!!!
Titti
2009/3/23 - 16:00

Confini

Confini
La canzone prese spunto da alcuni giorni d'estate passati in Jugoslavia pochi mesi prima dello scoppio del conflitto del 1992, giorni in cui si coglievano già segnali dell'odio a venire.

Il testo credo sia comunque fruibile indipendentemente da una collocazione storico-geo-temporale, libero a personali suggestioni.

Dedicata a don Tonino Bello e ad Alex Langer.
I pettirossi volano troppo lontani:
(Continues)
Contributed by Fabio Bello 2009/3/23 - 00:05
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Gegen den Krieg

Gegen den Krieg
Segnalo come - ancora nel 1990 - due parti del testo fossero state riprese, lievemente elaborate e poi musicate per Chitarre Di Pace:

MIO GENERALE

Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente:
spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.

Generale,
il tuo bombardiere
è una macchina potente:
vola più rapido di una tempesta
e porta più di n elefante
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.

Generale,
l’uomo fa di tutto
può volare e può uccidere
l’uomo fa di tutto
può volare e può uccidere
Ma ha un difetto,
ma ha un difetto:
può pensare.

LA GUERRA CHE VERRA'

La guerra che verrà non è la prima,
prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’eran vincitori e c’eran vinti.

La guerra che verrà non è la prima,
prima ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima... (Continues)
Fabio Bello 2009/3/22 - 22:28

Un arcobaleno

Un arcobaleno

CHITARRE DI PACE
SPETTACOLO DI CANZONI E TESTI
SULLA PACE E/O CONTRO LA GUERRA


Testi e musiche di Fabio Bello

I testi originali sono liberamente utilizzabili non a fine di lucro, previa citazione dell'autore.
Per gli altri testi citati o linkati, fare riferimento ai titolari dei diritti.
Per l'ascolto e/o l'utilizzo delle musiche originali è richiesto un contatto diretto.
Lo spettacolo al momento non è più disponibile.


UN ARCOBALENO
(testo: Tali Sorek; musica e adattamento: Fabio Bello)

Questa poesia - che circola da parecchi anni - è attribuita ora a una bambina israeliana ora a una meno definita bambina mediorientale, l'età riferita per l'autrice al momento della composizione è variabile fra i 12 e 13 anni. La stessa grafia del nome varia da fonte a fonte.
Avevo una scatola di colori
(Continues)
Contributed by Fabio Bello 2009/3/22 - 22:09
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Vorrei (Una canzone per Felicia)

Vorrei (Una canzone per Felicia)
Testo e musica di Flavio Oreglio e Dario Canossi
Dedicata a Peppino Impastato

2008
Giù Non è stato facile cadere così in basso
Se tu sei stato fuoco, fuoco diventeremo
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/3/22 - 21:40
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Razza predona

Razza predona
(1994)
Album: "Bàss paradis"
La vita a l'è propi na fregadura
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/3/22 - 21:24
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Resistenza, marzo '95

Resistenza, marzo '95
Sai, restare qui non fa per me
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/3/22 - 21:21
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Le leggende di un popolo

Le leggende di un popolo
Da una storia da raccontare del 1998

Il testo in inglese è recitato da Duane Hollow Horn Bear e sua figlia della tribù dei Lakota-Sicangu
I have no more words
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2009/3/22 - 20:40
Song Itineraries: Native American Genocide
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50,000 Names

50,000 Names
Please, check it out! ;)))

In 1997, Jamie O'Hara composed and recorded "50,000 Names Carved In The Wall". George Jones added the song to his 2001 Album "Stone Cold Country".
Marcia 2009/3/22 - 20:39
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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Ho letto con interesse tutta la diatriba sulla traduzione di alcune parole. Credo di poter dare un piccolo parere in merito alla traduzione della parola "cannuni". Trattandosi di un canto di minatori, infatti, ritengo che questo termine indichi l'ingresso della miniera.

Attendo commenti
Alessandro 2009/3/22 - 17:12
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Đại bác ru đêm

Đại bác ru đêm
22 marzo 2009
(dalla versione inglese)

La versione inglese è in alcuni punti poco chiara, e quindi la seguente versione italiana ne risente per forza di cose.
I CANNONI CULLANO LA NOTTE
(Continues)
2009/3/22 - 11:47
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Lady USA

Lady USA
Via mail, Tommaso ha proposto alcune canzoni decisamente "in topic" non soltanto per il percorso sulla Destra e il Reazionarismo contro e nella guerra, ma anche per altri percorsi. Dell'antiamericanismo dell'estrema destra "classica" abbiamo già accennato nel commento a Hiroshima; antiamericanismo che appare ancora più chiaro in questa canzone del medesimo gruppo. Qui la cosa si fa ancor più interessante, perché accanto a Hiroshima (un tema privilegiato e "naturale", come più volte abbiamo avuto occasione di dire), compaiono temi e situazioni certamente ben presenti in canzoni e gruppi di matrice del tutto opposta: lo sterminio dei nativi americani (si veda anche Wounded Knee 1890), la Palestina (con un accenno al "Corano contro l'oro" che fa letteralmente a cazzotti con l'attuale islamofobia -una cosa senz'altro da sottolineare!), la guerra nel Vietnam dalla parte dei vietnamiti e persino un accenno al Laos -del tutto raro nelle canzoni di qualsiasi matrice ideale e politica. [CCG/AWS Staff]
Sulle colline lungo il fiume, la rugiada del mattino
(Continues)
Contributed by Tommaso + CCG/AWS Staff 2009/3/22 - 00:57
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Hiroshima

Via mail, Tommaso ha proposto alcune canzoni decisamente "in topic" non soltanto per il percorso sulla Destra e il Reazionarismo contro e nella guerra, ma anche per altri percorsi. Tra di essi, è quasi naturale e logico che Hiroshima vi occupi una posizione privilegiata. In questa canzone degli Hobbit è ben presente l'originario antiamericanismo della destra estrema "classica" (utilizziamo questo termine in mancanza di meglio), un antiamericanismo tuttora mantenuto da quelle componenti della "galassia di destra" che non si sono allineate ai vari "nuovi corsi" (quelli che portano, per intendersi, Gianfranco Fini allo Yad Vashem con la kippah in testa). [CCG/AWS Staff]
Volava sopra il cielo di Hiroshima
(Continues)
Contributed by Tommaso + CCG/AWS Staff 2009/3/22 - 00:46

Le Salut au Drapeau

Le Salut au Drapeau

à la manière de Paul Déroulède
Par Charles Müller et Paul Reboux

Pasticheurs de première classe, Müller et Reboux ont exécuté – d'un seul coup d'un seul, avec ce Salut au Drapeau, la chanson patriotarde et militaire, tout autant que ce qui la sous tend : le nationalisme. Leur ironie est cinglante. Elle explose littéralement à la fin du poème, pastiche du plus célèbre poème de Paul Déroulède : Le Clairon (1873), qui devint chanson et hanta tous les cercles polémophiles jusque et y compris au delà de la guerre suivante : celle de 14-18 – la préférée de Georges Brassens, comme l'on sait.
Résumons Déroulède (on trouve facilement le texte de son Clairon), j'en extrais quelques vers (si l'on peut dire... de ce cadavre) :

L'air est pur, la route est large,
Le Clairon sonne la charge,
Les Zouaves vont chantant,
(jusque là, tout va bien !)...
A la première décharge,
Le... (Continues)
C'était un géant, un beau capitaine;
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/21 - 21:23
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Enola Gay

InSeDiA
Enola Gay
Via mail, Tommaso ha proposto alcune canzoni decisamente "in topic" non soltanto per il percorso sulla Destra e il Reazionarismo contro e nella guerra, ma anche per altri percorsi. Tra di essi, è quasi naturale e logico che Hiroshima vi occupi una posizione privilegiata. Ma in questa canzone degli InSeDiA ("Innato Senso Di Allergia") trova posto anche il bombardamento su Dresda. A tale riguardo, così tanto per creare un po' di spunti e di stimoli, ricordiamo che tale funesto episodio non è stato soltanto uno dei cavalli di battaglia del fascista negazionista David Irving, ma anche il background storico di Mattatoio n° 5 di Kurt Vonnegut Jr.; e ci piace assai mischiare le carte, senza prosciutti e senza paura di farlo. [CCG/AWS Staff]
Esporti in tutto il mondo civiltà e blu jeans
(Continues)
Contributed by Tommaso + CCG/AWS Staff 2009/3/21 - 16:55
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Lásko!

Lásko!
Je trouve cet hommage à Karel Kryl passionnant et j'ai donc repris – à partir de la remarque de Martina – les deux textes (italiens) : celui de Martina et Alessandro et celui d'Alessio Lega avec la traduction française de R.V.
J'ai traduit (pour voir ce que la chose donnerait en français) le texte de Martina et Alessandro et celui d'Alessio Lega.
Tout ceci engendra un jeu de miroirs que je me fais le plaisir de soumettre aux amis de Canzoni contro la Guerra.
J'espère ainsi donner une idée de ce que les traductions sont comme les vagues de la mer, toutes semblables et toutes toujours différentes, toutes luisantes sous le soleil et brillantes sous la nuit, éternellement variables.

Ceci me met en mémoire le pavillon hongrois à l'exposition universelle de Lisbonne, entièrement consacrée à la mer. Que venaient faire les Hongrois (ici, moi) dans cette galère ? Très conscients de leur incongruité,... (Continues)
MON AMOUR (I)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2009/3/21 - 15:59
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Sono nata il ventuno a primavera

Sono nata il ventuno a primavera
Auguri, Proserpina Lieve!
CCG/AWS Staff 2009/3/21 - 12:46




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