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Before 2007-5-21

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Burnsome

Burnsome
Dall'album "Dizzy Spells" (2001)
Have you got something to hide
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/21 - 13:09
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Killing In The Name

Killing In The Name
A me sembra sia "some of those who work forces"(tipo:"alcuni di quelli che tirano le fila"...credo), anche perchè se no non riesco proprio a capire il senso.
2007/5/20 - 19:12
The songs on Sante Caserio, the Italian anarchist who killed the French president Sadi Carnot in 1894, are now included in the AWS. Caserio is a baker, not a spy!
Riccardo Venturi 2007/5/20 - 12:54

Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot

Anonymous
Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot
[1894]
Foglio volante della Tipografia Pennaroli, Fiorenzuola d'Arda (Piacenza)
Registrazione nel disco "Quella sera a Milano era caldo"
Sull'aria della Ballata di Sante Caserio di Pietro Gori

Un'anonima ballata alquanto singolare, composta nelle campagne piacentine poco dopo l'esecuzione di Caserio, sull'aria della più celebre ballata di Pietro Gori. Da un lato è probabilmente quella in cui la condizione del carcerato in attesa di morte è meglio descritta; dall'altra, si attribuiscono all'ateo Caserio (che rifiutò persino il "conforto" del prete prima di andare alla ghigliottina) pensieri divini che possono essere spiegati solo con la provenienza rurale del canto. [RV]

Divin Creator che in ciel risplendi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/20 - 12:19
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Algeri 1954

Algeri 1954
1978
L'ordine è pubblico?
Algeri Algeri Algeri ci sono i fiori c'è il mare
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/20 - 11:01
Song Itineraries: The Algerian War
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Il mio paese se ne frega

Il mio paese se ne frega
Il mio paese se ne fotte
(Continues)
Contributed by adriana 2007/5/19 - 20:34
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Ahmed l'ambulante

Ahmed l'ambulante
da "Riportanto tutto a casa" (1994)
poi in "Raccolti" (4'04")
esiste anche una versione inserita nel demotape "Combat Folk"

Il testo è un libero adattamento dalla poesia omonima di Stefano Benni da "Ballate" ed. Feltinelli.

«Nel settembre del ‘92, aggirandoci per lo stand Rinascita della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, ci è capitato di leggerci ad alta voce questa poesia di Stefano Benni. Accogliendo l’invito del retrocopertina del libro abbiamo deciso di metterla in musica; ne è nata questa canzone dal suono per noi insolitamente mediterraneo. Abbiamo fatto sentire il pezzo al poeta in persona, ricevendone la benedizione. Ancora grazie Stefano.»

In "Combat Folk" e "Riportando tutto a casa" la voce è di Albertone Morselli, mentre in "Raccolti" è di Cisco.
Il "campionamento" musicale è una danza tradizionale kossovara "Valle nga Gjakova" (Danza di Gjakova, in serbo Đakovica, città del Kosovo).

(da La Grande Famiglia)
Quaranta notti al gelo sotto un portico deserto
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/5/19 - 20:01
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A las barricadas

A las barricadas
........ ma non esiste solo la classe operaia
(Grezzo)

Esiste anche il general intellect. [RV]
2007/5/19 - 19:52
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Un'altra via d'uscita

Un'altra via d'uscita
[2001]

Album: "Jurnateri"
Testo e musica di Dario Iacobelli e Daniele Sepe
Lyrics and music by Dario Iacobelli and Daniele Sepe

Maurizio Capone voce, percussioni
Daniele Sepe voce, programming
Franco Giacoia chitarra elettrica
Piero De Asmundis rodhes, tastiere
Roberto D'Aquino basso elettrico

Maurizio Capone voice, drums
Daniele Sepe voice, programming
Franco Giacoia electric guitar
Piero De Asmundis rodhes, keyboards
Roberto D'Aquino electric bass

Diciamo sempre che in questo sito vogliamo accogliere, accanto alle canzoni propriamente contro la guerra, quelle che raccontano fenomeni che alla guerra sono direttamente collegati, come l'emigrazione o la globalizzazione del mercato del lavoro.
Questa canzone di Daniele Sepe, godibilissima pur essendo dichiaratamente "didattica" (ne è stato realizzato un videoclip distribuito nelle scuole), spiega in parole semplici una delle... (Continues)
Per un anno il campesino sulla terra zappò
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2007/5/19 - 12:57

Il 23 di marzo che giorno di coraggio

Anonymous
Il 23 di marzo che giorno di coraggio
Scritta per i fatti di San Severo del 23 marzo 1950.


23 marzo 1950: Una pagina epica nella storia di San Severo
dal sito di Nicola Michele Campanozzi (dal quale è ripreso anche il testo della canzone).

A cinquanta anni di distanza, tentare una riflessione serena e pacata sui fatti accaduti a San Severo il 23 marzo 1950 significa rifarsi brevemente anche alla situazione socio-politica del tempo.

Si era allora appena usciti da una guerra disastrosa con un'Italia prostrata in ginocchio oltre che per le tante distruzioni subite e i suoi morti, anche per la sua economia ridotta a pezzi, che, specialmente al Sud, era incentrata sull'agricoltura, con un latifondo, spesso incolto, molto esteso e una classe bracciantile che chiedeva solo un po' di lavoro per sostenere la propria famiglia, come suol dirsi, alla giornata. Ricordo ancora quegli anni quando al tramonto tornavano a gruppi dai campi,... (Continues)
Il 23 marzo che giorno di coraggio,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/19 - 00:04
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Il ventitré di Marzo a San Severo

Anonymous
Il ventitré di Marzo a San Severo
Scritto dalle donne di San Severo carcerate a Lucera dopo i fatti del 23 marzo 1950.

"I fatti di San Severo del 23 marzo del 1950, con la rivolta popolare repressa sanguinosamente dalla celere scelbiana, furono pure all’origine di due canti, composti dalle donne arrestate e rinchiuse nel carcere di Lucera, che nei loro versi danno la loro versione dei fatti, totalmente travisati dagli organi d’informazione dell’epoca. Ne riportiamo uno."
(da Giovanni Rinaldi: Il canzoniere di Giuseppe di Vittorio - Canti sociali e politici di Capitanata, da dove è ripreso il testo).

Il 23 marzo 1950 i lavoratori di San Severo, all'indomani di uno sciopero generale, insorsero contro le forze di polizia, innalzando barricate e assaltando le armerie e la sede del MSI. Gli scontri causarono un morto e circa quaranta feriti tra civili e militari, e l'esercito occupò coi carri armati le principali vie della... (Continues)
Il ventitré di marzo
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/18 - 23:59
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Omaggio a Sante

Omaggio a Sante
[1992]
Assieme a Onda Rossa Posse
Tratto e arrangiato da una poesia di Sante Notarnicola

Bologna 26 settembre 1992.
Sul palco di uno dei primi concerti un incontro tra Sante Notarnicola, semilibero dopo 21 anni di prigione, e Assalti Frontali.
Un momento importante, un'occasione per pensare ai detenuti e alle loro vite.

Omaggio a Sante Notarnicola, uscito dal carcere di Cuneo in semilibertà il 19/07/1988 dopo 20 anni e 8 mesi di prigione di cui 11 di massima sicurezza e 5 di celle punitive.

È il mio turno
(Continues)
Contributed by Adriana e Riccardo 2007/5/18 - 21:49
Song Itineraries: From World Jails
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The Gasman Cometh

The Gasman Cometh
Da/From: "Stations Of The Crass"

Album registrato dal vivo al Pied Bull - Londra - il 7 agosto 1979

Recorded live at Pied Bull - London - 7th august 1979

Testo e musica dei Crass
Lyrics and music by Crass
The train now standing on platform four,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/5/18 - 18:41
Song Itineraries: Extermination camps
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Uncle Sam Goddamn

Uncle Sam Goddamn
Dall'album "The Undisputed Truth" uscito nell'aprile 2007
Ah,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/18 - 14:15
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Batti il tuo tempo

Batti il tuo tempo
"Nel 1991 quando il gruppo fa uscire il vinile "Batti il tuo tempo", aperto dalle note di Ennio Morricone e percorso da un beat duro in perfetto stile USA, l'effetto è inaspettato. Il brano si impone unendo musica e politica in una esperienza che segna questo genere perché completamente priva di metafore e digressioni poetiche, si tratta di linguaggio crudo, dove gli obiettivi sono chiari. Questa autoproduzione che vende diverse migliaia di copie tramite vie diverse dai negozi musicali, segna una delle prime esperienze italiane di coniugazione di "educazione" ed "intrattenimento", inserita nel contesto della battaglia politica dichiarata dal collettivo."
it.wikipedia
Questo è il nostro tempo
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/18 - 11:54
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Klama (Andramu pai)

Klama (Andramu pai)
Deutsche Übersetzung von Riccardo Venturi
18. Mai 2007
WEHKLAGE DER EMIGRANTENFRAU (MEIN MANN ZIEHT AB)
(Continues)
2007/5/18 - 11:53
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Titoli

Titoli
Da "Habemus Capa" del 2006.
Denaro e finanza, i motori della guerra.
Mibtel Nasdaq Dow Jones
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/18 - 10:36
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MCMXCIV perché i vivi non ricordano

MCMXCIV perché i vivi non ricordano
ma sono davvero morti invano tutti quanti? la speranza mi dice ancora "no!"
matteo88 2007/5/17 - 22:20
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Reunion Hill

Reunion Hill
17 maggio 2007
REUNION HILL
(Continues)
2007/5/17 - 17:13
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
Ricordiamo anche la recente cover di Richard Shindell (che dal 2000 vive prevalentemente in Argentina) nel suo ultimo album South of Delia.
Riccardo Venturi 2007/5/17 - 16:50
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
13a. Bella ciao (Versione danese, 1982, Savage Rose / Thomas Koppel)
13a. Bella ciao (Danish Version, 1982, Savage Rose / Thomas Koppel)


Italiensk - anonym - fra modtandskampen 1940 oversat af Thomas Koppel. Italien resistance song 1940 translated by Thomas Koppel.
(p) 1982 (c) 2002 Street Ballerina Music LLC

Lyrics are reproduced from this page


En tidlig morgen
(Continues)
Contributed by daniela k.d. 2007/5/17 - 14:18
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Poveri partigiani

Poveri partigiani
[2007]
Testo e musica di Ascanio Celestini
Da: "Parole sante", album premiato con il Premio Ciampi 2007 come "Miglior debutto discografico dell'anno"
Trasmesso nella puntata di "Parla con me" precedente al 25 aprile.
(Testo reperito su questo blog) [k.d.]

Ci sono due palazzi.

Uno è il centro commerciale con la sua bella insegna, il tetto iperbolico e le vetrate lucide che lo fanno sembrare un autogrill da superstrada per Marte. L'altro, un parallelepipedo dritto pensato da qualche geometra con le coliche è il call center. Uno è fatto per essere guardato e infatti lo vedono tutti. L'altro è invisibile un po' perché non fa piacere vederlo, un po' perché il gemello sgargiante che gli sta accanto si prende tutta l'attenzione. Però si fa sentire. Ci parli al telefono quando ti chiama a casa per venderti un aspirapolvere o un nuovo piano tariffario. Ci parli quando chiami il numero verde... (Continues)
Poveri partigiani portati in processione,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2007/5/16 - 19:24
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Melt The Guns

Melt The Guns
[1982]
Album: English Settlement
Programmes of violence as entertainment
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2007/5/16 - 12:16
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You're Already Dead

You're Already Dead
Dalla compilation "Best Before 1984" realizzata nel 1986, a due anni dallo scioglimento del gruppo.
ATTENTION. Fuck American power. Fuck Russian power. Fuck British power.
(Continues)
Contributed by Alessandro 2007/5/15 - 15:24




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