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Before 2004-11-15

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U.N.

U.N.
Un'emozione per viaggiare nel tempo
(Continues)
2004/11/15 - 18:11
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Tien An Men

Tien An Men
(live 14 giugno 1989, Piazza Annunziata, Concerto per Tien An Men)
Pubblicata solo sul disco dal vivo "Live in Punkov"
Tempi moderni forti sporchi e sanguinanti
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2004/11/15 - 18:07
Song Itineraries: Tien An Men Square, 1989
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Libero nell'aria

Libero nell'aria
Parole di Roberto Kunstler
Musica di Sergio Cammariere

"La pace e la speranza, sono l'unica condizione umana accettabile e chiara, contrapposta alla confusione e alla caducità delle cose che porta con sé, per sua natura, la guerra"
(Sergio Cammariere)

La strofa delle "facce bianche dai microfoni", che secondo me è la più bella della canzone, è stata ingiustamente esclusa in molti siti che riportano il testo. Siccome c'è scritto radio edit, forse è stata esclusa nella versione da passare per radio? Se è davvero così, è una (forse auto-) censura di cui bisognerebbe discutere.
(Lorenzo Masetti)
Con un pensiero che volava
(Continues)
2004/11/15 - 17:20
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American Life

American Life
(2003)

Di questa canzone è significativamente pacifista, più che il testo, il videoclip che mostra immagini di guerra, evidentemente individuati come conseguenza dell'"American Lifestyle"

From the lyrics alone this Madonna song doesn't appear to be anti-war. It is the video that is making a statement. Set at an elite fashion show the video shows clips of American excess up against scenes of war -- decidely political.
Do I have to change my name? Will it get me far?
(Continues)
2004/11/15 - 16:33
A new layout for the homepage, based on CSS stylesheets. No more tables!
Lorenzo Masetti 2004/11/15 - 16:05

La madre

La madre
Versi di Giulio Stocchi
Musica di Gaetano Liguori

da "La cantata rossa per Tall El Zaatar"


«Ci sono momenti in cui si fa fatica a scrivere di musica. Ci sono momenti in cui la musica neanche la si vorrebbe sentire, per stare fermi e meditare. Questo è un momento così. Ma la potenza della musica è infinita e anche sull'orlo di una tragedia riesce a farsi strada, ad arrivare fino a te e a parlarti con i suoni e le parole giuste. E allora come lo si deve leggere se non come un segno del destino (beffardo? Benevolo? A voi la scelta) il fatto che proprio da quest'estate sia finalmente disponibile in cd un disco seminale?

"La cantata rossa per Tall El Zaatar" con cui Gaetano Liguori (jazzista, autore delle musiche) e Giulio Stocchi (poeta-operaio, autore dei versi) hanno voluto nel lontanissimo 1977 celebrare la tragedia del popolo palestinese, ricordando la strage del 1976, l'epilogo di... (Continues)
Ahi
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2004/11/15 - 11:19
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Le déserteur

Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [9] - Alessio Lega


Versione italiana letterale di Alessio Lega
Version italienne littérale d'Alessio Lega
Word-for-word Italian version by Alessio Lega

Da un articolo su Sguardomobile


Riportiamo questa versione letterale, perché le altre versioni italiane sono abbastanza libere.
IL DISERTORE
(Continues)
2004/11/15 - 11:00
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Masters Of War

Masters Of War
Mi viene segnalata da Carlo Cesaretti la seguente notizia comparsa su "Maggie's Farm", il sito italiano di Bob Dylan:

MASTERS OF WAR E GEORGE W. BUSH

Al Liceo di Boulder in Colorado il Servizio Segreto indaga su una band scolastica che esegue "Masters of War" con presunte minacce di morte al presidente Bush e requisisce il testo della canzone.

Boulder, Colorado - I genitori e gli studenti si sono detti offesi per il nome che la band voleva darsi e per la canzone scelta.
Gli studenti si difendono dicendo che volevano eseguire "Masters of War", durante l'evento chiamato Boulder High School Talent Exposé, solo perchè sono fans di Bob Dylan e per esprimere le proprie opinioni.
Ma aluni studenti ed i loro genitori hanno dichiarato che durante le prove la celebre strofa finale della canzone di Dylan ("And I hope that you die, and your death will come soon...") veniva trasformata in "E spero... (Continues)
Riccardo Venturi 2004/11/15 - 09:18
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Corrido de la represión estudiantil del 26 de julio

Corrido de la represión estudiantil del 26 de julio
[1968]
Soldados y granaderos,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 12:21
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Corrido de la ocupación militar de la universidad

Corrido de la ocupación militar de la universidad
[1968]
Diez mil soldados salieron de los cuarteles
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 12:20
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Conquistadores destruyen Itzá

Conquistadores destruyen Itzá
[1541]
Dal Chilam Balam de Chumayel


IL CHILAM BALAM DE CHUMAYEL

Il Chilam Balam de Chumayel, redatto nel 1541, è il più importante dei Chilam Balam, testi sacri e profetici scritti dai sacerdoti Maya specialmente nello Yucatán, durante la Conquista spagnola. Gli autori di questa opera esoterica e di interpretazione assai ardua, come ogni tipo di scrittura sacra tradizionale, sembrano rifugiarsi nella religione cristiana per poter trasmettere le dottrine cosmogoniche autoctone, assimilandole alla religione dei conquistatori (come accade anche ai giorni nostri); ciò costituisce una prova della capacità e dell'intelligenza dei saggi e dei sacerdoti indigeni.

Il testo originale del Chilam Balam de Chumayel è in náhuatl, l'idioma Maya parlato ancora oggi. Nel testo esoterico, però, sono contenute anche alcune cronache in forma di canto, come questa che narra la distruzione di Chichén-Itzá,... (Continues)
La luna, el viento, el año, el día;
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 12:14
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Paloma de la paz

Paloma de la paz
Canto della resistenza antifranchista spagnola posteriore alla guerra civile.
Que no que no paloma no
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 12:11

Chanson des silos

Chanson des silos
[1910]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Air / Musica / Musique / Savel: La chanson du linceul, ou Les tisserands ( = Le chant des Canuts, ou Les Canuts)

Sull'aria di "La Chanson du linceul". I "silos" erano, nelle caserme militari in Algeria ("Biribi"), le buche ripiene a metà di sabbia nelle quali venivano lasciati per ore o giorni i soldati puniti. [RV 14-11-2004] I "Biribi" algerini e marocchini erano perlopiù riservati a soldati di reggimenti punitivi (in gran parte provenienti dai bagni penali). La canzone di Gaston Couté fu pubblicata sul "numero speciale" dedicato ai Biribi dal periodico anarchico La guerre sociale del 6 luglio 1910. [RV 27-02-2020]
Sous le soleil qui nous accable,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 05:13

Chanson à ne pas écrire

Chanson à ne pas écrire
(1964)

Dedicata a Georges Brassens, è una risposta (a mio parere assai opportuna) à "Les deux oncles", la canzone pacifista sì, ma anche qualunquista assai, del "tonton Georges".
À Georges Brassens
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 05:10
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Campanades a morts

Campanades a morts
[1976]
Testo e musica di Lluís Llach
dall'album Campanades a Morts del 1977 in cui occupava tutto il lato A dell'LP

È il 3 marzo 1976 a Vitoria (Gasteiz), nei Paesi Baschi. Siamo nel periodo immediatamente successivo alla morte di Francisco Franco, il cosiddetto "periodo di transizione" durante il quale al Ministero dell'Interno spagnolo, quindi a guida delle forze di polizia e di repressione, si trova ancora un fascista, Manuel Fraga Iribarne, leader di "Alianza Popular" (il partito di destra sotto il quale si era riciclata la vecchia Falange). Manuel Fraga Iribarne, nato nel 1922, è vissuto fino a 89 anni; negli ultimi anni è stato (come dubitarne?) un "moderato centrista" e ha dispensato le sue moderatissime saggezze. E' stato "eurodeputato" e senatore. Da fascista, era stato tra gli assassini di Julián Grimau.

Da gennaio era iniziata nei Paesi Baschi un'ondata di scioperi; il 3 marzo,... (Continues)
I
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 04:38
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Bas Biribi

Bas Biribi
Biribi, Biribi, c'est là-bas en Afrique
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 04:27
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Au nom de Dieu

Au nom de Dieu
[1998]
Paroles et musique de Pierre Perret
Testo e musica di Pierre Perret
Album: La bête est revenue

Una canzone contro la guerra, sì, ma soprattutto ferocemente anticlericale e antireligiosa. Per questo mi piace doppiamente. Non ne consiglio la lettura ai pacifisti con gli occhi rivolti troppo al cielo. [RV]
Depuis la nuit des temps,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 04:19
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Lied der Jaramafront

Lied der Jaramafront
Testo di David Martin (Ludwig Detsinyi)
Musica di Ernst Busch

Un'altra canzone dove compaiono dei papaveri rossi, il simbolo dei caduti in guerra. Proviene dalle Brigate Internazionali tedesche "Thälmann" durante la guerra civile spagnola.

La canción en alemán, "Lied der Jaramafront" (Canción del frente del Jarama) también conocida como "Am Rio Jarama" fue escrita por David Martin, seudónimo de Ludwig Detsinyi, (1915-1997) nacido en Hungría y educado en Alemania. En 1937 viajo a España como voluntario y estuvo destinado a los servicios médicos de las Brigadas Internacionales. Esta canción la escribió en España en 1938 y alcanzó bastante popularidad en los países del Este de Europa.

da Altavoz del Frente.
Genossen im Graben: singt alle mit!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 04:12
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Aleluya

Aleluya
[1968]

Un'altra canzone sul massacro di Piazza delle Tre Culture, a Città del messico, il 2 ottobre 1968 (si veda anche: "Tragedia de Plaza de las Tres Culturas [Corrido del 2 de Octubre]" di Judith Reyes). Días Ordáz era il presidente messicano dell'epoca.

LA QUESTIONE DELL'AUTORE

Originariamente avevamo riportato questi autori:

Parole di Alfonso Corona del Rosal
Musica di Venus Rey

(Così in diversi siti, tra i quali La musica dell'altra Italia e Canciones del 68).

Però con la seguente avvertenza:

«Sull'autore del testo di "Aleluya" non sono riuscito a reperire notizie precise in rete; curiosamente, però, sotto il nome di "Alfonso Corona del Rosal" viene da più parti riportato il generale responsabile della sicurezza interna incaricato dal governo messicano di tenere sotto controllo il movimento studentesco, e che avrebbe avuto una parte di rilievo proprio nella strage di piazza... (Continues)
Estas son las cosas que me hacen
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 02:06

À la caserne

Anonymous
À la caserne
Pubblicata nel 1898 sull’ “Almanach du Père Peinard”, l’annuario del settimanale fondato nel 1889 da Émile Pouget (1860-1931), militante anarchico, antimilitarista e sindacalista rivoluzionario francese.
Sulla melodia di “À Saint-Lazare” di Aristide Bruant
Petit conscrit, tu vas quitter
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:58
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A bas l'Etat policier (Abalétapolicié)

A bas l'Etat policier (Abalétapolicié)
ABBASSO LO STATO DI POLIZIA
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:53
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Ventiquattro megatoni

Ventiquattro megatoni
[1962]
Détournement di Umberto Eco
Sul motivo di Ventiquattromila baci
(Celentano/Ciacci, 1961)

Tra le multiformi attività di Umberto Eco c'è stata anche quella di autore di canzonette, perlopiù parodie di canzoni conosciute in chiave satirica (ricordiamo anche "Tuppe tuppe colonnello" dedicata allo scandalo della costruzione dell'aeroporto di Fiumicino). Questa è sull'aria di "Ventiquattromila baci" di Adriano Celentano.
Son ventiquattro megatoni
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:45
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Valpreda è innocente

Valpreda è innocente
[1972]
Testo e musica di Franco Trincale
Dall'album "Canzone Nostra".


Per maggiori notizie sulla strage di Piazza Fontana si veda l'introduzione a La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida].

L'arresto di Pietro Valpreda, il 16 dicembre 1969 (quattro giorni dopo la strage di Piazza Fontana), segna il vero e proprio inizio della strategia della tensione, e della relativa repressione poliziesca che uno stato in mano quasi totalmente, nei suoi vari apparati, agli elementi più oscuri legati al fascismo nazionale e internazionale ed ai servizi segreti mette in atto per creare le basi di un colpo di stato caldeggiato dagli Stati Uniti e dalla CIA (ricordiamo che quegli sono gli anni della "strategia dei golpe" a livello internazionale: Grecia e Cile sono gli episodi paradigmatici) nel nome della "lotta anticomunista".

Pietro Valpreda è naturalmente... (Continues)
La verità del dodici dicembre
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:35

Tutti sapete quell'otto settembre

Reg. di Gian Paolo Borghi e Giorgio Vezzani, 1982, inf. Armando Mezzini, autore e cantore popolare, nato a Pieve di Roffeno di Vergato nel 1911, al tempo residente a Riola di Vergato, contadino, quindi operaio delle ferrovie e di nuovo in tarda età agricoltore.

(Da: La musica dell'Altraitalia)
Tutti sapete quell'otto settembre
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:30
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Tutti quei monti che io cavalcai

Anonymous
Canto di resistenza romagnolo.
Tutti quei monti che io cavalcai
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:28
Song Itineraries: Deserters
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Tu lo sai compagno a Marzabotto

Tu lo sai compagno a Marzabotto
Incisa da Cristina Rapisarda e il Nuovo canzoniere Milanese nell'album "Compagno Vietnam" (1966).
Il boia di Sant'Anna di Stazzema e di Marzabotto: Walter Reder detto "Il monco"

(Alessandro)
Tu lo sai compagno a Marzabotto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:26
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Torna a casa americano

Torna a casa americano
La canzone era stata, sulla scorta delle informazioni reperite sulla "Musica dell'altra Italia", inserita finora come anonima, e con un testo largamente incompleto. Le informazioni erano inoltre in diverse parti errate. Riportiamo comunque la parte esatta della vecchia introduzione, espunta da quelle errate:

"Canzone, sicuramente di autore [...], è stata probabilmente cantata per le prime volte nel 1951, anno della venuta del gen. Eisenhower a Parigi e a Roma (gennaio), qualche mese dopo l'aggressione alla Corea (giugno 1950). Venuta che diede luogo a grandi manifestazioni popolari antiamericane sia in Francia che in Italia.

Lee Dayton era allora rappresentante del Piano Marshall in Italia e Harry Truman era il Presidente degli Stati Uniti."

La canzone è in realtà stata scritta da Fausto Amodei. Riportiamo a tale riguardo le informazioni provenienti dal sito del Gruppo Pane e Guerra,... (Continues)
Per le strade e le città
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:21

Tante storie si sente cantare

Tante storie si sente cantare
L'autore è un poeta popolare di Castelfranco di Sopra, Arezzo. Reg. di Dante Priore, Terranuova Bracciolini, 1978, inf. Lorenzo Gori.

Il testo fa riferimento alla fucilazione da parte dei tedeschi, nel 1944, a Pulicciano, frazione di Castelfranco di Sopra. di tre ostaggi (il parroco don Bianco Cotoneschi, il contadino Alfredo Calcinai e l'artigiano Primo Giusti, quest'ultimo scampato fortunosamente alla morte).

(Da "La musica dell'Altraitalia")
Tante storie si sente cantare
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:17
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Tall al Zaatar

Tall al Zaatar
Parole di Perazzini-Bernieri - Musica di Eliseo

Si veda anche la "Cantata Rossa per Tall al Zaatar" di Giulio Stocchi e Gaetano Liguori.
Tall El Zaatar sulla collina
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:14
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Tapum

Anonymous
Tapum
Di questo celeberrimo canto della prima guerra mondiale fu fatta una versione durante la guerra partigiana, ovviamente adattata alla situazione. La versione non è mai stata incisa e ne riprendo il testo dalla "Musica dell'Altraitalia".

(Riccardo Venturi)
Questa sera si va in azione
(Continues)
2004/11/14 - 01:13
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Soldato Nencini

Soldato Nencini
Parole e musica di Enzo Jannacci.
nell'LP "Sei minuti all'alba" del 1966
Soldato Nencini, soldato d'Italia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:55
Song Itineraries: fuckin' conscription

Soldai che va alla guerra

Anonymous
Dal repertorio del Duo di Piadena.
Soldài che va alla guerra
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:53
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Siam tutti bagnati

Anonymous
Siam tutti bagnati
Canto della prima guerra mondiale registrato nel 1970 da Gianno Bosio a San Lorenzo Guazzone di Piadena.

Interpretata dal gruppo del Nuovo Canzoniere Milanese nello spettacolo del 1971 intitolato “Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, scritto da Franco Coggiola (1939-1996), astigiano, etnomusicologo e archivista, e Gianni Bosio (1923-1971), mantovano, storico e socialista.
(Bernart Bartleby)
Siam tutti bagnati
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:47
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Era Natale

Era Natale
bella
davvero
bravi ragazzi
siete cisti
sidra 2004/11/13 - 22:13
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
CASATENOVESE / CASATENOVO BRIANZA DIALECT - Lele de Casanöv

La (stupefacente) versione della canzone nel dialetto brianzolo di Casatenovo (LC) inviataci da "Lele de Casanöv" (Gabriele di Casatenovo).
Ancora grazie a Lele per la sua fatica.

The (amazing) version in the Brianza dialect of Casatenovo, Lecco, made and contributed by "Lele de Casanöv" (Gabriele of Casatenovo).
Thanks to Lele for his work.

La (surprénante) version dans le dialecte lombard de Casatenovo Brianza (province de Lecco) préparéet et envoyée par "Lele de Casanöv" (Gabriele de Casatenovo).
Merci à Lele pour son travail!

LA GUERA DE PEDER
(Continues)
Contributed by Lele de Casanöv 2004/11/13 - 22:00

S'eri là fœura che lavoravi

Anonymous
S'eri là fœura che lavoravi
Canzone contro il servizio militare, reg. in Brianza dal Gruppo "Il Portone" di Vimercate. "Pelà la foeuja" significa sfrondare i gelsi; "capèlla" è un soprannome dei coscritti.
Da: La musica dell'Altraitalia)

Canzone brianzola poco nota, è stata registrata, con altre più conosciute, dal gruppo “Il Portone“ di Vimercate (v. Canzun su la lobbia). E’ incisa anche nella Milanese vol. 10. Essa ripropone il tema tipico del contadino che pensa a lavorare e ignora la guerra. E da notare l'espressione 'pelà la foeuja', cioè sfrondare i gelsi: evidentemente nell‘800 in Brianza la foglia più importante era quella del gelso che nutriva i bachi da seta, tanto da diventare la foglia per antonomasia. "Capèlla' o "capellòn" erano soprannomi dati ai coscritti.

Commento tratto da “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)

(Bernart Bartleby)
S'eri là fœura a pelà la fœuja
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/13 - 18:20
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Sei minuti all'alba

Sei minuti all'alba
SEI MINUTI ALL'ALBA
(Continues)
2004/11/13 - 18:12
A new feature of the website: the news!
Lorenzo Masetti 2004/10/30 - 15:02
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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
Zog nit keynmol
[1943]
Testo di Hirsh Glik
Musica di Dimitri Pokrass
[dalla canzone russa То не тучи — грозовые облака,
o Терская походная, con parole di Aleksej Surkov, 1935]
Lyrics: Hirsh Glik
Music: Dimitri Pokrass
[based upon the Russian song То не тучи — грозовые облака, or Терская походная, lyrics by Aleksej Surkov, 1935]
מלים : הירש גליק
מנגינה: דן ודמיטרי פֿוקאַרס

La canzone fu scritta da Hirsh Glik all'età di 21 anni, quando ancora si trovava nel ghetto di Vilnius e divenne in breve tempo celeberrima, nonché l'inno del movimento di resistenza partigiana ebraica agli assassini nazisti.

E' generalmente associata all'insurrezione del ghetto di Varsavia, ma le sue origini sono a Vilnius (Vilna), la rivolta del cui ghetto scoppiò proprio quando arrivarono le notizie da Varsavia. Fu registrata per la prima volta nel 1946 a cura della Commissione Storica Ebraica di Monaco... (Continues)
זאָג ניט קיינמאָל אַז דו גייסט דעם לעצטן וועג,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi -0001/11/30 - 00:00
Song Itineraries: Ghettos




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