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Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί

Nikos Xylouris / Νίκος Ξυλούρης
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Adattamento cantabile di Jacopo Capurri
I NEMICI ENTRARONO IN CITTA'ECCO IL NEMICO
Entrarono in città, i nemici,
sfondarono le porte, i nemici.
Mentre noi ridevamo nei rioni,
il primo giorno.
Ecco il nemico in città,
le porte sfonda, entra già.
E noi a ridere in tutti i bar
il primo giorno.
Entrarono in città, i nemici,
Presero i nostri fratelli, i nemici.
Mentre noi guardavamo le ragazze,
il giorno dopo.
Ecco il nemico in città,
i miei fratelli prende già.
E le ragazze noi a sbaciucchiar
il giorno dopo.
Entrarono in città, i nemici,
Ci misero a ferro e fuoco, i nemici.
Mentre noi gridavamo nel buio,
il terzo giorno.
Ecco il nemico in città:
è a ferro e fuoco, la città.
Persi nel buio, noi, tutti a gridar
il terzo giorno.
Entrarono in città, i nemici,
Tenevano spade in mano, i nemici.
E noi credevamo fossero talismani,
il giorno dopo.
Ecco il nemico in città,
stringe una spada: quella là.
"È finta" a dire noi e a sbeffeggiar
il giorno dopo.
Entrarono in città, i nemici,
Distribuivano regali, i nemici.
E noi ridevamo come bambini,
il quinto giorno.
Ecco il nemico in città,
regali sparge qua e là.
E noi a ridere e ancor giocar
il quinto giorno.
Entrarono in città, i nemici,
Si arrogavano il diritto, i nemici.
E noi gridavamo "evviva!" e "salve!"
e noi gridavamo "evviva!" e "salve!"
come ogni giorno,
come ogni giorno.
Ecco il nemico in città:
anche il Diritto stringe già.
"Salute" e "Viva" noi tutti a gridar
come ogni giorno.


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