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Ilsa Koch

Woody Guthrie
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Una canzone del genere merita di essere tradotta e spiegata perchè...
ILSA KOCHILSA KOCH
I'm here in Buchenwald.
My number's on my skin.
Old Ilsa Koch is here.
The prisoners walk the grounds.
The hounds have killed a girl.
The guards have shot a man.
Some more have starved to death.
Here comes the prisoner's car.
They dump them in the pen.
They load them down the schute.
The trooper cracks their skulls.
He steals their teeth of gold.
He shoves them on the belt.
He swings that furnace door.
He slides their corpses in.
I see the chimney smoke.
I see their ashes hauled.
I see their bones in piles.
Lamp shades are made from skins.
I'm choking on the smoke.
The stink is killing me.
Old Ilsy Koch was jailed.
Old Ilsy Koch went free.
I've got to hush my song.
Here comes the super man.
I'll see you later on.
I've got to duck and run.
Sono qui a Buchenwald. [1]
Il mio numero è scritto sulla mia pelle.[2]
La vecchia Ilsa Koch è qui.[3]
I prigionieri camminano per i giardini.
I mastini hanno sbranato una ragazza.
Le guardie hanno sparato a un uomo.
Ecco che arriva il carro dei prigionieri
li scaricano nei recinti
li mettono sul pavimento
Il soldato gli spacca i crani.
Ruba i loro denti d'oro.
Li infila sul nastro.
Spalanca la porta della fornace.[4]
Getta dentro i loro cadaveri.
Vedo il fumo del camino.
Vedo le loro ceneri recuperate.
Vedo le loro ossa ammucchiate.
I paralumi sono fatti con la loro pelle.[5]
Sto soffocando nel fumo.
La puzza mi sta uccidendo.
La vecchia Ilse Koch è statabimprigionata.[6]
La vecchia Ilse Koch è tornata libera.[7]
Devo zittire la mia canzone.
Ecco che arriva il superuomo.[8]
Ci vediamo più tardi.
Devo evitarlo e scappare.
[1] Campo di concentramento nazista dove il marito di Ilse Koch,Karl Otto Koch fu comandante fino al 1941;
[2] Ai prigionieri dei lager veniva tatuato il lor numero identificativo;
[3] Viene definita vecchia ma essendo nata nel 1906 aveva meno di quarant'anni;
[4] Qui viene descritto il sistema usato dai nazisti per depredare i prigionieri e ridurli in cenere;
[5] Ilse Koch detta la cagna di Buchenwald usare la pelle dei condannati (sopratutto se avevano vistosi tatuaggi) per rivestire lampade e si dice che addirittura collezionasse teste mummificate;
[6] La Koch fu imprigionata già nel 1943 dai nazisti per le sue azioni brutali;
[7] Fu rilasciata nel 1951 ma dato lo scandalo fu arrestata di nuovo e condannata all'ergastolo,si suiciderà nel 1967,senza mai pentirsi;
[8] Forse si riferisce all'ideale nazista del super'uomo.


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