La mort aux loups
Léo FerréVersione italiana di un lupo | |
LA MORTE DEI LUPI Parigi, fine 1972, due condannati a morte sono stati giustiziati un mattino alle cinque. I presidenti, anche Nixon, non si sono disturbati per assistere a quella formalità. Parigi, 2 aprile 1974 il secondo Presidente della Quinta Repubblica Francese è morto. I presidenti, anche Nixon, si sono disturbati per assistere a quella cerimonia. Le città in piedi nella notte vegliano le case dell'amore Dove impazziscono apparecchi bevendo soli artificiali I bimbi giocano all'amore morto in ascensori appesi Ad altri cieli ad altre vite su marciapiedi congelati Assassini fanno a pezzi la loro vita ormai contata Appollaiati come gufi sul colpo che sta per partire Come una carta che si gioca anche se poi si perde sempre E nel mattino i loro spari fanno un rumore di manette E li si vede solo quando son presi Allora i loro occhi sono dei revolvers Scarichi finalmente in fondo ai loro occhi Allora non si ha più paura dei lupi incatenati E li si fa girare dentro gabbie inventate Per far vedere i lupi alla gente per bene Lupi vestiti a festa lupi ben agghindati Lupi che stanno fuori per rinchiudere i lupi Li amo questi lupi che mi tendono la vita Le strade sono cifre blu di primavera tentatrice Dai duecento in gattabuia ai duecento all'ospedale Drogati vanno nel cortile a passeggiare con il vento Con la Maria dentro i polmoni per quattro dollari si vendono Puttane e gru fan marameo a smorte case scalcagnate Giornali neri di ricami sembrano i panni della morte Le cattedrali della notte hanno i loro bar nelle navate Han fatto fuori dentro un bar due angeli biondi di Lambrate Son sempre loro i lupi che turbano la notte Che la fanno svegliare nel freddo del metallo E li si caccia quando basterebbe così poco Appena un po' d'amore senza bene né male Ma li fanno morire lontano da un telefono Che nessuno alza mai per fermare la morte Che viene a visitarli la sigaretta in bocca E con il rhum in mano per mostrar quanto è buona Li amo questi lupi che mi tendono la zampa Tutto si perde nell'oblio i baci sono foglie morte Amanti passano come l'oro nella memoria dei Western Impallidiscono le immagini di quel giornale che ti danno E le notizie fanno male fino alla pagina dei Film Ci son due lupi stamattina senza più testa né coda Sono partiti dentro un cesto verso un dolce chissà dove Dove il canto del silenzio inquieta gli uomini e le bestie Paese da cui non si ritorna che nella memoria dei lupi E quando ero bambino avevo un lupacchiotto Un lupo di peluche che dormiva con me E mi svegliava sempre la mattina alle cinque Tutte le volte che ammazzavano un lupo E mi svegliava sempre la mattina alle cinque Tutte le volte che ammazzavano un lupo E mi svegliava sempre la mattina alle cinque Tutte le volte che ammazzavano un lupo Li amo questi lupi che mi han reso il mio lupo Tutto si perde nell'oblio i baci sono foglie morte Amanti passano come l'oro nella memoria dei Western Impallidiscono le immagini di quel giornale che ti danno E le notizie fanno male fino alla pagina dei Film Ci son due lupi stamattina senza più testa né coda Sono partiti dentro un cesto verso un dolce chissà dove Dove il canto del silenzio inquieta gli uomini e le bestie Paese da cui non si ritorna che nella memoria dei lupi Che nella memoria dei lupi Che nella memoria dei lupi Che nella memoria dei lupi Li amo questi lupi che mi han reso il mio lupo | LA MORTE DEI LUPI DUE CONDANNATI A MORTE SONO STATI GIUSTIZIATI UN MATTINO ALLE CINQUE, NON MOLTO TEMPO FA. I PRESIDENTI, NEPPURE NIXON, NON SI SONO DISTURBATI PER ASSISTERE A QUESTA FORMALITÀ. IL SECONDO PRESIDENTE DELLA QUINTA REPUBBLICA È MORTO IL 2 APRILE 1974. I PRESIDENTI, ANCHE NIXON, SI SONO DISTURBATI PER ASSISTERE A QUESTA CERIMONIA. -LASCIATE APERTO…ARRIVO! -IN EFFETTI, È ARRIVATO Le città sono sveglie, la notte, nelle case dell'amore folle Apparecchi funzionano da soli, attaccati a soli di volt Bambini giocano all'amore morto in ascensori agganciati Ad altri cieli ad altre vite, laggiù, sui marciapiedi gelati Degli assassini prendono il tempo di misurare la loro vita contata Appesi come uccelli notturni all'arma con cui tireranno Come si tira una carta quando si sa che si perde sempre Nel mattino gli spari si agitano come manette I lupi, i lupi Non li si vede mai se non quando li hanno presi Allora si vedono i loro occhi come delle pistole Che forse si sono spente in fondo ai loro occhi Allora non si ha più paura di questi lupi incatenati E li si fa rigirare in delle gabbie inventate Per far girare i lupi davanti alla società Lupi vestiti bene come nei giorni di festa Lupi che sono fuori per rinchiudere i lupi Amo questi lupi che ci porgono la loro vita Le strade sono cifre blu nella tentazione primaverile Da duecentoventi alla Centrale a duecentoventi all'ospedale Drogati escono nel cortile a fare cento passi col vento E con l'erba nei polmoni si vendono per tre dollari Gru rasenti alle case squallide e dall'intonaco scrostato Rotocalchi cuciti in nero somigliano alla biancheria della morte Le cattedrali della notte hanno locali in fondo alle corti Hanno sparato a due angeli biondi in un caffè di Clignancourt I lupi, i lupi Sono sempre i lupi che disturbano, la notte Che la fanno alzarsi nel freddo del metallo A loro si dà la caccia anche quando non serve a nulla Appena un po' d'amore senza né il Bene e né il Male Ma li si fa dormire sopra una cornetta di telefono Che non si alza per fermare la morte Che viene a visitarli con una sigaretta in bocca E con in mano il rum, talmente è buona Li amo, questi lupi che ci porgono la zampa Si dimentica tutto e i baci cadono come foglie morte Gli amanti passano come l'oro nel ricordo dei western Le immagini si cancellano presto nel giornale che ti si porta E le notizie ti fanno male fino alla pagina degli spettacoli In prima pagina stamattina ci sono due lupi senza coda e senza testa Sono partiti in una cesta, da qualche parte, per un dolce paese Dove la musica del silenzio turba gli uomini e le bestie, Quel paese da dove si torna soltanto nella memoria dei lupi I lupi, i lupi Quando ero bambino avevo il pupazzo d'un lupo, Un lupetto di peluche che dormiva tra le mie braccia E che al mattino mi svegliava verso le cinque Ogni mattino, all'ora in cui si ammazzavano i lupi Li amo, questi lupi che m'hanno reso il mio essere lupo. |