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Le gorille

Georges Brassens
Pagina della canzone con tutte le versioni


La versione italiana piuttosto celebre di Fabrizio De André
IL GORILLA

Attraverso larghe griglie,
Le donne della contrada
Contemplavano un possente gorilla
Fregandosene di quel che si dirà in giro.
Con impudicizia, quelle comari
Sbirciavano proprio in un posto preciso
Che mia madre, rigorosamente,
Mi ha proibito qui di nominare.
Attenzione al gorilla...!

Tutto d'un colpo, la gabbia ben chiusa
Dove viveva il bell'animale
Si apre, non so perché. Suppongo
Che dovevano averla chiusa male.
Lo scimmione, uscendo dalla sua gabbia
Disse: “È oggi che la perdo!”
Parlava della sua verginità,
Lo avevate indovinato, spero !
Attenzione al gorilla...!

Il padrone del serraglio
Gridava sconvolto: “In nome di Dio!
È un bel guaio, visto che il gorilla
Non ha mai visto una scimmia femmina! “
Quando la congrega di donne
Seppe che lo scimmione era pulzello,
Invece di approfittare della chance
Se la diede a gambe! [1]
Attenzione al gorilla...!

Proprio quelle stesse che poco prima
Lo covavan con occhi vogliosi,
Scapparono, dimostrando così
Di non avere idee coerenti ;
Ancor più vano era il loro timore,
In quanto il gorilla è ben gagliardo [2]
Superiore all'uomo nell'amplesso,
Diverse donne ve lo diranno !
Attenzione al gorilla...!

Tutti quanti si precipitano
Fuori della portata dello scimmione infoiato,
Tranne una vecchia decrepita
E un giovane giudice tutto d'un pezzo; [3]
Visto che tutte se la stavan squagliando,
Il quadrumane accelerò
Ondeggiando verso le sottane
Della vecchia e del magistrato.
Attenzione al gorilla...!

“Beh!”, sospirava la centenaria,
“Che mi si possa ancora desiderare
Sarebbe straordinario,
E, più che altro, non sperato !”
Il giudice pensava impassibile,
“Che mi si prenda per una femmina di scimmia,
È del tutto impossibile...”
Il seguito gli dimostrò di no.
Attenzione al gorilla...!

Supponete che uno di voi possa,
Come lo scimmione, essere obbligato
A stuprare un giudice o una vegliarda:
Chi dei due sceglierebbe?
Che una simile alternativa
Mi tocchi uno di questi giorni [4]
E, ne sono convinto, sarebbe
La vecchia che sceglierei !
Attenzione al gorilla...!

Ma, purtroppo, se il gorilla
Nel gioco dell'amore merita,
Si sa invece che non brilla
Né per il gusto, né per lo spirito.
E dunque, invece di sceglier la vecchia,
Come avrebbe fatto chiunque,
Acchiappò il giudice per un orecchio
E lo trascinò in una boscaglia !
Attenzione al gorilla...!

Il seguito sarebbe divertentissimo,
Ma purtroppo, non posso
Raccontarlo, ed è un peccato,
Ci avrebbe fatto ridere un bel po'.
Perché il giudice, all'istante supremo,
Gridava “Mamma !”, piangeva tanto,
Come l'uomo a cui, il giorno stesso,
Aveva fatto tagliare il collo.
Attenzione al gorilla...!

[Termineremo questa storia
Con un consiglio ai parrucconi
Spaventati per il famoso attacco
Che uno di loro subì in una boscaglia:
Quando uno scimmione, istigatore d'obbrobrio,
Si aggira per le strade del loro quartiere
Non hanno che a levarsi la toga
O meglio a cambiare mestiere.
Attenzione al gorilla...!]
IL GORILLA

Sulla piazza d'una città
La gente guardava con ammirazione
Un gorilla portato là
Dagli zingari di un baraccone.
Con poco senso del pudore
Le comari di quel rione
Contemplavano l'animale [1]
Non dico dove non dico come.
Attenti al gorilla!

D'improvviso la grossa gabbia
Dove viveva l'animale
S'aprì di schianto, non so perché,
Forse l'avevano chiusa male.
La bestia, uscendo fuori di là,
Disse: "Quest'oggi me la levo !"
Parlava della verginità,
Di cui ancora viveva schiavo.
Attenti al gorilla!

Il padrone si mise a urlare:
"Il mio gorilla, fate attenzione!
Non ha veduto mai una scimmia,
Potrebbe fare confusione."
Tutti i presenti, a questo punto
Fuggirono in ogni direzione,
Anche le donne, dimostrando
La differenza fra idea e azione.
Attenti al gorilla!

Tutta la gente corre di fretta
Di qua e di là, con grande foga,
Si attardano solo una vecchietta
E un giovane giudice con la toga.
Visto che gli altri avevan squagliato,
Il quadrumane accelerò
E sulla vecchia e sul magistrato
Con quattro salti si portò.
Attenti al gorilla!

"Bah", sospirò pensando la vecchia,
"Ch'io fossi ancora desiderata,
Sarebbe cosa alquanto strana
E più che altro non sperata."
"Che mi si prenda per una scimmia",
Pensava il giudice col fiato corto,
"Non è possibile, questo è sicuro!"
Il seguito prova che aveva torto.
Attenti al gorilla!

Se qualcuno di voi dovesse
Costretto con le spalle al muro,
Violare un giudice od una vecchia,
Della sua scelta sarei sicuro.
Ma si dà il caso che il gorilla,
Considerato un grandioso fusto
Da chi l'ha provato però non brilla
Né per lo spirito, né per il gusto.
Attenti al gorilla!

Infatti lui, sdegnata la vecchia
Si dirige sul magistrato,
Lo acchiappa forte per un'orecchia
E lo trascina in mezzo ad un prato.
Quello che avvenne fra l'erba alta
Non posso dirlo per intero,
Ma lo spettacolo fu avvincente
E la suspence ci fu davvero.
Attenti al gorilla!

Dirò soltanto che sul più bello
Dello spiacevole e cupo dramma,
Piangeva il giudice come un vitello,
Negli intervalli gridava "Mamma!".
Gridava mamma come quel tale
Cui, il giorno prima, come ad un pollo
Con una sentenza un po' originale
aveva fatto tagliare il collo.
Attenti al gorilla!
[1] Il modo di dire francese, alla lettera, significa: “Fece il fuoco dei due razzi”.

[2] Nella loro versione, Mario Mascioli e Nanni Svampa traducono luron con “buontempone”, che è senz'altro uno dei significati della parola. Ma non mi sembra che, qui, ci abbiano azzeccato. L'altro significato comune di “luron” è “gagliardo, vigoroso”, cosa ben compresa da Fabrizio De André nella sua traduzione italiana. Lo stesso Nanni Svampa, nella sua altrettanto celebre versione in milanese, va per tutta un'altra strada.

[3] Nel modo di dire francese, “in legno grezzo”.

[4] Il testo francese ha “uno di questi quattro giorni”, ma è così nel modo di dire.
[1] var. lo scimmione


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