Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
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WARSZAWIANKA 1905 ROKU [ВАРШАВЯНКА; LA VARSOVIENNE; ¡A LAS BARRICADAS!] 1a. Il testo polacco originale di Wacław Święcicki [1883] Polish original lyrics by Wacław Święcicki [1883] Da/From pl.wikipedia [Il testo originale della Warszawianka 1905 roku è considerato di carattere “Socialista” e comprende riferimenti religiosi (cosa del tutto naturale in un paese cattolico come la Polonia). Tali riferimenti sono del tutto eliminati in una successiva versione “Comunista” e sostituiti con versi più adatti alla causa. The original lyrics of Warszawianka 1905 roku are considered a “Socialist” version and include religious reference (this is only natural in such a Catholic country as Poland). This reference was eliminated in a later “Communist” version and replaced by verses more suitable to the cause.] Śmiało podnieśmy sztandar nasz w góre, Choć burza wrogich żywiołów wyje, Choć nas dziś gnębią siły ponure, Chociaż niepewne jutro niczyje. O, bo to sztandar całej ludzkości, To hasło święte, pieśń zmartwychwstania, To tryumf pracy, sprawiedliwości, To zorza wszystkich ludów zbratania! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! Dziś, gdy roboczy lud ginie z głodu, Zbrodnią w rozkoszy tonąć jak w błocie, I hańba temu, kto z nas za młodu, Lęka się stanąć choć na szafocie! O, nie bez śladu każdy z tych skona, Co życie sprawie oddają w darze, Bo nasz zwycięski śpiew ich imiona Milionom ludzi ku czci przekaże! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! Hurra! Zerwijmy z carów korony, Gdy ludy dotąd chodzą w cierniowej, I w krwi zatopmy nadgniłe trony, Spurpurowiałe we krwi ludowej! Nikt za ideę nie ginie marnie, [1] Z czasem zwycięża Chrystus Judasza! Niech święty ogień młodość ogarnie, Choć wielu padnie — lecz przyszłość nasza! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! Naprzód Warszawo! Na walkę krwawą, Świętą a prawą! Marsz, marsz, Warszawo! | A LAS BARRICADAS 2023 ... Notte nera ci si vede appena questa è la frontiera la barricadera quando entriamo in scena siamo un fiume in piena alza la bandiera cara Companera il cuore in mano un coraggio strano che ci ritroviamo che non ci spieghiamo stranieri nei luoghi che amiamo ti chiamiamo loro ci chiedono che armi abbiamo strade montagne casali in mezzo ai campi si tracciano sentieri si perdono compagni i trucidati ieri vivranno nei nostri canti forti i miei pensieri negli altri che vanno avanti all'improvviso, ma non improvvisiamo in ogni viso un sorriso che conosciamo noi siamo il vecchio e il bambino cui raccontiamo le storie quelle eterne del ribelle partigiano la strada racconta una storia di sangue la smorfia beffarda di chi ancora non sa da Belfast a Gaza, da Reggio a Alicante seguimos luchando por la libertad col vino dei vecchi col latte dei bimbi i denti scoperti col vento che fischia sorriso di donna che ti dice dimmi ed ogni emozione che dentro si immischia solo potessimo riderne ancora avere accanto Guevara e Sankara solo trovare una nota che suona prima che l'ultima lacrima cada fuoco che crepita, notte in montagna voci sussurrano questa ballata luci si specchiano sulla chitarra sono i mattoni della barricata ¡A las Barricadas!¡A las Barricadas! por el triunfo de la Confederación. ¡A las Barricadas!¡A las Barricadas! por el triunfo de la Confederación. Con la bandiera degli ultimi addosso so la sconfitta, non so la resa non per il mio, solo per ciò che è nostro musica macina, fiaccola accesa alzo il cappuccio della felpa nera forse stanotte no ci tradirà la fiamma è rossa come primavera chi più ne parla e chi meno ne sa versami acnora quel sorso di sogni se troppo spesso ne sono ubriaco è meglio il delirio di chi riempie fogli di chi sta bene asservito allo stato luci dell'alba, mattino in montagna si è fatta forte anche questa ballata oggi per arma avrò voce e chitarra sono i mattoni della barricata Nere tormente agitano l'aria ancora come allora non vediamo niente, non vediamo l'ora di prendere il padrone per la gola per fargli pagare a lui i tempi bui e non a chi lavora ed il nemico attuale è ancora eguale a quel che combattemmo su in montagna o coi compagni in Spagna uguale all'antagonismo naturale all'arroganza patriarcale al Capitale che comanda col parabello in spalla caricato a palla con gli stessi cori siamo una canaglia siamo i malfattori come nei canti di Pietro Gori la pace tra gli oppressi, la guerra agli oppressori siamo lavoratori che padroni non vogliamo disertori figli del pensiero libertario insorgeremo contro ogni impero contro ogni armata Nostra patria è il mondo intero Companeros, a las barricadas Alza la bandera revolucionaria ... Alza la bandera revolucionaria ... ... |
Ha! Zemsta straszna dzisiejszym katom,
Co wysysają życie z milionów.
Ha! Zemsta carom i plutokratom,
A przyjdzie żniwo przyszłości plonów!