שלאָף מײַן קינד
Sholem Aleichem / שלום עליכםTraduction française / פראנצויזיש איבערזעצונג / Traduzione francese... | |
DORMI, BIMBO MIO | DORS, MON ENFANT |
Dormi, bimbo mio, principino mio, bellino mio, dormi, la-la-la! dormi vita mia, il mio unico kaddish [1], dormi, figlio mio! | Dors mon enfant, mon trésor, ma beauté, dors, la-la-la! dors ma vie, mon unique "kaddish", dors, fiston! |
Accanto alla tua culla siede tua madre, canta una canzone e piange, - forse un giorno capirai quello che le passava per la mente ... forse un giorno capirai quello che le passava per la mente... | Près de ton berceau est assise ta mère, elle chante une chanson et elle pleure, - tu comprendras peut-être un jour, ce qui lui tournait en tête... |
In America è tuo padre, figlio mio... sei ancora un bambino - intanto dormi, dormi, la-la! | Ton père est en amérique, fiston, tu n'es encore qu'un enfant, dors pour l'instant, dors, la-la-la |
L'America è per chiunque, così dicono, una bella fortuna, e per gli ebrei un paradiso, un posto splendido ... e per gli ebrei un paradiso, un posto splendido... | L'Amérique est pour chacun, dit-on, une grande joie, et pour les juifs un paradis, un endroit exquis... |
Lì nessuno sa cos’è l’esilio, le persecuzioni, figlio mio, né le preoccupazioni né i lamenti, dormi, dormi, la-la! | Là-bas on ignore l'exil, les persécutions, fiston, les soucis, les plaintes, dors, dors la-la-la! |
Lì, dicono, ci sono ebrei, niente malocchio, ricchi, tutti vivono felici, - tutti sono uguali. | Là-bas, dit-on, il y a des juifs, pas-de-mauvais-oeil, riches, chacun vit là-bas dans la joie, tous sont égaux. |
Lì si mangia anche durante la settimana Khale [2], figlio mio, cucinerò per te il brodo, dormi, la-la-la! | Là-bas on mange toute la semaine de la halla, fiston, je te ferai du bouillon, - dors, la-la-la! |
Ma intanto speriamo, oh, che possiamo fare? Sarei stato con lui a lungo, Non so dove ... | En attendant, espérons, oh, que peut-on y faire? je l'aurais rejoint depuis longtemps, je ne sais pas où... |
Dio glielo dirà, manderà lettere, figlio mio, presto ci rallegrerà dormi, dormi, la-la! | Dieu lui dira, il enverra des lettres, mon chéri, très bientôt il nous réjouira, dors, dors, la-la-la! |
Manderà venti dollari, [3] e anche la sua foto, e ci prenderà, possa vivere a lungo, noi laggiù. e ci prenderà, possa vivere a lungo, noi laggiù. | Il nous enverra vingt dollars, et même son portrait, et nous fera venir, longue vie à lui, jusque là-bas. |
Preparerà ogni cosa per noi figlio mio, e ci verrà incontro, dormi, dormi, la-la! | Il va pour nous tout organiser, fiston, et viendra à notre rencontre, dors, dors, la-la-la! |
Ci abbraccerà e ci bacierà, piangerà di gioia Gioirò, le mie lacrime scorreranno, piangendo in silenzio ... | Il nous enlacera et nous embrassera, en pleurera de joie, je serai ravie, verserai des larmes, pleurerai silencieusement... |
Finché non arriverà la buona nuova, dormi, figlio mio - il sonno è un prezioso ripiego. | Jusqu'à ce qu'arrive la bonne annonce, dors, mon fiston - dormir est une précieuse consolation. |
[1] קדיש [kaddish] : è l’elemento più importante del rituale funebre recitato da ogni ebreo con una serie di prescrizioni . E’ forse la preghiera più alta per un ebreo che voglia, proprio in relazione alla morte, rapportarsi con Lui ( lo indico così per un rispetto verso i credenti ebrei che non ne pronunciano il nome). מייַן קדיש איינער [ mayn kdish eyner ] / il mio unico kaddish qui sta ad indicare l’aspettativa della madre che sia il figlio a recitare il kaddish alla sua morte. Tenuto conto della cultura e della sensibilità ebraiche, è l’invocazione esistenziale più profonda che una madre ebrea possa rivolgere alla sua creatura.
Anche per chi non è prossimo alla cultura ebraica comunque l’immagine è molto toccante e densa di significato.
[2] חלה [khale] : Pane intrecciato che gli ebrei consumano il sabato e nelle feste (con l’eccezione della Pasqua)
[3] Leggendo queste ultime strofe il pensiero va ai racconti che i genitori ebrei narravano ai loro bambini nell’imminenza della tragedia nel ghetto di Varsavia e nei lager. Va anche a tutti i drammi di gente e popoli attraversati da sofferenze analoghe, colpevoli di trovarsi dalla parte “sbagliata”. Che anche per loro gli ebrei volenterosi, i Giusti, possano intonare il Kaddish.