Pożegnanie Adolfa ze światem
Aleksander KulisiewiczOriginale | Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne... |
POŻEGNANIE ADOLFA ZE ŚWIATEM | L'ADDIO DI ADOLFO AL MONDO |
Nad Wołgi falą "goniąc" Moskala, Szlachetna trup-pa zwiewała, Und immer naprzód, und immer weiter A szkopów Rasija gnała. | Presso le acque del Volga, “cacciando” i russi, [1] Le nobili truu-up-pe si stavan levando dai coglioni! “E ancora avanti, e ancora oltre” [2] Mentre la Russia [3] stava bacchettando i crucchi. |
Żegnaj mi Moskwo, żegnaj Samaro, Mój Leningradzie daleki! Oj, jubel minie, kiedy na Krymie Zerźną mnie w portki na wieki. | Addio Mosca, addio Samara, Addio, mia lontana Leningrado! Presto sarà festa finita, quando in Crimea Mi faranno cacare nei pantaloni per sempre. |
Ja, ja -ist stimmt das... | Ja, ja, è proprio vero... |
Żegnani was góry, góry Uralu I ciebie z twoją armadą. Ty jesteś Stalin -Stalin ze stali, Ja jestem impotent - Adolf. | Addio montagne, bei monti Urali, Io dico addio a voi e alla vostra armata. Gli è che tu sei Stalin, Stalin l'uomo d'acciaio, [4] E io sono solo un Adolfo impotente. |
Prashchay więc wdzięczna mi Europo Za moją “Arbeit und Freude”! Gdzieś w siódmym niebie, pod siódmym płotem, Może za żonę cię pojmę. | E allora addio, mia Europa, Che mi sei tanto grata per il mio “Arbeit und Freude”! Nel Settimo Cielo, sotto il settimo reticolato, Forse ti prenderò in isposa. |
Adieu też wszystkie śwabskie dziewice, Któraż mi karty rozłoży? Chlopak ja byłem dumny i święty, Bom nigdy nie cudzo-włożył. | Addio anche a voi tutte, vergini crucche, E ora chi mi leggerà le carte? Ero un ragazzo fiero e santerello, Non l'ho mai infilato dove non dovevo! |
Sieg Heil, General-mój Gówner-nament!, Dobroci dzieło ogromne. Emeryturę sutą dostaniesz Za goebbelsiowski mój Bromberg. | Sieg Heil, mio Gomerdatorato Generale!, [5] Magnifica opera di virtù. Riceverai una bella pensione Per la mia “Bromberg”, come direbbe Goebbels. |
Gitara brzękła, Germania jękła, Victoria zmarzła wśród tundry. A oś Adolfa jak Bardia pękła I został znów bezprizorny. | Una chitarra faceva dlen dlen, la Germania piangeva, Victoria era rimasta congelata nella tundra. L'Asse di Adolfo si era spezzata come Bardia, E lui era rimasto orfano, di nuovo senza casa. |
[2] Il verso originale è in tedesco con l'immissione del polacco naprzód “avanti”.
[3] Nel testo originale, “Russia” è in russo secondo la sua pronuncia (Россия si pronuncia rassija). Szkop è termine spregiativo polacco per i tedeschi.
[4] Come è noto, l'appellativo “Stalin” significa “d'acciaio” in russo.
[5] Nel testo originale c'è un gioco di parole tra Gowernament “Governatorato” e gówno “merda”. Il Governatorato Generale fu l'autorità che governava la parte della Polonia non direttamente annessa al Reich, a partire dal settembre 1939. Il suo governatore, Hans Frank, fu tra gli imputati al processo di Norimberga è finì appeso per il collo il 16 ottobre 1946.