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Caserio passeggiava per la Francia

anonimo
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Registrazione di Ernesto De Martino, 1951, Alfonsine (Ravenna):
Quando Caserio vide la ghigliottina
lui fece una risata, il poverino
con una mano lui si levò il cappello
dicendo «Cari compagni, vado al macello».
Caserio passeggiava
ma per la Francia
incontra la carrozza
del presidente
e montava su la carrozza
co' un bel mazzolino rosso
ma questo sarà il pugnal di Caserio
che ti darà la morte.

Pugnale mio pugnale
che stai facendo?
Nel cuore di Carnot
tu sei sortito
pugnale mio pugnale
mi hai fatto una bella mossa
se mi hai messo un vagabondo presidente
dentro una fossa.

Ecco che arriva il boia
ma da Torino
risponde il presidente
«fatelo avanti»
«ecco la mia testa
ecco se la volete
guardate qui nel cervello
che il pensiero ci resta.

E abbasso Crispi
e abbasso quel vigliacco
e abbasso a chi lo fece
ma deputato.
E abbasso a Crispi
e abbasso a quel cafone
che alla banca di Roma
rubò trenta milioni».

L'amante di Caserio
si chiamava Luisa Michele
ma l'era la prima anarchica
ma della Francia
«se sei una vera anarchica
non devi aver paura
anche se vedi il tuo fidanzato andare
alla tortura».

La madre di Caserio
forte piangeva
e a vedere il suo fidanzato
'ndare alla morte
ma lei la piangeva
ma la poverina
e a vedere il suo Santo Caserio andare
alla ghigliottina.

Se d'io avessi un quarto d'ora
ma d'io che fossi ammalato
ma stai pur sicuro vigliacco presidente
ti avrei 'mazzato.

Quando Caserio che vide
la ghigliottina
gli fece una risata
ma il poverino
con una mano
ma si levò il cappello
ma gridava «compagni miei
vado al macello».

Quando il presidente
ma interrogò Caserio
«dimmi Caserio chi era
tua compagnia»
«i miei compagni erano
ma tutti dell'anarchia.
Del resto facevo il fornaio
ma non la spia.

E boia dammi da ber
ch'io tengo sete
e dammi del cognac
damel buono
della Marsala
dammi del vino rosso
così vigliacco presidente ti darò
più sangue».


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