Hughie Grame
anonimo
La versione di Ewan MacColl e Peggy Seeger, trovata su Traditional... | |
HUGH GRAEME | HUGHIE GRAME (or HUGHIE THE GRAEME) |
Così ebbe a accadere una volta Quando l'annata è verso mezz'estate, Si accusavano un po' tutti quanti D'aver rubato la giumenta del buon signor Vescovo. | The Laird o' Hume he's a huntin' gone Over the hills and mountains clear, And he has ta'en Sir Hugh the Grame For stealin' o' the Bishop's mear. |
Il bravo Lord Screw, lui, sellò un cavallo E cavalcò in cerca di quella stessa lotta; [1] Prima di arrivare sulla brughiera Si accorse che c'era Sir Hugh Graeme. | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
“Vòltati, vòltati, tu, bugiardo e traditore, Vòltati, e arrenditi a me; Tu hai rubato la giumenta del signor Vescovo, E ora pensi di svignartela.” | They hae ta'en Sir Hugh the Grame And led him doon through Strievling toon, Fifteen o' them cried oot at ance, "Sir Hugh the Grame he must gae doon!" |
“Eh no, calma Lord Screw! Non può essere! Qui c'è una grossa spada al mio fianco, E sei sei capace di impadronirti di me, Si vedrà presto chi vincerà.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
“Non ho mai temuto un traditore audace, Anche se ti chiami Hugh Graeme; Ti farò pentire dei tuoi stupidi discorsi, Se solo il giorno e la vita me ne daranno il tempo.” | "Were I to die," said Hugh the Grame "My parents would think it a very great lack" Full fifteen feet in the air he jumped Wi' his hands bound fast behind his back. |
“E allora fai del tuo peggio, buon Lord Screw, E distribuisci i tuoi colpi il più veloce che puoi; Si vedra chi dei due, fra me e te, Sarà il migliore.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
E quindi, mentre si tiravan colpi a rondemà [2] E tutt'e due all'ultimo sangue [3] in quel frangente, Sulla brughiera vedono dieci agrari in armi [4] Che arrivano per catturare Sir Hugh Graeme. | Then oot and spak the Lady Black, And o' her will she was right free, "A thousand pounds, my lord, I'll give If Hugh the Grame set free to me." |
Sir Hugh si ritrovò con la schiena contro un albero E allora gli uomini lo circondarono; La grossa spada gli scivolò dalla mano E allora Sir Hugh lo misero a terra. | "Haud your tongue, ye Lady Black And ye'll let a' your pleading be! Though ye would gie me thousands ten It's for my honour he would die." |
Sir Hugh Graeme ora è catturato E riportato alla città di Carlisle; [5] [E allora urlavano] tutte le brave donne di Carlisle, “Sir Hugh Grame, non sei mai stato sconfitto.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
Il buon signor Vescovo è arrivato in città, E si è messo lassù in alto su uno scanno; Tutti quanti eran sottoposti alle accuse, E dopo un bel po' chiamò Sir Hugh Graeme. | Then oot it spak her Lady Hume And aye a sorry woman was she, "I'll gie ye a hundred milk-white steeds Gin ye'll gie Sir Hugh the Grame to me." |
“Eccomi qua, bugiardo d'un vescovo, Per soddisfare tutte le tue fregole; Non penso di avere fatto granché di male, Ma tu puoi rigirarla come ti pare.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
Fu chiesto il parere dei giurati, I migliori che c'erano a Carlisle; Undici di loro parlarono all'unisono: “Sir Hugh Graeme, non sei mai stato sconfitto”. | "O Haud your tongue, ye Lady Hume And ye'll let a' your pleading be! Though a' the Grames were in this court, He should be hanged high for me." |
Allora furono chiamati altri giurati, Il migliore che c'era sulla Roman Fell [6]; Dodici di loro parlarono all'unisono: “Sir Hugh Graeme, ora sei colpevole.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
Allora il mio buon Lord Boles, Si alzò da sedere e si mise in ginocchio: “Darei cinquecento monete d'oro Per farmi dare Sir Hugh Graeme.” | He lookit ower his left shoulder It was to see what he could see, And there he saw his auld faither Weeping and wailing bitterly. |
“Calmo, calmo, mio buon Lord Boles, Smettetela con questi discorsi! Se ci fossero undici Graeme con lo stesso nome, Allora, sul mio onore, dovrebbero tutti morire.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
E allora la mia buona Lady Ward Si alzò da sedere e si mise in ginocchio: “Darei cinquecento misure d'oro Per farmi dare Sir Hugh Graeme.” | "O, haud your tongue, my auld faither And ye'll let a' your mournin' be! For if they bereave me o' my life They canna haud the heavens frae me." |
“Calma, calma, mia buona Lady Ward, Nessuna delle vostre profferte ve lo farà comprare! Perché, se ci fossero dodici Graeme con lo stesso nome, Allora, sul mio onore, dovrebbero tutti morire.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
Sir Hugh Graeme è condannato a morte, E di amici suoi, non gliene mancavano; Quattordici piedi ballavano come a fargli la guardia, [7] E lui stava con le mani legate strette dietro la schiena. | "You'll gie my brother, John, the sword That's pointed with the metal clear, And bid him come at eight o'clock And see me pay the Bishop'e mear." |
Allora lui si guardò dietro alla spalla sinistra Per vedere chi poteva vedere o scorgere; Si accorse allora del suo amato padre Che arrivava strappandosi i capelli da far davvero pena. | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
“Càlmati, càlmati, mio amato padre, E lascia da parte ogni discorso! Anche se mi hanno privato della vita Non possono privarmi dell'Alto de' Cieli.” | "And brother James, tak' here the sword That's pointed wi' the metal brown Come up the morn at eight o'clock And see your brother putten down." |
Si guardò dietro alla spalla destra Per vedere chi poteva vedere o scorgere; Si accorse allora della sua amata madre Che arrivava strappandosi i capelli da far davvero pena. | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
“Ti prego di farmi ricordare da Peggy, mia moglie; Di quando io e lei passeggiavamo per la brughiera, E' stato per lei che ho perso la vita, E con il vecchio vescovo faceva la puttana. | Ye'll tell this news to Maggie, my wife Neist time ye gang to Strievling toon, She is the cause I lose my life She wi' the Bishop played the loon. |
“Vieni qui, Johnny Armstrong [8], prendi tu la mia spada, Che è fatta di ottima tempra, E quando vieni dalle parti della Frontiera, Rammentati della morte di Sir Hugh Graeme.” | Tay ammarey, O Londonderry Tay ammarey, O London dee. |
[2] Termine tipicamente livornese, ma è a mio parere l'unico che rende bene quel che si dice nel testo originale. Il termine livornese deriva peraltro dal francese: à ronde main.
[3] All'epoca, il termine bloody aveva ancora il significato proprio di “sanguinoso, cruento”. Quel che significa adesso lo sanno tutti. Si narra di un turista italiano a Londra che aveva chiesto al cameriere di un ristorante ”A bloody steak”, intendendo una “bistecca al sangue”. Il cameriere rispose: ”Would you like some fucking chips with it, too?”
[4] Difficile tradurre bene yeoman (termine derivato storicamente da young man. In genere indica(va) un piccolo proprietario terriero che prestava servizio in fanteria, oppure si armava a difesa degli interessi del grande latifondista appartenente alla grande aristocrazia.
[5] Il testo della versione A di questa ballata è corrotto, inesatto, sgrammaticato, dialettale. Garlard è Carlisle, l'importante e storica città del Cumberland (a soli 16 km di distanza dallo Scottish Border). Il suo nome è di origine brittònica, qualcosa come Car L(e)uel “città di Luel”. Si ricordi che, comunque, la pronuncia standard di “Carlisle” è [kar'la:jl].
[6] Nei pressi di Carlisle sorge la Roman Fell, “Altura Romana”, testimone di un'antichità remota. E' detta localmente Romary, o Rumary.
[7] L'apparente incongruenza del testo (“he leapt” ecc.) è probabilmente dovuta al fatto che il pronome di III plurale, they, di origine scandinava (isl. Þeir) si è generalizzato in inglese in epoca molto tarda, e a livello dialettale non lo è nemmeno adesso. Si potrebbe qui avere un derivato dalla forma autentica anglosassone, hīe “essi, loro”.
[8] Altro outlaw, a sua volta protagonista della sua ballata “in proprio”, Johnie Armstrong (Child #169). Le “Border Ballads” possono in un certo senso essere viste come un corpus epico popolare.