Józef Wittlin: Żydom w Polsce
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGOriginale | Traduzione italiana di Riccardo Venturi |
JÓZEF WITTLIN: ŻYDOM W POLSCE | AGLI EBREI DI POLONIA |
Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości, | Sangue del vostro antico sangue, osso delle vostre fragili ossa, |
O bracia moi w gettach, ja nie mam słów dla mej wielkiej żałości, | Fratelli miei nei ghetti, non ho parole per il mio grande dolore, |
Męczeńska wasza krew na brukach Polski zastyga, | Il vostro sangue di martiri si rapprende sui selciati di Polonia, |
Męczeńską waszą krew już z trudem pieśń moja dźwiga. | Il vostro sangue di martiri già di pena muove il mio canto. |
Strzaskana wasza kość na polskich polach bieleje, | Sparse, le vostre ossa s'imbiancano nei campi polacchi, |
Zgłodniały omija ją pies: przekleństwo z kości tych zieje. | Affamato s'aggira un cane: una maledizione emana da quelle ossa. |
Wnętrzności szarpie wam głód, katowska rozrywa je kula, | La fame vi assale le viscere, la palla crudele le svelle, |
Daremnie czekacie na cud, śmierć was papierem otula. | Invano si attende un miracolo, la morte vi avvolge di carta. |
Papierem: nowego Anioła Śmierci brudnymi skrzydłami | Di carta: al canto della mia pena, stormisce un nuovo |
Szeleści mojej boleści śpiew – bezsennymi nocami. | Angelo della Morte con le ali sporche - con notti insonni. [1] |
Gdzie jesteś, manno niebieska na nowej świata pustyni? | Dove sei, manna dal cielo sul nuovo deserto del mondo? |
Gdzie jesteś, lasko Mojżesza, co dziwy dotknięciem swym czyni? | Dove sei, bastone di Mosè, che opera prodigi al suo tocco? |
Gdzie jesteś, Łaski Krynico, co zmywasz grzechy żywota? | Dove sei, Fonte della Grazia, che lavi della vita i peccati? |
Gdzie jesteś, zorzo światłości, przed którą pierzcha ciemnota? | Dove sei, alba della luce, in cui si dissolve l'ignoranza? |
Fontanną mleka trysnęło spod kocich łbów Nowolipie, [1] | Sgorgava una fontana di latte dall'acciottolato di Nowolipie, [2] |
Z ceglanych murów niewoli przeczysta mąka się sypie. | Dagli ammattonati della schiavitù stilla farina purissima. |
Winną macicą porosło Leszno jak stoki Karmelu, [2] | Via Leszno [3] ha germinato una vigna come le pendici del Carmelo [4], |
Marzeniem duszę bezgrzeszną upijasz, mój przyjacielu, | Con un sogno ubriachi un'anima pura , amico mio, |
Amerykańskiej pomocy czekasz jak ongi Mesjasza. | Aspetti gli aiuti americani come, un tempo, il Messia. |
Na próżno żydowski twój lekarz widma zarazy przepłasza. | Invano il tuo medico ebreo scaccia lo spettro della peste. |
Brat-chrześcijanin tajemnie przyniósł ci kilo ziemniaków, | Un fratello cristiano ti ha portato di nascosto un chilo di patate, |
Trucizną zażył gettowy twój burmistrz, Adam Czerniaków, [3] | Adam Czerniaków, il capo del tuo ghetto, si è avvelenato, [5] |
Na magistracie wieczności prezydent Starzyński go witał. [4] | Il sindaco Starzyński lo ha accolto nel consiglio comunale dell'eternità. |
– Podaj mi rękę, bracie! – powiedział i o nic nie pytał. | - Dammi la mano, fratello! - ha detto senza chieder niente. |
Krew z waszej starej krwi, kość z waszej kruchej kości, | Sangue del vostro antico sangue, osso delle vostre fragili ossa, |
O bracia, smutną wam pieśń posyłam z dalekiej wolności. | Fratelli, vi mando un triste canto da una libertà lontana. |
Wnętrzności szarpie wam głód, katowska rozrywa je kula, | La fame vi assale le viscere, la palla crudele le svelle, |
Daremnie czekacie na cud, śmierć was papierem otula. | Invano si attende un miracolo, la morte vi avvolge di carta. |
Papierem: nowego Anioła Śmierci brudnymi skrzydłami | Di carta: al canto della mia pena, stormisce un nuovo |
Szeleści mojej boleści śpiew bezsennymi nocami. | Angelo della Morte con le ali sporche - con notti insonni. |
Tali note integrano, ma non sostituiscono, quelle apposte da Krzysztof Wrona al testo originale. [1] Un caso in cui il testo è chiarissimo in polacco, ma che viene reso difficilmente in italiano a causa del verbo szeleścić, che in polacco può essere sia intransitivo („frusciare”, „stormire”), sia transitivo („far frusciare”, „fare stormire”). La resa in italiano è orrenda col causativo; per cui ho tentato di risolvere modificando il soggetto della frase (mojej boleści śpiew) in complemento circostanziale, mentre l'oggetto di szeleści, qui „fa frusciare, fa stormire”, vale a dire nowego Anioła Śmierci, passa ad essere il soggetto. [2] Si veda la nota [1] al testo originale. Secondo pl.wikipedia, il nome di Nowolipie è attribuito ad un'intera jurydyka (giurisdizione) varsaviana. Fin dal XVII secolo si trovavano nella strada i conventi delle suore Carmelitane e Brigidine; nel 1778 la chiesa Carmelitana fu immortalata in una veduta di Canaletto il Giovane, che morì due anni dopo proprio a Varsavia. Il nome della strada sembra derivare dal fatto che i conventi si erano trasferiti là dalla cittadina di Lipie, in Masovia, per cui la zona e la strada furono dette „Nuova Lipie”. Il nome è passato anche alla vicinissima strada chiamata Nowolipki. [3] La nota di Krysztof Wrona mi ha impedito di prendere un abbaglio dovuto al fatto che „Leszno” è sia anche il nome di un distretto rurale di Varsavia, sia anche, e soprattutto, di Leszno, città della Grande Polonia che, come Łódź, fu annessa direttamente, con il nome di Lissa, al Gau del Wartheland (quindi al III Reich) e la cui popolazione ebraica fu interamente deportata e massacrata. Tutte le tante Leszno polacche sembrano derivare dal nome del nocciolo avellano, in polacco leszczyna, evidentemente per la presenza di boschi di tale albero. Nei documenti più antichi, la città è nominata appunto come Leszczyna, poi divenuta Leszczyn o Leszczno. Non si tratta di cose di poco conto, dato che la denominazione più antica è quella della famiglia reale dei Leszczyński, che aveva le sue tenute proprio a Leszno. C'entrerà qualcosa con la via Leszno di Varsavia? Forse che sì, forse che no. [4] Il nome stesso del Monte Carmelo, la catena montuosa dell'Alta Galilea, significa „il Vigneto di Dio” (in ebraico: הַר הַכַּרְמֶל /har hakarmel/). Secondo la Bibbia, era la residenza del profeta Elia; nel XIII secolo, dei monaci cristiani (sull'esempio di Elia) vi si ritirò in contemplazione: da qui ha origine l'ordine dei Carmelitani. La tradizione dei vigneti è però recente e di origine assai meno sacrale: all'inizio del XX secolo, il famoso banchiere Rothschild, sostenitore del sionismo, aiutò molti ebrei russi stabilitisi in Palestina dopo i pogrom a creare dei vigneti attorno al monte Carmelo, basandosi probabilmente sul nome stesso del monte (attualmente, praticamente inglobato nella città di Haifa che una volta sorgeva ai suoi piedi). I vini del Carmelo sono tuttora assai rinomati; ma vale la pena ricordare che il criminale nazista Adolf Eichmann, „prelevato” in Argentina dove si era rifugiato e poi processato e condannato a morte in Israele, alla vigilia della sua esecuzione (31 maggio 1962) rifiutò l'ultimo pasto chiedendo invece una bottiglia di vino rosso secco del Carmelo, che bevve a metà. [5] Su Adam Czerniaków si veda l'ottimo articolo di en.wikipedia linkato. |
[1] Nowolipie - una via varsaviana che durante l'occupazione tedesca si trovava entro le mura del ghetto di Varsavia.
[2] Leszno - un'altra via varsaviana che in parte si trovava nel ghetto di Varsavia. Nello stesso verso c'è un richiamo al monte Carmelo perché un tempo fa i carmelitani avevano là un suo convento. https://en.wikipedia.org/wiki/Church_o...
[3] Adam Czerniaków - il capo del Judenrat nel ghetto di Varsavia. Si è suicidato 23 luglio 1942. Vedi anche la polemica Adam Czerniaków vs Chaim Rumkowski
[4] Stefan Starzyński - il sindaco di Varsavia nel 1939, ammazzato dai tedeschi nel dicembre 1939.