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Georges Brassens: La non-demande en mariage

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
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Traduzione italiana di Carlo Ferrari [2002]
Tesoro mio, non mi fido,
non rivoltiamo su cupido
quella sua freccia.
Innamorati che han provato
purtroppo hanno già pagato
il voltafaccia

Ho il grande onore
di non chieder la tua mano...
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!

Andiamo avanti come ieri,
sulla parola "prigionieri"
ma senza briglie.
Ci sono casalinghe ancora
che vogliono infilare i cuori
tra le stoviglie.

Ho il grande onore
di non chieder la tua mano
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!

Se Venere si lascia andare,
invecchia nell'assaporare
il polpettone.
Ma io non finirò a cercare
la margherita da sfogliare
nel minestrone.

Ho il grande onore.
di non chieder la tua mano
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!

Vorrei che ci fosse amica mia
magari un po' di fantasia,
oltre alle tette.
La dolce lettera d'amore
fa presto ad ingiallire, e muore,
fra le ricette.

Ho il grande onore.
di non chieder la tua mano
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!

E non mi piace trasformare
in marmellata, e conservare,
la mela proibita.
Che poi si perde tutto il gusto,
se chiusa in un vasetto angusto,
tutta la vita.
Ho il grande onore..

Non cerco chi mi fa la spesa,
e dai lavori della casa
io ti dispenso.
Come un'eterna fidanzata,
io sempre alla mia donna amata,
comunque penso.

Ho il grande onore
di non chieder la tua mano...
Né sindaco, né prete
no, noi non firmiamo!



LA NON-DOMANDA DI MATRIMONIO

Nessun lucchetto sul nostro amore,
incatenare anche il tuo cuore
sarebbe un dispregio.
Quelli che già ci hanno provato
con l'infelicità hanno pagato
il sacrilegio.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Che anche domani sia come ieri,
restiamo liberi prigionieri
sulla parola.
Vadano al diavolo le promesse
che poi annegano se stesse
nella casseruola.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Venere spesso diventa vecchia
in quella pentola dove si specchia
per lunghi anni.
Ed io non voglio assolutamente
reggere il manico continuamente
dei nostri affanni.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Non c'è bisogno di confetti,
diventeranno lisi i biglietti
dei baci Perugina,
perché l'inchiostro poi sbiadisce
come il profumo che svanisce
dalla cucina.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

E se finisce in confettura
la mela, quando è già matura,
è cosa normale.
Però la bella mela proibita
cuocendo perde la sua vita,
il gusto naturale.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.

Dai lacci di una donna a ore,
te lo prometto sul mio onore,
io ti dispenso.
Perché a un'eterna fidanzata,
promessa eterna, eterna amata
sempre io penso.

Per me è un onore
non chiederti la mano:
in calce a pergamene
firme non ne poniamo.


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