Legende vom toten Soldaten
Bertolt BrechtVersione curata da Giorgio Strehler tradotta da Gigi Lunari,... | |
LEGGENDA DEL SOLDATO MORTO | LA LEGGENDA DEL SOLDATO MORTO |
E siccome non c'erano speranze di pace dopo quattro primavere, il soldato tirò le conseguenze: da eroe volle cadere. | C'era speranza di pace la guerra era sempre li il nostro soldato decise di morire da eroe, e morì |
Ma la guerra non era ancora in porto, per questo al Kaiser spiacque che il suo soldato se ne fosse morto; in anticipo gli parve. | Ma il Kaiser la prese assai male e disse "così non va, morire con tanto anticipo è un atto di viltà" |
Mentre l'estate sfiorava le fosse ed il soldato dormiva di già, la commissione medico-milita- re una notte si mosse. | E mentre l'estate sfioriva il corpo sottoterra il Kaiser pensò di arruolarlo per rispedirlo in guerra |
La commissione medica si spinse fino al cimitero, disseppellì con vanga benedetta il defunto guerriero. | Riuniti in commissione tre della sanità dissotterraron le ossa che marcivan già |
Ed il dottore visitò con scrupolo il soldato o i resti del soldato. Dichiarò ch'era "abile-arruolato" e s'imboscava di fronte al pericolo. | I medici lo visitarono come se fosse vivo e dissero "Bah, non ha niente" è solo un lavativo |
Il soldato si presero con sè nella bella notte blu. Senza l'elmo si potevano vedere le stelle della patria lassù. | Gli dissero "alzati in piedi" Il cielo era tutto blu Senz'occhi il soldato alzò il viso e vide le stelle lassù |
Acquavite bruciante gli versarono nella salma imputridita, due infermiere appesero al suo braccio e una donna per metà svestita. | Gli versarono un poco di grappa sulla salma imputridita lo affidarono a due infermiere e ad una donna un pò svestita |
E siccome lui puzza di putredine davanti un prete zoppica e sulla testa gli agita un turibolo perchè non puzzi troppo. | E un prete davanti al turibolo e mirra e incenso fumanti perchè tanta puzza non turbi il naso degli astanti |
Davanti la banda fra il chiasso dei piatti suona una marcia briosa. Ed il soldato, esperto del mestiere, scaraventa le gambe dal sedere. | E in testa la banda con trombe e tamburi e piatti e cindarara E il bravo soldato che marcia un due eh - un due eh avanti marsc! |
Il braccio intorno a lui, fraternamente, due sanitari marciano, se no lui nella melma gli ripiomberebbe e questo accadere non può. | Fraterni lo reggon due medici marciando con lui se no nel fango senz'altro cadrebbe e il Kaiser direbbe "Ma no!" |
Hanno dipinto il sudario del morto di nero di bianco di rosso e glielo portano davanti; lo sporco sotto i colori rimane nascosto. | Dipinto hanno il sudario trovato al cimitero Adesso è un tricolore bianco rosso e nero |
Precedeva un signore con il frak e la camicia dura come ogni buon tedesco che si sa il dovere non trascura. | Davanti a tutti un signore in frak dall'aria assai perbene che sa che alla cerimonie si va vestiti bene |
Passarono così tra il chiasso dei piatti per lo stradale ombroso ed il soldato barcollava come un bioccolo in un giorno nevoso. | Per tutte le strade di notte con trombe tamburi e cindarara barcolla il soldato ma batte il passo ogni colpo di cindarara |
I gatti e i cani gridano e i topi nei campi con fischio selvaggio: non saranno mai francesi sarebbe per loro un oltraggio. | i cani, i gatti, i somari accorrono a sentire parola d'ordine anche per loro è vincere o morire |
E quando i villaggi traversano un mucchio di donne era là. Si chinano le piante. Splende la luna piena. E tutti gridano hurrà. | S'affaccian le donne ai balconi tra fior di geranio e lillà. Risplende in cielo la luna e tutti gridano urrà |
Con il chiasso dei piatti e gli arrivederci! E donna e cane e pretonzolo! E in mezzo il soldato morto come uno scimmiotto sbronzo. | E il chiasso dei pianti e i saluti il prete e la banda stonata E in mezzo il cadavere in armi come una scimmia drogata |
E quando i villaggi traversano nessuno riesce a vederlo tanti gli stanno in cerchio con il chiasso dei piatti e gli hurrà. | Traversa il soldato i villaggi ma vederlo nessun ce la fa Tanti gli stanno dattorno con le trombe i tamburi e gli urrà |
Tanti ballano e schiamazzano intorno a lui che nessuno lo vede. E forse lo vedresti ma dall'alto dove splendono solo le stelle. | Gli ballan gli cantano addosso ma lui non si vede già più son forse le stelle a vederlo che brillano in cielo lassù |
Le stelle non ci sono sempre e l'aurora sorge. Marcia il soldato, esperto del mestiere, verso un'eroica morte. | Poi anche le stelle svaniscono e il cielo comincia a schiarire e il bravo soldato ora è pronto per l'ultima volta a morire. |