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טרעבלינקע

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OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
טרעבלינקעLA CANZONE DI TREBLINKA
  
אין אַ קלײן שטעטל גאַנץ מאָרגן פֿאַרטאָגIn un piccolo shtetl, molto prima dell'alba
עס הערט זיך אַ געיאָמער אַ געװײן אין אַ קלאָגsi sentono lamenti, pianti e grida;
מענטשן האַלב־נאַקעט, פֿון די בעטן אַרױסgente seminuda buttata giù dai letti,
ייׅדן טרײַבט מען צו די באַן אַרױס.Ebrei sono portati via alla stazione!
  
נישט בַשרײַבן קען די פֿעדערLa penna, no, non può descrivere
װי עס דרײען זיך די רעדער!come girano quelle ruote!
די װאַגאָנעס זײַנען פֿיל,I vagoni sono pieni, là trasportano
דאָרט פֿירט די ייׅדן אױף קידוש השםgli ebrei verso il martirio 1
  
נאָך טרעבלינקע.A Treblinka.
  
און אונדזערע ברידער פֿון יענער זײַט יםE i nostri fratelli di là dall'oceano
זײ װעלן נישט װײסן דעם ביטערן טעם,non sapranno tutta l'amarezza, 2
זײ קענען נישט װיסן די ביטערע נױטnon sapranno del nostro bisogno,
אַז יעדן טאָג דערװאָרטעט אונדז דער טױט.e che ogni giorno ci aspetta la morte
  
די מלחמה װעט אױך אַמאָל נעמען אַן עק,Finirà la guerra una volta o l'altra
די װעלט װעט אַרומנעמען אַ גרױזאַמען שרעקe il mondo ne avrà crudele terrore;
אומגעפֿילט מיט װײטיק דאָס ייׅדישע הערץ,trabocca di dolore il cuore degli ebrei,
װער קען פֿאַרשטײן אונדזערען שמערץchi può capire la nostra pena?
  
טײַכן טרערן װעלן רינעןFiumi di lacrime scorreranno
אָז מען װעט אַמאָל געפֿינעןquando una volta sarà ritrovata
דעם גרעסטן קבֿר אױף דער װעלט:la più grande tomba del mondo:
דאַרט ליגן מיליאָנען אױף קידוש השםlà giacciono milioni di martiri,
  
אין טרעבלינקע.a Treblinka.
NOTE alla traduzione

[1] Per il kidesh hashem dell'originale, ovvero il kiddush hashem in pronuncia ashkenazita, è opportuno riportare interamente il relativo articolo Wikipedia:

"Kiddush HaShem (in ebraico קידוש השם‎ "santificazione del nome") è un precetto dell'Ebraismo e include la santificazione del nome di Dio rendendosi "santi". La frase "santificazione del Nome" non appare nella Bibbia ebraica, ma l'istruzione di "santificare il Suo Nome" e viceversa "Non profanare il Suo Nome" (Levitico 22:32) viene frequentemente espressa. Qualsiasi azione compiuta da un ebreo che porti onore, rispetto e gloria a Dio, è considerata una santificazione del Suo Nome, mentre qualsiasi comportamento o azione che disonori, danneggi o profani il Nome di Dio e la sua Torah, è considerato un Chillul Hashem (profanazione del Nome). Il martirio durante le persecuzioni dell'imperatore Adriano è chiamato "santificazione del Nome" nel Talmud babilonese Berachot 20a e Midrash Tehillim. L'atto ultimo di santificazione del Nome viene compiuto quando l'ebreo è pronto a sacrificare la vita piuttosto che trasgredire una qualsiasi delle tre leggi cardinali, cioè adorare idoli (Avodah Zarah, che è culto straniero, commettere certi atti sessuali (come l'incesto o l'adulterio), o commettere un omicidio. Gli ebrei che vennero uccisi o esiliati dalla Spagna e Portogallo durante l'Inquisizione spagnola o portoghese perché non rinunciarono alla loro religione, sono chiamati santi, perché hanno rispettato i comandamenti di non votarsi all'idolatria e hanno quindi santificato in questo modo il nome di Dio. Un altro modo per essere eletti kedoshim è di venir uccisi perché ebrei, anche se non venisse data la costrizione di convertirsi o comunque dissociarsi dalla fede ebraica. Così gli ebrei assassinati durante l'Olocausto perché ebrei, sono considerati kedoshim."


Appare quindi chiaro che la traduzione più appropriata è "martirio", e "martiri".

[2] Il termine ebraico tam significa sia "gusto, sapore", che "ragione, motivo". Qui potrebbe quindi intendersi sia come "l'amaro sapore", che "l'amaro motivo"; è stato scelto di risolvere con l'astratto "amarezza".



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