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Don Juan

Georges Brassens
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Versione italiana di Alberto Patrucco
GLORIA A DON GIOVANNI!

Gloria a chi sbanda e frena
e per non provar pena
non schiaccia, poverino,
un riccio o un uccellino!

Ma gloria a Don Giovanni che -
- che con passion baciò
quel volto coi foruncoli
che nessun mai più guardò

Quella racchia, poverina, io me la fo
quello scorfano di bimba felice farò!

Gloria a quel partigiano che -
- che lasciò andare via
colui che da squadrista
gli massacrò la zia

E onore a Don Giovanni che -
- che iniziò al piacere
lo sventurato culo
buono soltanto a sedere.

Quella racchia, poverina, io me la fo
quello scorfano di bimba felice farò!

Gloria a quel prete che
nascose in sacrestia
l’ebreo che le esse esse
volevan portar via

E viva Don Giovanni che
rese femmina viva
quella che senza lui
da vergine moriva

Quella racchia, poverina, io me la fo
quello scorfano di bimba felice farò!

Viva il carabiniere che
non fece il tiro a segno
contro quel ladro che
gli sottrasse un assegno

E viva Don Giovanni che
- che alla matura dama
che ormai non ci sperava più
la gonna tirò su!

Quella racchia, poverina, io me la fo
quello scorfano di bimba felice farò!

Che in paradiso vada lei
quella crocerossina che
al mutilato delle mani
pensò a scaldar l’uccel

E viva Don Giovanni che
fece la corte e amò
la storpia in carrozzina
che nessun mai più toccò

Quella racchia, poverina, io me la fo
quello scorfano di bimba felice farò!
DON GIOVANNI

Gloria a chi frena a fondo e cerca di evitare
Il riccio spaesato, il rospo da schiacciare
E gloria a Don Giovanni che a lei sorrise un giorno
A quella che nessuno voleva mai d’intorno
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria al buon agente per l’altolà alle auto
Che ha fatto attraversare il bastardino incauto
E Gloria a Don Giovanni per quell’appuntamento
Preso con quella tale col cuore sempre spento
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria a chi non ci sta e giudica meschina
La folla quando urla “ci vuol la ghigliottina”
E gloria a Don Giovanni che seppe corteggiare
Lei che nessuno mai tentò di rimorchiare
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria al curato che non fece distinzione
Salvando l’infedele dalla deportazione
E gloria a Don Giovanni per aver ben baciato
La donna che nessuno aveva mai toccato
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria a quel soldato armato di coraggio
Che abbassò il fucile e risparmiò l’ostaggio
E gloria a Don Giovanni che un giorno osò alzare
La gonna che nessuno pensava di sfilare
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria alla suora che al monco infreddolito
Scaldò con la sua mano il pene intirizzito
E gloria a Don Giovanni che un dì volle vedere
Quel culo bisognoso usato solo per sedere
Questa donna è troppo brutta fa per me.

Gloria a chi non impone un dogma a tutti quanti
E ascolta il dubbio e non certezze deliranti
E gloria a Don Giovanni che rese donna quella
Che senza lui, che orrore, moriva verginella
Questa donna è troppo brutta fa per me.


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