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Cecilia

anonimo
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OriginaleC'ERANO TRE SORELLE
CECILIA

La povera Cecilia piange il suo marì,
gliel’hanno imprigionato per farglielo morir.
“Oh signor capitano la grazia fate a me!
“La grazia te la faccio, vieni a dormir con me!”
Allora la Cecilia corre alla prigion:
“Marito sei contento s’io vo a dormir con lui?”
“Vai, vai pure Cecilia non star pensar l’onor,
salva la vita mia, levami di prigion.”
A mezzanotte in punto, Cecilia dà un sospir:
“Cosa hai tu Cecilia da non poter dormir?”
“Ho fatto un brutto sogno, ch’è morto mio marì,
se il mio marito è morto, anch’io voglio morir.”
“Dormi, dormi Cecilia, dormi senza un sospir,
che domattina buon’ora il tuo marito è qui.”
Alla mattin buon’ora Cecilia va al balcon,
vede il suo marito col collo a penzolon.
“Addio belli palazzi, addio belle città,
addio visin dorato e chi ti bacerà.”
Laggiù al camposanto fioriscono rose e fior,
è il fior della Cecilia ch’è morta per amor.
CECILIA

C'erano tre sorelle, c'erano tre sorelle;
Cecilia era più bella, Cecilia era più bella;
si mise a far l'amore.

Sotto la sua finestra, passava un capitano,
Cecilia sospirava; che hai Cecilia bella
che ti sospira il cuore.

Tengo un dolore al petto, tengo un dolore al cuore;
Peppino mio è in prigione, Peppino mio è in prigione,
lo voglio liberare.

Senti Cecilia bella, Cecilia del mio cuore,
se tu mi dai il tuo amore, se tu mi dai il tuo amore,
lo faccio liberare.

Carissimo maggiore, carissimo maggiore,
aspetta un momentino, lo scriverò a Peppino,
se te lo posso dare.

Peppino del mio cuore, mi manda a dire il maggiore
che se ci do l'amore, che se ci do l'amore.
ti farà liberare.

Cecilia del mio cuore, le scrive allora Peppino,
riguardati l'amore, riguardati l'onore,
di me non ti curare.

0 caro mio maggiore, o caro mio maggiore,
lo faccio per Peppino, prepara quel lettino
che vengo a riposare.

Verso la mezzanotte, Cecilia sospirava.
Che hai Cecila bella? Che hai Cecilia cara?
Che ti sospira il cuore.

Tengo un dolore al petto, tengo un dolore al cuore:
voglio veder Peppino; voglio veder Peppino,
lo voglio a libertà.

Senti Cecilia cara, senti Cecilia bella;
affacciati al balcone, affacciiati al balcone,
che lo vedrai passare.

La Povera Cecilia s'affaccia a quel balcone;
vede passar Peppino; ma dove vai Pennino?
Mi voglion fucilare.

Sei furbo mio maggiore. sei furbo mio maggiore.
Me l'hai saputa fare; L'onore m'hai rubato.
Peppino è fucilato.

Vorrei scavare un fosso, vorrei scavare un fosso
di cento palmi fondo per sotterrar le donne,
così finisce il mondo.

E sopra la tua tomba, ci lascio un bigliettino.
Chi passa ogni mattina, chi passa ogni mattina
saprà del mio destino.

Ma sopra la tua tomba è nato un filo doro,
arrivederci amore,arrivederci amore
non ci vedremo più



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