Lingua   

אונטער די חורבֿות פֿון פּױלן (דאָליע)

Yitsik Manger / איציק מאַנגער
Pagina della canzone con tutte le versioni


OriginaleTraduzione italiana di Riccardo Venturi
אונטער די חורבֿות פֿון פּױלן (דאָליע)FATO
אונטער די חורבֿות פֿון פּוילן
אַ קאָפּ מיט בלאָנדע האָר
דער קאָפּ און סייַ דער חורבן
ביידע זייַנען וואָר.
Sotto le rovine della Polonia
c'è una testa dai capelli biondi;
la testa, e pure le rovine 1,
sono tutte e due vere.
דאָליע מייַנע דאָליע,
דאָליע דאָליע מייַנע...
Sulle rovine della Polonia
cade, cade la neve,
la bionda testa della mia ragazza
mi dà una pena tremenda.
איבער די חורבֿות פֿון פּוילן
פֿאַלט און פֿאַלט דער שניי,
דער בלאָנדער קאָפּ פֿון מייַן מיידל
טוט מיר מסוכּן וויי.
Fato, è il mio fato.
Fato, è il mio fato. 2
דער ווייטיק זיצט בייַם שרייַבטיש
און שרייַבט אַ לאַנגן בריוו
די טרער אין זייַנע אויגן
איז אמתדיק און טיף.
Il dolore siede alla scrivania
e scrive una lunga lettera.
Le lacrime nei suoi occhi
sono autentiche e profonde.
דאָליע מייַנע דאָליע,
דאָליע מייַנע דאָליע...
Sulle rovine della Polonia
sta volando un uccello,
un grosso uccello di lutto 3
agita pietosamente le ali.
איבער די חורבֿות פֿון פּוילן
פֿלאַטערט אַ פֿויגל אום,
אַ גרויסער שיבֿעה פֿויגל
ער ציטערט מיט די פֿליגל פֿרום.
Fato, è il mio fato.
Fato, è il mio fato.
דער גרויסער שיבֿעה פֿויגל
(מייַן דערשלאָגן געמיט )
ער טראָגט אויף זייַנע פֿליגל
דאָס דאָזיקע טרויער ליד.
Il grosso uccello di lutto
(che è il mio animo triste)
porta con le sue ali
questa canzone di lutto.
דאָליע מייַנע דאָליע,
דאָליע מייַנע דאָליע...
Fato, è il mio fato.
Fato, è il mio fato.
NOTE alla traduzione

[1] Il termine חורבן, di derivazione ebraica, nella pronuncia ashkenazita può leggersi indifferentemente [khurbn] o [khurbm]. Si deve tenere presente che, oltre al significato proprio di “rovina” (e “rovine” fisiche), indica comunemente l'Olocausto; in pratica è il termine yiddish per “shoah”.

[2] Il termine דאָליע [dolye] appartiene al lessico yiddish di derivazione slava.

[3] Il primo elemento del composto è l'ebraico שבֿעה “lutto” così come letto nella pronuncia ashkenazita, [shive]. Propriamente, la shive era il periodo di lutto di sette giorni osservato dalla famiglia e dagli amici della persona deceduta; sembra che il poeta, affidando la shive ad un uccello, voglia estendere il lutto, nella maniera debita e prescritta dalla tradizione, a tutta la Polonia ebraica martoriata.


Pagina della canzone con tutte le versioni

Pagina principale CCG


hosted by inventati.org