Ο]ἰ μεν ἰππήων στρότον [Ode ad Anattoria / Frammento 16 V. - Ode to Anactoria / Fragment 16 V.]
Angélique Ionatos & Nena Venetsanou / Αγγελική Ιονάτου και Νένα ΒενετσάνουGian Piero Testa. | |
FRAMMENTO 16 Un esercito di cavalieri, dicono alcuni, altri di fanti, altri di navi, sia sulla terra nera la cosa più bella: io dico, ciò che si ama. È facile far comprendere questo ad ognuno. Colei che in bellezza fu superiore a tutti i mortali, Elena, abbandonò il marito pur valoroso, e andò per mare a Troia; e non si ricordò della figlia né dei cari genitori; ma Cipride la travolse innamorata… … ora mi ha svegliato il ricordo di Anattoria che non è qui; ed io vorrei vedere il suo amabile portamento, lo splendore raggiante del suo viso più che i carri dei Lidi e i fanti che combattono in armi. | UNA SCHIERA DI CAVALIERI (ODE AD ANATTORIA / FRAMMENTO 16 V.) C'è chi dice che sulla nera terra la più bella cosa sia una schiera di cavalieri chi dice fanti, chi dice navi, io invece dico che è quello che si ama. E' una cosa questa che chiunque può intendere senza fatica. Colei infatti che in bellezza superava di molto gli umani, Elena, lasciò lo sposo eccellentissimo navigando fino a Troia e né della figlia né dei cari genitori si ricordò, ma la traviò [Afrodite] Così ora mi vien da ricordare Anattoria che non è qui e vorrei ricordarne il passo seducente e il volto raggiante e luminoso in luogo dei carri dei Lidi e chi combatte in armi |