Dans la jungle
RenaudITALIANO / ITALIEN / ITALIAN [2] [Francesco Guccini] | |
DA TRE ANNI LA GIUNGLA Da tre anni la giungla fra un bavaglio e un pantano, nell’oscura prigione del potere inumano che ti ha presa in ostaggio di una guerra perduta, del miraggio spezzato, libertà decaduta. Ed i tuoi carcerieri fanno i liberatori, ironia dei guerrieri che incatenano fuori. Fuori dalla speranza di cambiare la vita, sei la donna e l’assenza di una voce zittita. Noi gridiamo per Ingrid contro ogni prigione, perché la libertà, o è per tutti, o è illusione. Da tre anni la giungla e la legge dei vili, che si sentono forti stretti ai loro fucili, che ti citano Stalin quasi fosse un poeta, e che folli, che soli, che perduta la meta. Che perduto Guevara, che perduta speranza, la Colombia è una bara fra potere e violenza di una mafia che imbroglia e che ti ha incatenata, e di questa guerriglia ormai disonorata. Noi gridiamo per Ingrid contro ogni prigione, perché la libertà, o è per tutti, o è illusione. Quanti ostaggi han gettato in catene a marcire, in prigioni di stato, o prigioni guerrigliere. In estate e in inverno, senza uscita né età, i mafiosi al governo e in clandestinità. I narcotrafficanti, le multinazionali, conflitti permanenti, presidenti sleali. Col tuo nome mi batto come un’arma che taglia, questo nodo corrotto, la tua doppia battaglia. Noi gridiamo per Ingrid contro ogni prigione, perché la libertà, o è per tutti, o è illusione. Da tre anni la giungla non si muove a pietà, ormai qui solo il vento soffia la libertà. Ti scompiglia i capelli, e ti fa più elegante, e più viva fra quelli, prigioniera e cosciente. E vicina a chi vuole liberarti a ogni costo, ed il vento e le suole, ogni cosa a suo posto. Col tuo nome che vola, Ingrid Bétancourt, sinonimo e scuola, libertà e nulla più. Noi gridiamo per Ingrid contro ogni prigione, perché la libertà, o è per tutti, o è illusione. Noi gridiamo per Ingrid contro ogni prigione, perché la libertà, o è per tutti, o è illusione. | NELLA GIUNGLA Per tre anni la giungla, in catene innocente, circondata da folli utopisti del niente, Che ti fan prigioniera, Un ostaggio tenuto dalla falsa guerriglia che da tempo han perduto E che un tempo voleva legge e libertà sputa sulla giustizia e un ostaggio sei già, Per la donna che eri oggi e nella vita, ma dai loro fucili la vittoria è svanita. Ingrid noi ti aspettiamo e vicini ci avrai, libertà non avremo finché tu non l'avrai Per tre anni nella giungla, in catene innocente, ed i tuoi carcerieri sono dei delinquenti, che ti citano Stalin, che ti leggono Mao come fosse un poeta, come fosse Rimbaud; Forse tu come me, li hai creduti anche ieri figli di Che Guevara, di diritti forieri, Ma la lotta finale, il gran giorno sognato, sono l'odio ed il male e il denaro intascato Ingrid noi ti aspettiamo e vicini ci avrai, libertà non avremo finché tu non l'avrai. Io non so dire il nome della gente che là è tenuta in prigione senza la libertà, Senza un volto né storia, ossa fatte e calcina, in un mondo che ha reso la barbarie regina Dei signori di droga, di un potere corrotto, di un regime fantoccio hai pagato lo scotto E cantando per te ora Ingrid, ti dico che combatti una lotta contro un doppio nemico Ingrid noi ti aspettiamo e vicini ci avrai, libertà non avremo finché tu non l'avrai Da tre anni la giungla, in catene innocente, con il vento che soffia sul tuo viso paziente Perché resterai sempre forte in quella deriva la tua sola vendetta è di restare viva Per la gente che ami, per chi lotta con te è spezzar le catene che non spezzano te Il tuo nome è bandiera, Ingrid Bétancourt di una lotta che vuole libertà e niente più Ingrid noi ti aspettiamo e vicini ci avrai, libertà non avremo finché tu non l'avrai Ingrid noi ti aspettiamo e vicini ci avrai, libertà non avremo finché tu non l'avrai. libertà non avremo finché tu non l'avrai |