Affare Dreyfus
Davide GirominiOriginal | Versione tedesca di Riccardo Venturi |
AFFARE DREYFUS Caro padre, ti scrivo piangendo… Buio e pochi metri, verso i tre smeraldi opachi presi ed appoggiati sul grigio azzurro dell’oceano. Novanta grammi di carne malandata, e cinque anni di sopravvivenza, oppure l’evasione disperata per finire in bocca ai pescicani, o nella giungla rimpiangendo la Cajenna e i suoi lavori sovrumani. Perché bisogna separare la gramigna e il grano, tener lontani i cittadini del contatto con pregiudicati e recidivi agli argomenti del sovrano. Venti giorni dallo scalo di Saint-Joseph, detta "la Cattiva", perché l’Isola del Diavolo ha un nome già magniloquente, Je m’appelle Dreyfus, e sono il capitano dell’esercito francese e sono un po’ costretto in questa scatola di paglia in cui mi han messo per godermi un po’ di oceano, aspettando che, mentre muoiono migliaia di pezzenti su quest’isola, un intellettuale salga al pulpito di Francia e faccia luce in quest’imbroglio. Et si tu es le roi, je suis la reine, si tu es le ciel, je suis le soleil, Et si tu es le roi, je suis la reine, si tu es le ciel, je suis le soleil. Quattro anni dalla casa di Montpellier, dove il nuovo secolo mi aspetta silenzioso, armato di grandi speranze… [riprendono alcuni versi dalla "Storia di Rodolfo Foscati":] Centosette sarete chiamato, e Rodolfo Foscati mai più. | DIE DREYFUS-AFFÄRE Lieber Vater, ich schreib dir in Tränen... Finsternis. Ein paar Meter nach drei glanzlosen Smaragden die auf dem blaugrauen Ozean ruhen. Neunzehn Gramme halbfaules Fleisch und fünfjahrliches Überleben oder ein hoffnungsloser Fluchtversuch um in die Fänge der Haie oder in den Dschungel zu geraten nachtrauernd der Cayenne und der unmenschlichen Arbeit. Dann man muss, wie den Weizen von der Spreu, die Bürger von den Verbrechern sondern bei Rückfälligkeit gegen fürstliche Argumente. Zwanzig Tage von der Landestadt Saint-Joseph, “die Böse” genannt, da die Teufelinsel schon einen bombastischen Namen hat, Et je m’appelle Dreyfus, ich bin ein Hauptmann der französischen Armee und ich fühle mich etwas gezwängt in dieser Strohkiste wo man mich hingesteckt hat um mich ein bißchen am Ozean zu ergötzen wartend darauf, während Hungerleider zu Tausenden auf dieser Insel sterben, dass ein Intellektueller den Sittenprediger Frankreichs spiele und diese Affäre endlich aufkläre. Et si tu es le roi, je suis la reine, si tu es le ciel, je suis le soleil, Et si tu es le roi, je suis la reine, si tu es le ciel, je suis le soleil. Vier Jahre von meinem Haus in Montpellier wo das neue Jahrhundert mich in Ruhe erwartet mit grossen Hoffnungen bewaffnet... “107” werden Sie genannt, und Rodolfo Foscati nicht mehr. |