| Versione italiana di Francesco Mazzocchi |
DIE STASI-BALLADE | LA BALLATA DELLA STASI |
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Menschlich fühl ich mich verbunden | Umanamente mi sento legato |
mit den armen Stasi-Hunden | ai poveri cani della Stasi [1] |
die bei Schnee und Regengüssen | che con neve e rovesci di pioggia |
mühsam auf mich achten müssen | a fatica devono badare a me |
die ein Mikrophon einbauten | che hanno installato un microfono |
um zu hören all die lauten | per ascoltare tutte le voci |
Lieder, Witze, leisen Flüche | canzoni, barzellette, sommesse maledizioni |
auf dem Klo und in der Küche | sul cesso e in cucina |
- Brüder von der Sicherheit | - fratelli della sicurezza |
ihr allein kennt all mein Leid | voi soli conoscete tutte le mie pene |
Ihr allein könnt Zeugnis geben wie mein | Solo voi potete testimoniare come il mio |
ganzes Menschenstreben | intero sforzo umano |
leidenschaftlich zart und wild | appassionatamente tenero e selvaggio |
unsrer großen Sache gilt | vale alla nostra grande causa |
Worte, die sonst wärn verscholln | Parole, che altrimenti sarebbero perdute |
bannt ihr fest auf Tonbandrolln | fissate su nastri registrati |
und ich weiß ja! Hin und wieder | e io so certamente! Ogni tanto |
singt im Bett ihr meine Lieder | vi cantate a letto le mie canzoni |
- dankbar rechne ich euchs an: | - con riconoscenza vi ascrivo a merito: |
die Stasi ist mein Ecker | la Stasi è quella che mi sta al fianco |
die Stasi ist mein Ecker | la Stasi è quella che mi sta al fianco |
die Stasi ist mein Eckermann | la Stasi è quello che mi sta al fianco |
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Komm ich nachts allein mal | Dovessi una volta venire di notte solo |
müd aus meinem Bierlokal | stanco dalla mia birreria |
und es würden mir auflauern | e mi si appostasse |
irgendwelche groben Bauern | qualche rozzo bifolco |
die mich aus was weiß ich für | che per non so cosa mi |
Gründen schnappten vor der Tür | sorprendesse davanti alla porta |
- so was wäre ausgeschlossen | - una cosa del genere sarebbe esclusa |
denn die grauen Kampfgenossen | perché i grigi compagni |
von der Stasi würden - wetten?! - | della Stasi - scommettiamo?! - |
mich vor Mord und Diebstahl retten | mi salverebbero da assassinio e rapina |
Denn die westlichen Gazetten | Allora i giornali dell’Ovest |
würden solch Verbrechen - wetten?! - | questo reato - scommettiamo?! - |
Ulbricht in die Schuhe schieben | imputerebbero a Ulbricht [2] |
(was sie ja besonders lieben!) | (cosa che amano particolarmente!) |
dabei sind wir Kommunisten | ma noi siamo comunisti |
wirklich keine Anarchisten | certamente non anarchici |
Terror (individueller) | il terrore (individuale) |
ist nach Marx ein grober Fehler | secondo Marx è un grande errore |
die Stasi ist, was will ich mehr | la Stasi è quel che più voglio |
mein getreuer Leibwäch | la mia più fedele guardia del corpo |
mein getreuer Leibwäch | la mia più fedele guardia del corpo |
mein getreuer Leibwächter | la mia più fedele guardia del corpo |
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Oder nehmen wir zum Beispiel | O prendiamo per esempio |
meinen sexuellen Freistil | il mio stile libero sessuale |
meine Art, die so fatal war | la mia maniera, che era così spiacevole |
und für meine Frau ne Qual war | e per la mia donna era un tormento |
nämlich diese ungeheuer | cioè quella mostruosa |
dumme Lust auf Abenteuer | stupida voglia di avventura |
- seit ich weiß, daß die Genossen | - da quando so che i compagni |
wachsam sind, ist ausgeschlossen | sono attenti, è escluso |
daß ich schamlos meine Pfläumen | che io spudoratamente le mie susine |
pflücke von diversen Bäumen | le pilucchi da diverse piante |
Denn ich müßte ja riskiern | Perché potrei certo rischiare |
daß sie alles registriern | che loro registrassero tutto |
und dann meiner Frau serviern | e poi lo servissero alla mia donna |
so was würde mich geniern | una cosa del genere m’imbarazzerebbe |
also spring ich nie zur Seit | quindi non faccio salti fuori dei confini |
spare Nervenkraft und Zeit | risparmio nervi e tempo |
die so aufgesparte Glut | l’ardore così risparmiato |
kommt dann meinem Werk zugut | giova poi al mio lavoro |
- kurzgesagt: die Sicherheit | - in poche parole: la sicurezza |
sichert mir die Ewig | mi assicura l’eternità |
sichert mir die Ewig | mi assicura l’eternità |
sichert mir die Unsterblichkeit | mi assicura l’immortalità |
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Ach, mein Herz wird doch beklommen | Ah, il mio cuore però è oppresso |
solltet ihr mal plötzlich kommen | se doveste una volta arrivare improvvisamente |
kämet ihr in eurer raschen | verreste alla vostra veloce |
Art, Genossen, um zu kaschen | maniera, compagni, per arrestare |
seis zu Haus bei meinem Weib | sia a casa con la mia donna |
meinen armen nackten Leib | il mio povero corpo nudo |
ohne menschliches Erbarmen | senza pietà umana |
grade, wenn wir uns umarmen | proprio quando noi ci abbracciamo |
oder irgendwo und wann | o chissà dove e quando |
mit dem Teufel Havemann | col diavolo Havemann [3] |
Wenn wir singen oder grad | Se noi cantiamo o proprio |
Konjak kippen, das wär schad | trinchiamo cognac, questo sarebbe |
ach, bedenkt: ich sitz hier fest | ah, considerato male: io sto qui fisso |
darf nach Ost nicht, nicht nach West | non posso andare a est, non ad ovest |
darf nicht singen, darf nicht schrein | non posso cantare, non posso gridare |
darf nicht, was ich bin, auch sein | non posso neanche essere quel che sono, |
- holtet ihr mich also doch | - se quindi mi cacciate |
eines schwarzen Tags ins Loch | un nero giorno in galera |
ach, für mich wär das doch fast | ah, per me questo sarebbe quasi |
nichts als ein verschärfter | nient’altro che un più rigore |
nichts als ein verschärfter | nient’altro che un più rigore |
nichts als ein verschärfter Knast | nient’altro che un carcere più di rigore |
Nachbemerkung und Zurücknahme | Post scriptum e richiamo |
Doch ich will nicht auf die Spitze | Ma io non voglio all’estremo |
treiben meine Galgenwitze | spingere le mie ironie sulla galera |
Gott weiß: es gibt Schöneres | Dio sa: ci sono cose più belle |
als grad eure Schnauzen | proprio dei vostri musi |
Schönre Löcher gibt es auch | Ci sono anche galere più belle |
als das Loch von Bautzen | della galera di Bautzen [4] |
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[2] Walter Ulbricht (1893 - 1973), nella Germaia orientale del dopoguerra e fino alla successione di Honecker l’onnipotente segretario generale del comitato centrale del Sozialistische Einheitspartei Deutschlands (SED, partito di unità socialista di Germania). Poiché le potenze occidentali avevano respinto la nota di Stalin del marzo 1952 e con i preliminari al trattato di Bonn sulla difesa contro i paesi comunisti di fatto chiudevano ogni possibilità della riunificazione della Germania, il SED nel luglio 1952 decise la definitiva trasformazione socialista nella RDT sul modello sovietico e stalinista. Il nuovo Stato era costruito intorno al SED, e quindi il suo segretario era di fatto il detentore del potere, tenuto conto che gli era riservata anche la presidenza del Consiglio nazionale della difesa.
[3] Robert Havemann (1910 – 1982), chimico, epistemologo e intellettuale marxista, fin dalla gioventù aderì al Partito comunista della Germania (KPD) e nel 1932 e fu tra i fondatori del gruppo di resistenza Unione Europea. Fu per questo condannato a morte dal regime nazista, ma sfuggì all'esecuzione finché la prigione in cui era detenuto fu liberata dall'Armata Rossa. Probabilmente troppo indipendente non sfuggì ad altri guai dopo la guerra. Dal Kaiser Wilhelm Institut per la Fisica Chimica e per l'Elettrochimica a Berlino fu cacciato per pressioni politiche delle autorità americane. Non meglio gli andò nella Germania est: pur membro della Camera del Popolo nel 1950 e vincitore nel 1959 d’un premio nazionale della DDR, quando nel 1963 pubblicò Dialettica senza dogma - Marxismo e scienze naturali, fu espulso dal SED, destituito dall'università, ed avendo coraggiosamente continuato la sua critica socialista, messo agli arresti domiciliari nel 1976, fino alla morte. Fu riabilitato dal SED solo nel 1989, dopo la caduta del muro. Nel 2005 lo Yad Vashem, l'Ente nazionale per la Memoria della Shoah israeliano, gli conferì il titolo di Giusto tra le nazioni.
[4] A Bautzen, in Sassonia, era una concentrazione di prigioni per detenuti politici; portava il lugubre soprannome di Gelbes Elend, miseria gialla.