Le déserteur
Boris VianITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [15] - P. Fantozzi (Paolo Villaggio)... | |
IL DISERTORE Monsieur le Presidént, le scrivo due parole che legger può, se vuole e se un minuto avrà. Ho ricevuto qua anch'io la cartolina perché da domattina la guerra vado a far. Monsieur le Presidént, io non ci voglio andare! Non è per ammazzare che al mondo, noi, si sta. E non si arrabbi, no, se Le dirò papale che non so far del male e che diserterò. Da che son nato qui, papà ho visto morire, i miei fratel partire e il mio figliuol soffrir. Uccisa dal dolor, mia madre è nella tomba e nessun verme o bomba più impressionarla può. Mentr'ero prigionier, la donna m'han rubato; il cuore m'han strappato dal petto tutto inter. Doman, di buon mattin, così uscirò dal guscio e dato un calcio all'uscio, mi metterò in cammin. Di strada in strada andrò il pane a mendicare, e da Parigi al mare, dovunque, griderò: Disobbedite, alt! Nessuno ha da partire, nessun deve morire e andar la guerra a far! Se sangue occorrerà, il Suo vada a versare! Lei è un uom che ci sa fare, Monsieur le Presidént! E se con me ce l'ha, avverta i suoi gendarmi, che io sono senz'armi e mi si può sparar. | IL DISERTORE Mio caro comandante (Mon cher commandant) ti scrivo questa lettera (Je vous fais une lettre) ascolta questa sera (écoute moi ce soir) ... io non sono un disertore (Je ne suis pas un déserteur) non sono nato per la guerra (Je ne suis pas né pour la guerre) ma son nato per l'amore (mais je suis né pour l'amour) Mio caro comandante ascoltami stasera lo so non serve a niente ma solo una preghiera ho appena ricevuto il foglio militare in guerra devo andare non so neanche perché Io credo il mio destino sia quello del dolore io credo nell'amore e la felicità Del pianto dei feriti io chiederò perdono perché io domani parto perché io fuggirò Il mio sguardo di bimbo già si vela di pianto quando la prima volta dal babbo mi privò Mia mamma pianse tanto ormai è sotto terra non soffre per la guerra ma ride per l'amor Quand'ero prigioniero ho perso anche l'amore distrussero il mio cuore e giammai passò Domani sulla soglia io chiuderò la porta da questa valle morta io fuggirò lontano Indicherò la vita per valli e per sentieri ma dando i cimiteri io canterò così Armiamo i nostri cuori cerchiamo un nuovo mondo copriamoci dei fiori cantiamo tutti in coro Se occorre dare il sangue non chiederci il dolore se zucchero è il dolore noi siamo per l'amor Se mi perseguerai avvisa i tuoi gendarmi non porterò le armi e mi potran sparar e mi potran sparar e mi potran sparar |