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Sans la nommer

Georges Moustaki
Lingua: Francese


Georges Moustaki

Lista delle versioni e commenti


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Paroles et musique de Georges Moustaki
Parole e musica di Georges Moustaki

Sans la nommer

Proprio lui, Georges Moustaki, lo "Straniero" di quell'unica canzone in lingua italiana che lo rese famoso anche da noi (ma si tratta della traduzione di una sua celeberrima canzone in francese, "Le Méthèque", una parola derivata –naturalmente- dal greco che significa alla lettera "Colui che cambia continuamente casa", o più semplicemente il "Senza patria"). Di Moustaki avevamo già alcune canzoni, tutte e tre inserite tra le "CCG Primitive" (le prime 600 della raccolta originaria); ne inseriamo quindi alcune altre, forse meno famose, ma che ci mostrano Moustaki in un suo aspetto che, del resto, traspare anche da canzoni che parlano di tutt'altri argomenti, anche dalle canzoni d'amore. La sua voglia di libertà, il suo sentirsi "cittadino del Mediterraneo" (cosa, questa, del tutto ovvia per un uomo della sua origine), la sua opposizione ad ogni forma di dittatura, di violenza, di repressione. In un vecchio libriccino dell'editore Savelli sulla canzone francese, che cito a memoria in quanto oramai perso da tempo, lo si definiva quasi benevolmente "gradevole", ma senza prenderlo in eccessiva considerazione; beh, Moustaki è decisamente qualcosa di più ed intendiamo dare il nostro piccolo contributo per rendergli la giustizia che crediamo meriti. [RV]
Je voudrais, sans la nommer,
Vous parler d'elle
Comme d'une bien-aimée,
D'une infidèle,
Une fille bien vivante
Qui se réveille
A des lendemains qui chantent
Sous le soleil.

C'est elle que l'on matraque,
Que l'on poursuit que l'on traque.
C'est elle qui se soulève,
Qui souffre et se met en grève.
C'est elle qu'on emprisonne,
Qu'on trahit qu'on abandonne,
Qui nous donne envie de vivre,
Qui donne envie de la suivre
Jusqu'au bout, jusqu'au bout.

Je voudrais, sans la nommer,
Lui rendre hommage,
Jolie fleur du mois de mai
Ou fruit sauvage,
Une plante bien plantée
Sur ses deux jambes
Et qui trame en liberté
Ou bon lui semble.

C'est elle que l'on matraque,
Que l'on poursuit que l'on traque.
C'est elle qui se soulève,
Qui souffre et se met en grève.
C'est elle qu'on emprisonne,
Qu'on trahit qu'on abandonne,
Qui nous donne envie de vivre,
Qui donne envie de la suivre
Jusqu'au bout, jusqu'au bout.

Je voudrais, sans la nommer,
Vous parler d'elle.
Bien-aimée ou mal aimée,
Elle est fidèle
Et si vous voulez
Que je vous la présente,
On l'appelle
REVOLUTION PERMANENTE !

C'est elle que l'on matraque,
Que l'on poursuit que l'on traque.
C'est elle qui se soulève,
Qui souffre et se met en grève.
C'est elle qu'on emprisonne,
Qu'on trahit qu'on abandonne,
Qui nous donne envie de vivre,
Qui donne envie de la suivre
Jusqu'au bout, jusqu'au bout.

inviata da Riccardo Venturi - 14/1/2007 - 17:57




Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
dal newsgroup it.fan.musica.de-andre
19 febbraio 2002

Revolution Permanente
SENZA NOMINARLA

Vorrei parlarvi di lei,
senza nominarla,
come una fidanzata,
come un'infedele,
una ragazza vivissima
che si risveglia
a dei domani che cantano
sotto il sole.

È lei che è bastonata,
inseguita, braccata,
è lei che si rivolta,
che soffre e scende in sciopero.
È lei che è imprigionata,
tradita o abbandonata,
che ci dà la voglia di vivere
che fa venir voglia di seguirla
fino alla fine, fino alla fine.

Vorrei renderle omaggio,
senza nominarla;
lei, bel fiore di maggio
o frutto selvatico,
una pianta ben piantata
sulle sue gambe
che trama in libertà,
o le sembra di farlo.

È lei che è bastonata,
inseguita, braccata,
è lei che si rivolta,
che soffre e scende in sciopero.
È lei che è imprigionata,
tradita o abbandonata,
che ci dà la voglia di vivere
che fa venir voglia di seguirla
fino alla fine, fino alla fine.

Vorrei parlarvi di lei,
senza nominarla.
Fidanzata o amante che sia
lei è fedele.
E se volete
che ve la presenti,
si chiama
RIVOLUZIONE PERMANENTE!

È lei che è bastonata,
inseguita, braccata,
è lei che si rivolta,
che soffre e scende in sciopero.
È lei che è imprigionata,
tradita o abbandonata,
che ci dà la voglia di vivere
che fa venir voglia di seguirla
fino alla fine, fino alla fine.

14/1/2007 - 17:58




Lingua: Italiano

La versione italiana tradotta da Bruno Lauzi e interpretata dallo stesso Moustaki
FINO IN FONDO

Senza dir chi è
vorrei parlar di lei
come di un'innamorata tanto ambita
una figlia della vita che ci invita
a cercar dentro di noi felicità

Lei si veste della festa
ma le danno botte in testa
per amare lei si offre
ma poi sciopera, poi soffre
l'han tradita, imprigionata
troppe volte abbandonata
tu non puoi dimenticarla
sei costretto ad appoggiarla
fino in fondo
fino in fondo

Senza dir chi è
vorrei renderle omaggio
come al fiore più selvaggio nato a maggio
una pianta ben piantata, radicata
nel giardino della nostra libertà

Lei si veste della festa
ma le danno botte in testa
per amare lei si offre
ma poi sciopera, poi soffre
l'han tradita, imprigionata
troppe volte abbandonata
tu non puoi dimenticarla
sei costretto ad appoggiarla
fino in fondo
fino in fondo

Senza dir chi è
vorrei parlar di lei
bene amata, poco amata e conosciuta
nel passato, nel futuro, nel presente
come la rivoluzione permanente

Lei si veste della festa
ma le danno botte in testa
per amare lei si offre
ma poi sciopera poi soffre
l'han tradita, imprigionata
troppe volte abbandonata
tu non puoi dimenticarla
sei costretto ad appoggiarla
fino in fondo
fino in fondo

16/4/2022 - 20:30




Lingua: Italiano

LEI - La nuova versione italiana di Banda POPolare dell'Emilia Rossa e Modena City Ramblers



Un piccolo omaggio al grande Georges Moustaki
LEI

Vi parlerò di lei così intrigante
Come una fidanzata o un'amante
Una ragazza appena risvegliata
Al canto d'una piazza soleggiata

È lei che è bastonata, inseguita e braccata
È lei che si rivolta sopra ogni barricata
È lei che è incatenata, tradita imprigionata
Che ci insegna a non mollare e non l'abbandonare
Mai più, mai più

Vi tesserò di lei un profondo omaggio
O frutto delicato o fior selvaggio
Un albero imponente e secolare
Che ondeggia in libertà senza tremare

È lei che è bastonata, inseguita e braccata
È lei che si rivolta sopra ogni barricata
È lei che è incatenata, tradita imprigionata
Che ci insegna a non mollare e non l'abbandonare
Mai più, mai più

Vi parlerò di lei così preziosa
Sincera e delicata, una rosa
Il nome suo tenete ben presente
È Rivoluzione Permanente

È lei che è bastonata, inseguita e braccata
È lei che si rivolta sopra ogni barricata
È lei che è incatenata, tradita imprigionata
Che ci insegna a non mollare e non l'abbandonare
Mai più, mai più

23/4/2022 - 12:49




Lingua: Francese

La versione interpretata dalla Compagnie Jolie Môme di Parigi
La version interprétée par la Compagnie Jolie Môme de Paris



La Compagnie Jolie Môme
La Compagnie Jolie Môme


Segnalataci da Lorenzo Battisti, che ringraziamo, si tratta di una versione in cui il testo della canzone di Moustaki è accompagnato da una lunga dedica finale (sovrapposta all'ultima strofa), che riportiamo qui integralmente seguita da una traduzione italiana. Nel testo sono presenti dei links ad argomenti specifici trattati in canzoni di questo sito.[CCG/AWS Staff]

Cette version nous a été signalée par Lorenzo Battisti, que nous remercions particulièrement. Il s'agit d'une version où les paroles de la chanson de Moustaki sont accompagnées d'une longue dédicace finale (superposée au dernier couplet), qu'on réproduit ici intégralement suivie d'une traduction italienne. Le texte présente des liens à des arguments spécifiques formant l'objet d'un certain nombre de chansons de ce site. [CCG/AWS Staff]
Pour les marins revoltés du Potëmkine
pour les soldats de Craonne
pour les Soviets pacifistes écrasés à Lapouchine
pour Sacco et Vanzetti, Rosa Luxemburg et Karl Liebknecht
les brigades internationales au secours de la République Espagnole
pour les grévistes de 1936
Manouchian et ses 23 camarades, les FTP-MOI
pour les résistants
les manifestants piétinés à Charonne et ceux jetés à la Seine le 17 octobre 1961
pour les guerres de libération des peuples colonisés
le Che et ses guérilleros
les étudiants, les 9 millions de grévistes de 1968
pour Víctor Jara
pour les travailleurs en lutte de Lipp, Manufrance, Boulogne Billancourt, les dockers
pour la lutte des femmes algériennes et afghanes
les indiens du Chiapas et le sous-commandant Marcos
les ouvrières de L'Épée, de Moulinex, le chantier naval du Havre, de La Ciotat
les cheminots, les étudiants indonésiens, la lutte des peuples palestinents et kurdes
pour les sans papiers, sans logement, sans travail, sans droits, sans égalité liberté fraternité
pour les enfants qui n'ont pas une vie d'enfants
pour tous ceux qui pensent que les choses ne restent pas ce qu'elles sont
et que les vaincus d'aujourd'hui sont demain les vainqueurs.

Per i marinai insorti della Potëmkin
per i soldati di Craonne
per i pacifisti sovietici schiacciati a Lapušin
per Sacco e Vanzetti, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht
le Brigate Internazionali che soccorsero la Repubblica Spagnola
per gli scioperanti del 1936
Manouchian e i suoi 23 compagni, gli FTP-MOI
per i resistenti
i manifestanti calpestati a Charonne e quelli gettati nella Senna il 17 ottobre 1961
per le guerre di liberazione dei popoli colonizzati
per il Che e i suoi guerriglieri
per gli studenti e i 9 milioni di scioperanti del 1968
per Víctor Jara
per i lavoratori in lotta della Lipp, di Manufrance, di Boulogne Billancourt, per i portuali
per la lotta delle donne algerine e afghane
per gli indigeni del Chiapas e il subcomandante Marcos
per le operaie dell'Épée, della Moulinex, i cantieri navali di Le Havre e di La Ciotat
per i ferrovieri, gli studenti indonesiani, la lotta del popolo palestinese e di quello curdo
per chi non ha documenti, alloggio, lavoro, diritti, per chi non ha né uguaglianza, né libertà e né fratellanza
per i bambini che non hanno una vita da bambini
per tutti quelli che pensano che le cose non rimarranno come sono
e che i vinti di oggi saranno i vincitori di domani.

inviata da CCG/AWS Staff - 9/6/2009 - 14:53


Sono Pascale attrice nella Compagnie Jolie Mome, grazie a Lorenzo e a vostro sito. Voglio soltanto precisare uno punto, non si tratta delle operaie di LEPE (nella dedicazione) ma delle operaie di l'épée (il nomme della fabbrica, les donne hanno occupato molto tempo la fabbrica per difendere i posti di lavoro).
Poi, tutto va bene !
Ciao ! A bas la guerre et vive la révolution !

pascale zanelli - 2/7/2009 - 12:28


Bellissima sorpresa ci hai fatto, Pascale!
Grazie a te e a tutta la Compagnie Jolie Môme (anche per il nome che vi siete dati...in ricordo di Léo Ferré). Abbiamo già provveduto a effettuare la correzione sul testo della dedica, che è stata trascritta all'ascolto e che quindi poteva presentare alcuni errori.
Una cortesia: potresti, quando torni a trovarci, parlare più a lungo della lotta delle lavoratrici de L'Épée? Naturalmente ci interessa moltissimo.
Un saluto caro!

CCG/AWS Staff - 3/7/2009 - 12:18


Moustaki la cantava anche in italiano! Forse era un testo un po' sgrammaticato, io non capivo di cosa parlasse, ma un'interpretazione molto toccante, purtroppo ne ricordo solo pochi versi, se almeno ritrovassi quella vecchia audiocassetta!

serena - 15/9/2019 - 17:00


Ciao Serena, penso che si tratti della versione italiana scritta da Bruno Lauzi, s'intitola Fino in fondo (1974).

B.B. - 15/9/2019 - 18:29




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