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Propagande des chansons

Eugène Pottier
Lingua: Francese


Lista delle versioni e commenti


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L’anthropophage
(Eugène Pottier)
J’ai faim‎
(Eugène Pottier)
L’auge
(Eugène Pottier)


‎[1848]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎
Sull’aria de “La boulangère a des écus” di Pierre Gallet (1698-1757)‎
Con dedica “À Gustave Nadaud” (1820-1893), ‎‎goguettier, poeta e cantautore, ‎l’autore di Le soldat de Marsala, un altro la cui produzione di canzoni andrebbe forse più attentamente ‎scandagliata.‎




Una canzone sul potere rivoluzionario delle canzoni…‎

E’ proprio nel 1848 che Pottier e Nadaud si conobbero, stimandosi reciprocamente. Si ritroveranno ‎anni più tardi alla “Lice chansonnière”, una delle più celebri goguettes di Parigi, e sarà proprio ‎Nadaud a finanziare nel 1884 una prima, limitata edizione delle canzoni rivoluzionarie dell’amico ‎Pottier, poi ripubblicata ampliata alla sua morte.‎


chantsrev Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò attivamente alla Comune di Parigi nel marzo 1871 ed alla sua caduta venne ricercato e condannato a morte in contumacia ma riuscì ad espatriare rifugiandosi prima in Belgio e poi a Londra e negli Stati Uniti dove soggiornò poi sette anni continuando il suo impegno sociale.
Rientrò in Francia nel 1880, in seguito all’amnistia. La raccolta “Chants rèvolutionnaires" fu pubblicato per la prima volta solo nel 1887, stampato in 1.500 copie qualche mese prima della scomparsa dell’autore. “Muore il 6 novembre 1887. Seimila persone seguono, il giorno dopo, il suo funerale (tra gli oratori, per gli anarchici, Luisa Michel), la polizia interviene perchè non sopporta la bandiera rossa dietro al feretro ma dovette cedere, di fronte alla protesta di quei vecchi cospiratori ex galeotti, ex garibaldini, poeti e ribelli, che conducevano al finale riposo la salma di tanto battagliero militante”

Caserne et forêt - Défends-toi, Paris !‎ - Don Quichotte - Elle n'est pas morte! - En avant la classe ouvrière - Guillaume et Paris - J’ai faim‎ - Jean Misère - L’anthropophage - L’auge - L'abolition de la peine de mort - L'insurgé - L'Internationale - La grève - La grève des femmes - La guerre - La mort d'un globe - Le pressoir - La Terreur Blanche - Laissez faire, laissez passer! - Le chômage - Le défilé de l'Empire - Le grand Krack - Le Moblot - Les classes dirigeantes - Leur bon Dieu - Madeleine et Marie‎ - N’en faut plus‎ - Propagande des chansons - Quand viendra-t-elle ?‎ - Tu ne sais donc rien ?‎


Le monde va changer de peau.
Misère, il fuit ton bagne.
Chacun met cocarde au chapeau,
L’ornière et la montagne ;
Sac au dos, bourrez vos caissons !
Entrez vite en campagne,
Chansons !
Entrez vite en campagne !

Avec vous, montant aux greniers,
Que l’espoir s’y hasarde !
Grabats sans draps, pieds sans souliers,
Froid qui mord, pain qui tarde :
On y meurt de bien des façons !…
Entrez dans la mansarde,
Chansons !
Entrez dans la mansarde !

Que le laboureur indigent
Voie à votre lumière
Si la faulx des prêteurs d’argent
Tond ses blés la première.
Mieux vaudrait la grêle aux moissons.
Entrez dans la chaumière,
Chansons !
Entrez dans la chaumière !‎

Les marchands sont notre embarras,
L’esprit démocratique
Tombe à zéro, ― souvent plus bas ! ―
Chez l’homme qui trafique.
Tirez du feu de ces glaçons !…
Entrez dans la boutique,
Chansons !
Entrez dans la boutique !

On vous prendra, dit le rusé,
Propriété, famille.
Le propriétaire abusé
S’enferme et croit qu’on pille.
Pour guérir ces colimaçons,
Entrez dans leur coquille,
Chansons !
Entrez dans leur coquille !

En paix, l’armée est un écrou
Dans la main qui gouverne,
Pour serrer le carcan au cou
Du peuple sans giberne.
Cet écrou, nous le dévissons…
Entrez dans la caserne,
Chansons !
Entrez dans la caserne !‎

inviata da Dead End - 27/12/2012 - 17:23




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
28 dicembre 2012
CANZONI E PROPAGANDA

Il mondo cambierà pelle.
O miseria, evade dalla tua galera.
Ognuno s'incoccarda il cappello,
poi il solco dei carri e la montagna.
Zaino in spalla, riempite i bauli!
Su, forza, a far campagna,
canzoni!
Su, forza, a far campagna!

‎Assieme a voi, su nei granai
s'avventuri la speranza!
Pagliericci e piedi scalzi,
freddo che morde, pan che manca:
ci si muore in tanti modi...!
Entrate su in soffitta,
canzoni!
Entrate su in soffitta!

Che il povero lavoratore
possa vedere alla vostra luce
se la falce degli strozzini
miete il suo grano per prima.
Meglio la grandine sulle messi.
Entrate nelle stamberghe,
canzoni!
Entrate nelle stamberghe.

I bottegai ci piantano grane,
lo spirito democratico
cade a zero – e spesso più giù! -
nell'uomo che traffica merci.
Traete fuoco da questi ghiaccioli!...
Entrate nelle botteghe,
canzoni!
Entrate nelle botteghe!

Dice uno scaltro: vi prenderanno
la proprietà e la famiglia.
Il proprietario imbrogliato
si rinchiude per paura di razzie.
Per guarire questi lumaconi
entrategli nel guscio,
canzoni!
Entrategli nel guscio!

In pace, l'esercito è un bullone
in mano a chi governa
per stringere i ceppi al collo
del popolo inerme.
Sviteremo questo bullone...
Entrate nella caserma,
canzoni!
Entrate nella caserma.

28/12/2012 - 15:11




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Cesare Bermani
Musica di Sandra Boninelli
Interpretata da Paolo Ciarchi (che suona con una “violotta trattata con scatolino della pece sulle corde”) e Sandra Boninelli (voce e chitarra) nel disco di quest'ultima intitolato “Legàmi” (2005)
Dal sito della Boninelli

Legàmi
PROPAGANDA DELLE CANZONI

Il mondo cambia pelle, fuggi il tuo ghetto miseria
ognuno metta la coccarda e il cappello
sulla strada e dalla montagna, sacco in spalla
stipate i bauli, presto mettetevi in marcia canzoni!

Mettetevi in marcia con noi, salendo nelle soffitte
s’avventuri la speranza, giacigli senza lenzuola piedi senza calzature,
freddo che morde, pane che manca
vi si muore in tante maniere, entrate nei sottotetti canzoni!

Entrate nei sottotetti
che il bracciante misero veda alla vostra luce, se la falce degli usurai
miete per primo le sue messi meglio allora la grandine sui campi,
entrate nelle capanne canzoni!

Entrate nelle capanne
i mercanti sono il nostro ostacolo, lo spirito democratico cade a zero
spesso più in basso presso l'uomo dedito ai traffici,
traete fuoco da questi ghiaccioli,
entrate nelle botteghe canzoni!

Entrate nelle botteghe
"vi prenderanno" dice il furbo "proprietà e famiglia",
il proprietario ingannato si rinchiude, crede al saccheggio
per guarire questi lumaconi,
entrate nel loro guscio canzoni!

Entrate nel loro guscio, in tempo di pace l'esercito è una morsa
nelle mani di chi governa per serrare la gogna al collo
del popolo senza giberne, questa morsa noi l'allentiamo!
Entrate nelle caserme canzoni!
Entrate nelle caserme canzoni!
Entrate nelle caserme canzoni!

inviata da Bernart Bartleby - 13/3/2017 - 22:06




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