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Léo Ferré: C'est extra [Inno degli Extra delle CCG / Hymn of AWS Extras / Hymne des Extras des CCG]

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Language: French


List of versions


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[1969]
Testo e musica: Léo Ferré
Paroles et musique: Léo Ferré
Lyrics and music: Léo Ferré

Léo Ferré


Da un'idea involontaria del Webmaster
Out of an unintentional idea by the Webmaster
D'une idée involontaire du Guebmaître

C'EST EXTRA
Inno naturale degli Extra delle CCG
Natural Hymn of AWS Extras
Hymne naturel des Extras des CCG

9 febbraio 2018
February 9, 2018
9 février 2018


Une rob' de cuir comme un fuseau
Qu'aurait du chien sans l' fair' exprès
Et dedans comme un matelot
Une fill' qui tangue un air anglais
C'est extra
Les Moody Blues qui chant'nt la nuit
Comm' un satin de blanc marié
Et dans le port de cette nuit
Un' fill' qui tangue et vient mouiller
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra

Des cheveux qui tomb'nt comm' le soir
Et d' la musique en bas des reins
Ce jazz qui d'jazze dans le soir
Et ce mal qui nous fait du bien
C'est extra
Ces mains qui jouent de l'arc-en-ciel
Sur la guitare de la vie
Et puis ces cris qui mont'nt au ciel
Comme une cigarett' qui prie
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra

Ces bas qui tiennent haut perchés
Comme les cordes d'un violon
Et cette chair que vient troubler
L'archet qui coule ma chanson
C'est extra
Et sous le voile à peine clos
Cette touffe de noir Jésus
Qui ruisselle dans son berceau
Comme un nageur qu'on n'attend plus
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra

Un' rob' de cuir comme un oubli
Qu'aurait du chien sans l' faire exprès
Et dedans comme un matin gris
Un' fille qui tangue et qui se tait
C'est extra
Les Moody Blues qui s'en balancent
Cet ampli qui n' veut plus rien dire
Et dans la musique du silence
Une fill' qui tangue et vient mourir
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra,
C'est extra

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2018/2/9 - 01:34




Language: Italian

La versione italiana dei Têtes de Bois
dall'album EXTRA, interamente dedicato a Ferré



Monica Bellucci
EXTRA

Un abito in pelle rosso cuore
danza nel buio incandescente
e dentro ondeggia, come muore
lei che si spoglia lentamente
La tromba in un grande assolo
scava l'incanto della notte
e lei che viene nel suo volo
a inebriare la mia sorte.
È straordinaria
è strabiliante
è stralunare
c'est extra

Una colata di capelli
sul seno nudo rilucente
un ritmo che sobilla i nervi
e il mare un bene che si pente
Mani che suonano l'amore
sulla chitarra della vita
e come un'onda di calore
lei che si muove illanguidita
È straordinaria
è strabiliante
è stralunare
c'est extra

Gambe allungate a catturare
Gli sguardi ansiosi di vedere
La carne a onde come il mare
Sul pentagramma del piacere
E dietro i veli ora dischiusi
quel ciuffo di nero divino
che culla l'occhio degli illusi
come un miraggio clandestino
È straordinaria
è strabiliante
è stralunare
c'est extra

L'abito rosso già caduto
tramuta i tacchi in piedistallo
e lei nuda di velluto
cristalizzata nel suo ballo
Il musicista ammutolito
dietro al microfono silente
e sullo strip ormai finito
muore l'amore lungamente
È straordinaria
è strabiliante
è stralunare
c'est extra

2018/5/13 - 19:20




Language: Italian

La traduzione italiana di Enrico Medail
interpretata dallo stesso Ferré e ripresa recentemente da Colapesce

NIENTE PIU'

L'abito in pelle affascinante
Pur senza averne le pretese
E dentro come un marinaio
Lei che si muove a un ritmo inglese
Niente più
Un Moody Blues canta la notte
E in questo porto senza mare
Lei che ondeggiando lentamente
Ora si viene ad ormeggiare
Niente più
niente più
niente più
niente più

Una cascata di capelli
Suoni che vibran nelle reni
Il jazz che fa del jazz nel buio
E questo male che ci fa del bene
Niente più
Il suono dell' arcobaleno
Sulla chitarra della vita
Un grido perso negli acuti
Di una canzone mai finita
Niente più
niente più
niente più
niente più

Lampi che squarciano la nebbia
Scoprendo pascoli proibiti
Mani che cercano altre mani
Come tra naufraghi sfiniti
Niente più
Un desiderio che si spezza
Come una corda troppo tesa
E questo corpo che si perde
Come una sigaretta accesa
Niente più
niente più
niente più
niente più

L'abito in pelle che ricopre
Un qualchecosa di fugace
E dentro come un'alba grigia
Lei che ondeggiando adesso tace
Niente più
Il Moody Blues che s'addormenta
Chiuso nell'amplificatore
E nella voce del silenzio
Lei che ondeggiando se ne muore
Niente più
niente più
niente più
niente più

Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2018/2/9 - 01:53




Language: Italian

Negli Extrà
Sentito adattamento a mo' di reale inno degli Extra delle CCG

(by RV, 9 febbraio 2018 02:24)
Sulla medesima aria di C'est extra
...tutti la notte dormono, e io non dormo mai...
(Canzoncina dell'Omino del Paese dei Balocchi)
NEGLI EXTRÀ

Una canzone strabiliante
anche se 'un c'entra un accidente,
qualcuna è pure in birmano,
dove si mette sottomano...?
Negli Extrà!
Il Venturi alle tre di notte
il dizionario prende a botte
con mezzo litro di caffè,
dove si mette Léo Ferré...?
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!

C'è da piazzare 'sta canzona [1]
mandata qui da Krzysiek Wrona,
ha messo pure otto filmati
che invece d'esser eliminati,
Negli Extrà!
Che faccia freddo o faccia caldo
Les canzones di Marco Valdo,
C'è da gestire 'sto marasma
All'ora buia del fantasma...
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!

A volte, il tempo un po' trascorso,
Si fa qualche nuovo percorso
E qualche dubbio ora si scioglie
E una canzone la si toglie
Dagli Extrà!
Scoccano albe maledette,
Ho finito le sigarette
Ne avrò fumate una trentina,
Ne ho messe circa una dozzina [2]
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!

Su tutto vigila il Webmastro
mentre io intanto ce la incastro,
e se non è sempre così
sta sempre all'erta il Bi-Bi:
Negli Extrà!
Appare chiaro e garantito
che mi troveranno stecchito
sulla tastiera una mattina
mentre metto una canzoncina
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!
Negli Extrà!
[1] Licenza poetica, ma anche termine realmente esistente nella tradizione arcaica e dialettale italiana (plurale: le canzone).

[2] Di canzoni, non di sigarette.

2018/2/9 - 02:25


Bella!

Certo che sei proprio un mattacchione!

E poi fumi troppo, e bevi troppo caffè, e scoli troppe bottiglie, e non dormi mai, e mettiti la maglia della salute, e attento alle correnti d'aria, e...

Saluzzi

Bi-Bi Vi Vede! - 2018/2/9 - 08:03


L'extra che più extra non si può... e fantastico l'adattamento di RV. Un inno alla vita, alla sensualità, al desiderio che veramente mancava in questo sito. Va anche ricordata la canzone che fa da ispirazione e da sottofondo alla notte raccontata da Ferré, un grande classico dei Moody Blues. Chissà perché da noi fu tradotta con quella storia un po' truce di "Ho difeso il mio amore"...

Lorenzo - 2018/2/9 - 22:53


Già....era Nights in White Satin dei Moody Blues. Ma allora, anni '60 (e anche dopo), era consuetudine prendere una canzone internazionale di successo e infilarci sopra un testo italiano che non c'entrava assolutamente niente.



Suggerirei di andare un'occhiata alla sezione Cover Adulterate di "Musica e Memoria", il bel sito di Alberto Maurizio Truffi che tutti noi ben conosciamo. Ma c'è da dire che non è stato un fenomeno soltanto italiano.

Riccardo Venturi - 2018/2/9 - 23:10


Caro BB, io la maglia della salute?... In casa mia campo a strati, all'islandese: la maglietta a maniche corte, la camicia pesante, un vecchio pile verde, la felpa Quechua e un altro pile azzurro pesantissimo, oppure il cardiganone blé col cappuccio pagato 4 euri al mercatino, indistruttibile. Questo perché non accendo mai il riscaldamento e in casa mia ci sono circa 4°/5° fissi; quando fa più freddo però in casa mia si va gradevolmente e sanamente sotto zero. In questo modo, con tutta l'Italia a letto influenzata, io non me la becco quasi mai. Peraltro, eventuali malintenzionati, topi d'appartamento (coltissimi, perché in casa non ho che libri) ecc., prima inciampano nella bicicletta e poi rimangono congelati all'istante; aggiungi che vivo in un sordido sottosuolo. Qualcuno che ha avuto in sorte di venire a casa mia si è subito ricordato di un famoso raccontino di Lovecraft, Aria Fredda , a suo tempo anche disegnato in una raccolta di Zio Tibia. Saluti calorosi!

hrwot1

Riccardo Venturi - 2018/2/9 - 23:26


Tu sei mattacchione e anche strano... O perchè non accendi mai il riscaldamento? Ecco spiegato perchè fumi come un turco e bevi come un alpino! Per riscaldarti!

B.B. - 2018/2/10 - 22:34


E' nero. Nero. Non blé :)
(vecchia e non dirimibile diatriba ;) )

daniela -k.d.- - 2018/2/11 - 18:25


Oh, io lo vedo blé: è una categoria dello spirito :-)

Riccardo Venturi - 2018/2/11 - 18:45


Oggi ascoltando la radio ho scoperto che la traduzione "Niente più" qui attribuita a Colapesce è stata cantata in italiano dallo stesso Leo Ferré.

Lorenzo - 2018/6/23 - 23:40




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