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L'unica superstite

Modena City Ramblers
Language: Italian


Modena City Ramblers

List of versions


Related Songs

Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
(Francesco Guccini)
Di corsa
(Modena City Ramblers)
La notte di San Giovanni
(Gasparazzo)


[1996]
Testo e musica: Modena City Ramblers
Lyrics and Music: Modena City Ramblers
Album; "La grande famiglia"
con il Coro delle Mondine di Novi e in "Appunti partigiani" con Fiamma

La grande famiglia

Liliana Del Monte, cugina di secondo grado di Alberto Cottica (fisarmonicista dei MCR), era una bambina di undici anni quando risultò essere l'unica superstite di una strage per rappresaglia da parte delle SS, alla Bettola, sulle colline reggiane.
(da La Grande Famiglia)

Liliana Del Monte, a 2nd grade cousin of Alberto Cottica (MCR accordeonist) was a 11 years old girl when she came out to be the only survivor of a SS reprisal massacre in Bettola, on Reggio Emilia hillside.



L'Eccidio della Bettola (23/24 giugno 1944)
Dal Sito dell'ANPI Reggio Emilia

La Bettola (RE), 24 giugno 1944. I resti carbonizzati di alcune vittime della strage nazista. Da Istoreco.
La Bettola (RE), 24 giugno 1944. I resti carbonizzati di alcune vittime della strage nazista. Da Istoreco.


In seguito al fallito tentativo di far saltare il ponte in muratura nei pressi della Bettola, da parte della Squadra Sabotatori; un automezzo tedesco proveniente da Casina, sopraggiunse sul posto per impedire ai partigiani di compire la definitiva distruzione. Ne seguì uno scontro a fuoco durante il quale morirono diversi tedeschi ed i partigiani Enrico Cavicchioni, Pasquino Pigoni, Guerrino Orlandini. La reazione dei tedeschi fu immediata.

Il combattimento era avvenuto verso le 22,30 del 23 giugno 1944 e già alle 23,15 partirono da Casina, autotrasportati, circa 50 dei 140 uomini del presidio della gendarmeria tedesca. La rappresaglia iniziò verso le ore 1 del giorno 24.
I tedeschi circondarono cautamente alcune case situate nei pressi del ponte, penetrati nella casa di Liborio Prati e Felicita Prandi, due vecchi di 70 e 74 anni, li uccisero insieme alla loro figlia Marianna. La casa venne poi depredata ed incendiata. La bambina undicenne Liliana Del Monte si gettò da una finestra per salvarsi, ma fu ripresa e gettata in una stalla che bruciava, riuscendo però miracolosamente a sopravvivere. A questo punto i nazisti passarono alla locanda della Bettola, dove per mezzo di un interprete, si fecero aprire la porta dall’oste Romeo Beneventi. Fecero uscire le donne, i bambini e gli uomini, radunandoli in parte nel garage dell’albergo ed in parte dietro la casa.
I primi furono mitragliati, poi ricoperti da tronchi d’albero, cosparsi di benzina e dati alle fiamme per incenerirne i cadaveri. Coloro che invece erano stati radunati dietro al grosso fabbricato, vennero trucidati a bastonate ed a colpi di pistola, quindi gettati anch’essi nel rogo insieme agli altri.
Tra loro fu arso vivo Piero Varini, un bimbo di appena 18 mesi.

Alcune delle vittime della strage della Bettola. Tra di loro Pietro Varini, 18 mesi. Da Istoreco.
Alcune delle vittime della strage della Bettola. Tra di loro Pietro Varini, 18 mesi. Da Istoreco.


La furia omicida dei tedeschi, non ancora sufficientemente appagata, investì anche due giovanissime donne, prima violentate, poi uccise ed infine arse nel fuoco. Riuscirono a salvarsi l’oste, alcuni carrettieri nascosti in cantina ed un giovane renitente, rifugiatosi nel solaio.
Alla fine furono 32 i morti, in gran parte impiegati sfollati dalla città, braccianti, carrettieri di passaggio, studenti e scolaretti in tenera età, uomini e donne di età compresa tra i 5 ed i 74 anni.
Se a Cervarolo i tedeschi avevano massacrato soltanto gli uomini, alla Bettola non venne risparmiato nessuno, nonostante la popolazione fosse assolutamente estranea allo scontro con i partigiani avvenuto nella notte. La gendarmeria tedesca ebbe come unica intenzione quella di uccidere quante più persone possibili, riuscendo persino a superare in efferatezza persino le torme selvagge dei paracadutisti della divisione “Goering”.




appunti partigianiModena City Ramblers Appunti partigiani

Appunti partigiani è l'ottavo album dei Modena City Ramblers (il settimo in studio). L'album riprende idealmente Materiale Resistente (con ovvi riferimenti a un periodo storico molto caro ai Modena) prodotto 10 anni prima (1995) da Giovanni Lindo Ferretti, richiama a raccolta molti ex Ramblers: Alberto Cottica, Massimo Giuntini, Luciano Gaetani e Giovanni Rubbiani, oltre ad altri compagni di viaggio Paolo Rossi, Gang, Bandabardò e Casa del vento

Bella ciao con Goran Bregović (Tradizionale)
Auschwitz con Francesco Guccini (Francesco Guccini)
Oltre il ponte con Moni Ovadia (Italo Calvino, tradizionale, Liberovici)
I ribelli della montagna con la Bandabardò (Tradizionale)
La guerra di Piero con Piero Pelù (Fabrizio De André)
Al Dievel con il Coro delle Mondine di Novi
All you fascists con Billy Bragg (Woody Guthrie)
Notte di San Severo con la Casa del Vento (Casa Del Vento)
Il sentiero (liberamente ispirato a Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino)
Il partigiano John con Bunna (Africa Unite)
L'unica superstite con Fiamma
Spara Jury - con Paolo Rossi (C.C.C.P.)
La pianura dei sette fratelli con i Gang (Marino e Sandro Severini)
Pietà l'è morta con Ginevra Di Marco (Nuto Revelli)
Viva l'Italia con Cisco, Ginevra, Piero, Morgan, Bunna, Paolo, Erriquez, Marino (Francesco De Gregori)



A Bettola stava scendendo la sera
e Lilli era pronta per andare a dormire
birocciai e sfollati per il coprifuoco
ritornavano a cercare un riparo
era il '44 sui monti di Reggio
la notte di San Giovanni
la ronda ha scoperto tre partigiani
venuti per distruggere il ponte

I partigiani hanno ucciso un tedesco ma un altro ha dato l'allarme
il comando SS ha deciso di fare una rappresaglia esemplare
la notte i soldati armati di mitra sono andati casa per casa
avevano l'ordine di uccidere tutti uomini, donne e bambini

Li hanno svegliati e radunati in cucina poi hanno sparato una raffica
Lilli è caduta tra il nonno e la nonna coperta del suo e il loro sangue
i soldati avevano portato benzina e hanno incendiato le case
ma Lilli era viva, è riuscita a arrivare alla finestra e lasciarsi cadere

Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
su Lilli come un colpo di grazia
è molto difficile scappare lontano
a undici anni con la gola ferita

e sentiva le grida mischiate agli spari
e le bestie nitrire impazzite
e le voci metalliche degli ufficiali
e sentiva il calore del fuoco

L'hanno trovata soltanto al mattino
ferita bruciata ma viva
il postino l'ha messa sulla bicicletta
e portata dai parenti in pianura

poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce

Ora Lilli vive una vita serena ed è nonna di tanti nipoti
ma a volte si sveglia con gli occhi aperti nel buio
e rivede la Bettola in fiamme.



Language: Italian

La versione dell'album "Appunti Partigiani" del 2005

appartig
L'UNICA SUPERSTITE

Silvia Orlandi (Fiamma):
A Bettola stava scendendo la sera
e io era pronta per andare a dormire
birocciai e sfollati per il coprifuoco
ritornavano a cercare un riparo

Cisco:
era il '44 sui monti di Reggio
la notte di San Giovanni

Silvia Orlandi (Fiamma):
la ronda ha scoperto tre partigiani
venuti per distruggere il ponte

Cisco:
I partigiani hanno ucciso un tedesco ma un altro ha dato l'allarme

Silvia Orlandi (Fiamma):
il comando SS ha deciso di fare una rappresaglia esemplare
la notte i soldati armati di mitra sono andati casa per casa

Cisco:
avevano l'ordine di uccidere tutti uomini, donne e bambini

Silvia Orlandi (Fiamma):
Ci hanno svegliati e radunati in cucina poi hanno sparato una raffica
sono caduta tra il nonno e la nonna coperta dal nostro sangue

Cisco:
i soldati avevano portato benzina e hanno incendiato le case

Silvia Orlandi (Fiamma):
ma io con fatica, sono riuscita a arrivare alla finestra e lasciarmi cadere
Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
su di me come un colpo di grazia

Cisco:
è molto difficile scappare lontano
a undici anni con la gola ferita

e sentiva le grida mischiate agli spari
e le bestie nitrire impazzite
e le voci metalliche degli ufficiali
e sentiva il calore del fuoco

Silvia Orlandi (Fiamma):
Mi hanno trovata soltanto al mattino
ferita bruciata ma viva
il postino mi ha messa sulla bicicletta
e portata dai parenti in pianura

poi sono guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ho sognato gli spari
e non mi usciva la voce

Ora vivo una vita serena ed sono nonna di tanti nipoti
ma a volte mi sveglio con gli occhi aperti nel buio
e rivedo la Bettola in fiamme.

Contributed by DonQuijote82 - 2009/1/12 - 00:36




Language: Italian

La versione "dal vivo" inviata da Ferio.

"Volevo soltanto venire a cercare degli accordi di questa canzone, il testo me lo sono tutto trovato ascoltandola e scrivendo...beh, già che sono qui...questa è la versione che ho sentito dal vivo...da brividi!!!! [Ferio]
L'UNICA SUPERSTITE

A Bettola stava scendendo la sera
E Lilli era pronta per andare a dormire
Birocciai e sfollati per il coprifuoco
Ritornavano a cercare un riparo
Era il quarantaquattro sui monti di Reggio
La notte di San Giovanni
La ronda ha scoperto tre partigiani
Venuti per distruggere il ponte
I partigiani hanno ucciso un tedesco
Ma un altro ha dato l'allarme
Il commando SS ha deciso di fare
Una rappresaglia esemplare
La notte i soldati armati di mitra
Sono andati casa per casa
Avevano l'ordine di uccidere tutti
Uomini, donne, bambini

Li hanno svegliati, radunati in cucina
Poi hanno sparato una raffica
Lilli è caduta tra il nonno e la nonna
Coperta del suo e loro sangue
I soldati avevano portato benzina
E hanno incendiato le case
Ma Lilli era viva ed è riuscita a arrivare
Alla finestra e a lasciarsi cadere
Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
Su Lilli con un colpo di grazia
è molto difficile scappare lontano
A undici anni con la gola ferita

E sentiva le grida mischiate agli spari
E le bestie nitrire impazzite
E le voci metalliche degli ufficiali
E sentiva il calore del fuoco

L'hanno trovata soltanto al mattino
Ferita, bruciata, ma viva
Il postino l'ha messa sulla bicicletta
E portata dai parenti in pianura
Poi Lilli è guarita e la guerra è finita
E i tedeschi se ne sono partiti
Ma per molti anni ha sognato gli spari
E non le usciva la voce
Ora Lilli vive una vita serena
Ed è nonna di tanti nipoti
Ma a volte si sveglia con gli occhi aperti nel buio
E rivede la Bettola in fiamme.

Contributed by Ferio - 2008/9/9 - 17:16




Language: French

Version française de Marco Valdo M.I.

Liliana Del Monte, cousine au second degré d'Alberto Cottica (accordéoniste des MCR), était une gamine de onze ans quand elle resta la seule survivante d'un massacre par représailles de la part des SS à La Bettola, sur les collines reggianes.

Chanson italienne : « L'unica superstite » - Modena City Ramblers – 1996
Version française : Marco Valdo M.I. - « L'unique survivante » - 2008
L'UNIQUE SURVIVANTE

A Bettola, le soir s'apprêtait à tomber
et Liliana était prête pour aller dormir
En raison du couvre-feu, les charrettes et les réfugiés
recommençaient à chercher un abri
On était en 44 sur les monts de Reggio
La nuit de la San Giovanni
La patrouille a découvert trois partisans
Venus pour détruire le pont.

Les partisans ont tué un Allemand, mais l'autre a donné l'alarme
Le Commandant SS a décidé de faire des représailles exemplaires.
La nuit, les soldats armés de mitraillettes sont allés de maison en maison
Ils avaient l'ordre de tuer tous les hommes, toutes les femmes, tous les enfants.

Ils les ont éveillés, rassemblées dans la cuisine, puis ils ont tiré une rafale
Lili est tombée entre pépé et mémé, couverte de leur sang et du sien
Les soldats avaient apporté de l'essence et ils ont incendié les maisons
Mais Lili était vivante, elle a réussi à atteindre la fenêtre et à se laisser tomber

Mais la maison brûlait et elle serait tombée
sur Lili comme un coup de grâce.
Il est très difficile de s'échapper
A onze ans avec la gorge blessée.

Et elle entendait leurs cris mêlés aux tirs
et les bêtes affolées hennir
Et les voix métalliques des officiers
Elle sentait la chaleur du brasier

On l'a trouvée seulement au matin
Blessée mais vivante
Le facteur l'a mise sur sa bicyclette
et l'a portée chez des parents dans la plaine.

Puis Lili a guéri et la guerre a fini
Et les Allemands sont partis
Mais pendant nombre d'années, elle a rêvé des tirs
Et sa voix ne sortait pas

À présent, Lili vit une vie sereine et est mémé d'un tas de petits-enfants
Mais parfois elle s'éveille avec les yeux ouverts dans le noir
Et elle revoit la Bettola en flammes.

Contributed by Marco Valdo M.I. - 2008/6/21 - 10:10




Language: English

Versione inglese di ZugNachPankow
THE ONLY SURVIVOR

The night was descending over Bettola
and Lili was ready to go to bed
It was 1944, on the mountains near Reggio
Saint John's night
The Nazi patrol found three partisans
who had come to bomb the bridge

They killed a German, but another issued an alarm
The SS went for an outstanding revenge
During the night, soldiers with rifles went through every home
to kill men, women and children.

They were woken up, then led to the kitchen, where they were shot
Lili fell between her grandparents, covered in their blood
The soldiers had brought fuel to light up the houses
but Lili was alive, she managed to reach the window and fall down

But the house was burning down, and soon it would have fallen
on Lili, like a coup de grace
It's hard to flee
when you're eleven, and badly wounded

She heard cries and shots,
animals neighing in panic,
soldiers with their metallic voice,
she felt the heat from the fire

She was found in the morning
She had injuries and burns, but she was still alive
The postman put her on his bike
and drove her to her parents', in the plain

Later, Lili healed, and the war ended
and the German left
but for many years, she kept dreaming of gunshots,
and couldn't utter a word

Nowadays, Lili lives a happy life, and is a grandmother to many nephews
but at times, she wakes up in the middle of the night, eyes wide open
and can still see Bettola burning

Contributed by ZugNachPankow - 2015/4/12 - 01:06




Language: Spanish

Versione spagnola di Santiago
LA ÚNICA SOBREVIVIENTE

En Bettola estaba cayendo la noche
y Lilli estaba lista para irse a dormir,
carreteros y desplazados por el toque de queda
regresaban a buscar un refugio.

Era el '44 en las montañas de Reggio
la noche de San Juan,
la patrulla descubrió tres partisanos
que venían a destruir el puente.

Los partisanos mataron a un alemán, pero otro dio la alarma
el comando SS ha decidido impartir una represalia ejemplar
en la noche soldados armados con metralletas fueron casa por casa,
tenían órdenes de matar a todos: hombres, mujeres y niños.

Los despertaron y reunieron en la cocina y luego dispararon una ráfaga,
Lilli cayó entre el abuelo y la abuela cubierta de su sangre y la de ellos.

Los soldados habían traído gasolina y prendieron fuego a las casas,
pero Lilli estaba viva, y se las arregló para llegar a la ventana y dejarse caer.

Pero la casa ardía y se iba a caer
sobre Lilli como un tiro de gracia,
es muy difícil escaparse lejos
a los once años y con la garganta herida.

Y escuchaba los gritos mezclados con disparos
y a las bestias relinchar como locas
y voces metálicas de los oficiales
y sentía el calor del fuego.

La encontraron solamente por la mañana
herida, quemada pero viva
el cartero la puso en su bicicleta
y la llevó con los parientes de la llanura.

Después Lilli se curó y la guerra terminó
y los alemanes se fueron
pero durante muchos años soñaba con disparos
y no le salía la voz.

Ahora Lilli vive una vida serena
y es la abuela de muchos nietos
pero a veces se despierta con los ojos abiertos en la oscuridad
y vuelve a ver la Bettola en llamas.

Contributed by Santiago - 2016/7/15 - 02:48


Questa è la nostra storia, teniamo vivo il ricordo. Noi che siamo nati e cresciuti a ridosso della "Linea Gotica". Noi che al posto delle favole le nostre nonne ci han raccontato di bombardamenti e rastrellamenti, di occupazioni, furti, soprusi e abusi che hanno vissuto sulla loro pelle e che a distanza di tanti anni disturbano ancora il loro sonno.
Non dimentichiamoci la nostra storia, non dimentichiamo cos'ha vissuto chi ci ha dato la vita.

Kira - 2005/1/13 - 20:37


aiutooo... non riesco a scaricare le canzoni da quel link!
(matteo88)

La procedura non e' proprio semplicissima, ma dovrebbe funzionare cosi':
In fondo ad ogni post nel blog c'è un collegamento (chiamato "Link") che porta a scegliere tra diversi siti per scaricare. Seguendo le istruzioni si arriva a scaricare un file compresso (rar) che poi contiene gli mp3

(Lorenzo)

2007/5/4 - 17:48


.....Questa storia me la raccontò mia nonna.
Tante volte. Tante..... Non riesco a non piangere.

Luna, Modena

Luna - 2007/7/20 - 13:44


assicuro che anche se queste cose sono in un certo senso lontane e anche se non si è di queste zone, non si può non fare a meno di piangere e di riflettere.

roberta bg

roberta - 2007/12/22 - 17:29


Parlo da parte del gruppo FIGLI DELLA RESISTENZA. Siamo un trio acustico -voce,chitarra e fisarmonica- abbiamo cominciato un paio d'anni fa su richiesta del ns sindaco a suonare insieme in occasione del 61° anniversario della liberazione, e da lì abbiamo cominciato a far crescere un progetto importante. Nel 2007 abbiamo registrato un cd e uno dei pezzi inclusi è L'UNICA SUPERSTITE....
qs anno siamo stati chiamati dal comune vicino Correggio per ricordare e non dimenticare MAI i ns martiri....lo faremo per noi, per voi ma soprattutto per loro, che ci hanno dato modo di poterci essere oggi....

Eli - 2008/4/20 - 13:55


bastardi maledetti... erano degli innocenti... non riesco a non sentire una rabbia cocente, pensando a tutte le vittime innocenti che sono morte durante questa e le altre (troppe) stragi... che disgusto

Sara - 2009/5/14 - 14:49


mi sembra la storia di mia nonna... Abbitava un paesino nel veneto, hanno incendiato la sua casa, dentro c'erano i suoi genitori, sua zia e suo figlio (mio zio) di qualche mesi. Sono tutti morti. Per fortuna mia nonna non era in casa. Seno no potrei scrivere questo massaggio oggi...
Grazie per questa interpretazione, non posso ritenere le lacrima ogni volta che la sento.

carlotta - 2010/2/26 - 07:31


"SENO no potrei scrivere questo MASSAGGIO oggi"...

La cosa si fa interessante ed ardita!

Io non sto con Oriana - 2010/2/26 - 09:49


Iononostoconoriana, secondo me è giunto il momento per te di mettere su regolare famiglia. Pensaci!

Riccardo Venturi - 2010/2/27 - 18:09


Ho vent'anni..ormai ascolto i modena city ramblers praticamente da sempre...sono davvero incredibili..
L'atrocità della guerra viene raccontata con un semplice testo di una canzone..e con una musica stupenda..ogni volta che sento questa canzone mi rendo conto dell'importanza del ricordare come i PARTIGIANI siano stati i veri eroi e i veri vincitori della guerra..
grazie a tutti..
un saluto speciale a Enrico Berlinguer..
Stè

2010/4/13 - 15:29


questa e una bellixima kanzone la kantavamo smpre alle scuole elementari e nn riesco a nn piangere e + forte di me anke xk mi fa rikordare una my maestra ke ora nn insegna + xk ha avuto un problema :( nn me la scordero mai questa kanzone e nn scorderò mai la poesia SCARPETTE ROSSE qll e una poesia fantastika

marilù - 2011/1/9 - 21:07


Marilù nn x fare il prof ma le tue maestre kome ti hanno insegnato a skrivere?
Ma parli anke kosì?
Non è ke l’italiano ve lo siete skordato?
Marilù non te la prendere qui t.v.t.t.b. lo stesso!

Bartleby - 2011/1/10 - 07:47


Ma non avevate bandito il linguaggio da SMS? :-P

DonQuijote82 - 2011/1/10 - 07:53


Ricostruzione della strage



trailer de "La rugiada di San Giovanni" film sulla strage. Musiche di Beppe Carletti dei Nomadi

dq82 - 2016/3/10 - 12:58


Liliana Del Monte racconta L'eccidio della Bettola

2019/8/27 - 12:34




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