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Das Grab auf der Heide

Wilhelm Heiser
Lingua: Tedesco


Wilhelm Heiser

Lista delle versioni e commenti


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gerzungeSingstimme und Klavier
Verlag: Berlin, Schlesinger'sche Buch- und Musikalienhandlung, 1850, 1862, 1865, 1882, 1890 und 1911
Bemerkung: nach einer Dichtung von F. Brunold
Opus: op. 30

Per voce e pianoforte
Edizione: Berlino, Schlesinger'sche Buch- und Musikalienhandling, 1850, 1862, 1865, 1882, 1890 e 1911
Da una poesia di F. Brunold
Opera 30

Segnala la nostra collaboratrice ed amica Silva:

"Leggendo il libro di Elias Canetti La lingua salvata (Canetti è quello di Autodafé) ho trovato citato un Lied di Wilhelm Heiser intitolato Das Grab auf der Heide (La tomba nella landa) che, a detta dello scrittore parla di un disertore che viene catturato e poi viene fucilato dai suoi stessi commilitoni. Nonostante le mie ricerche non ho trovato il testo su internet, se si trova sarebbe una canzone contro la guerra abbastanza vecchia (dell'800)"

Le informazioni sono esatte, anche se la ricerca è complicata da due fatti: il primo è che, spesso, il termine "Heide" si trova scritto nella grafia del tempo, "Haide"; il secondo è che la poesia di F. Brunold che rappresenta il testo del Lied di Heiser è sovente nominata secondo il suo incipit, Was stell'n sich die Soldaten auf?. In questo modo è stata reperita da questo elenco di Lieder. La prima composizione risale al 1850, ma è stata più volte rimaneggiata e ritoccata. La poesia di F. Brunold sembra avere dei punti di contatto con Zu Straßburg auf der Schanz (Der Schweizer), una canzone antimilitarista del XVIII secolo citata nel "Des Knaben Wunderhorn" di Clemens von Brentano. Segue ovviamente una traduzione italiana. [RV]
Was stell'n sich die Soldaten auf?
Was eilt das Volk so wild zu Hauf?
Rosen blühen auf dem Heidegrab.
Gar finster blickt der Kommandeur
Hinab zum jungen Deserteur.
Rosen blühen auf dem Heidegrab.

Von einsam ferner Wacht entflohn'
Wird nimmer dem Soldat Pardon.
Hier wo Du kniest, hier wo Du stehst,
Vom Leben Du zum Tode gehst.
Zum Tode geht's, ich hab's gewußt;
Lebt wohl ihr Brüder! Hier die Brust!

Kommt zu der fernen Heimat ihr,
Dann grüßt die Herzgeliebte mir.
Ich hatte auf der fernen Wacht,
Herzinnig just an sie gedacht.
Da ging ein Wanderbursch vorbei,
Der sang ein Lied von Lieb' und Treu.

Das Lied, es klang so wohlbekannt,
Es war ein Lied vom Vaterland.
's war jenes Lied, das sie mir sang,
Als noch mein Arm sie oft umschlang.
Es klang so süß, ich hielt's nicht aus -
Eh' ich's gedacht - war ich zu Haus'.

Das Lied, es hat's mir angetan,
Schuld hat allein der Wandersmann.
Zum Tode geht's, ich hab's gewußt:
Lebt wohl ihr Brüder! - Hier die Brust.
Still schweigend winkt der Kommandeur -
Ein Jünglingsherz, es schlägt nicht mehr.

Rings wird es still - Die Nacht beginnt;
Mit Gras und Blumen spielt der Wind. -
Rosen blühen auf dem Heidegrab.

inviata da Riccardo Venturi - 8/9/2008 - 00:40



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
8 settembre 2008
LA TOMBA NELLA LANDA

Perché si dispongono i soldati?
Perché la gente si precipita furente, in massa?
Fioriscon rose sulla tomba nella landa.
Il comandante guarda cupamente
verso il giovane disertore.
Fioriscon rose sulla tomba nella landa.

Fuggito via da solo dal posto di guardia,
al soldato mai sarà concesso perdono.
Qui dove t'inginocchi, qui dove stai,
qui passerai dalla vita alla morte.
Io morirò, e questo lo sapevo;
buona fortuna fratelli! Ecco il mio petto!

Andate lontano, dove sono nato
e salutate la mia innamorata.
Al mio lontano posto di guardia
pensavo a lei nel profondo del mio cuore.
Di là passò un giovane vagabondo
cantando una canzone d'amore e fedeltà.

Quella canzone mi suonava così nota,
era una canzone del mio paese.
Era ogni canzone che lei mi cantava
quando ancora spesso mi stringeva a sé.
Così dolce suonava, non ce l'ho fatta più -
e prima che ci pensassi ero a casa.

Quella canzone mi ha incantato,
è solo colpa di quel vagabondo.
Io morirò, e questo lo sapevo:
buona fortuna, fratelli! Ecco il mio petto.
Sempre in silenzio occhieggia il comandante -
il cuore di un ragazzo, no, non batte più.

Si fa silenzio intorno. Comincia la notte;
con l'erba e i fiori sta giocando il vento.
Fioriscon rose sulla tomba nella landa.

8/9/2008 - 11:07


Grazie Riccardo! Sei il rimedio alla mia ignoranza delle lingue.

Silva - 10/9/2008 - 15:00


anch'io sto leggendo Elias Canetti e quindi grazie per il testo e la traduzione.

gabriella@taschini.net - 15/9/2008 - 14:41


Ich hatte Gelegenheit das vertonte Gedicht in Liedform zu hören. Jetzt kann ich verstehen, wie sehr dieses von seinem Vater gesungene Lied dem kleinen Jungen Elias Canetti so nahe gegangen ist, wie er es schilderte!

6/1/2017 - 18:23


Danke für deinen Kommentar! Du solltest aber alles unterschreiben, was du in diese Seite einfügen willst. Normalerweise akzeptieren wir keine anonyme Kommentare, aber hier haben wir eine Ausnahme gemacht.

CCG/AWS Staff - 6/1/2017 - 21:12




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