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Come in coma

Daniele Sepe
Languages: Italian, Neapolitan


Daniele Sepe

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[2006]
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion in:
Suonarne 1 per educarne 100
Testi e musiche di Daniele Sepe e della Rote Jazz Fraktion
Testo trascritto all'ascolto

suonarneuno


Può darsi che l'idea non sia originalissima: un tizio che si risveglia da un coma durato quasi trent'anni, e che trova il mondo completamente cambiato. In peggio, naturalmente, perché tutti 'sti "nuovi mondi", o "nuovi che avanzano", sono regolarmente "una merda", come dice il Piero Zamponi di questa storia. La quale, nonostante l'idea non propriamente nuova, è pur sempre qualcosa che esce dalle mani di Daniele Sepe; e tanto basta per renderla una cosa del tutto a sé. Prima di tutto con il suo andamento teatrale, diviso addirittura in "atti", nel quale -almeno a mio parere- l'impronta della sceneggiata napoletana si avverte notevolmente; poi nel particolare contesto dell'album "Suonarne 1 per educarne 100", che già dal titolo è l'annuncio di un viaggio nella coscienza politica degli anni '70, nel '77, in qualcosa che l'orribile "nuovo" che stiamo vivendo ha distrutto. E ci sono davvero tutti questi 30 anni in questa canzone-pièce: la violenza poliziesca del '77 (ma naturalmente "non sono stati gli sbirri", bensì, "probabilmente, anzi quasi certamente" un compagno dello sventurato Zamponi; l'eterna tesi che, all'indomani di un morto da forzedellordine, veniva data in pasto dalla stampa e dalla tv di regime), la strage –anzi no, il "disastro"- di Ustica, l'intervento del cardinale… Un bel giorno Piero Zamponi si risveglia quando la sua ex gli fa ascoltare "Stayin' Alive" dei Bee Gees; lo Zamponi si trova all'ospedale circondato dai suoi compagni di allora, che nel frattempo si sono adeguati in tutto e per tutto: anche loro sostengono immediatamente che "non sono stati gli sbirri", si sono dati alla televisione, usano l'attuale linguaggio legalitario…tanti piccoli veltroncini ben integrati nel sistema, che hanno "messo la testa a posto" dopo l'esplosione di quegli anni lontani. Piero Zamponi, invece, è rimasto al 4 aprile 1977, quando, durante una carica della polizia, era stato colpito da una "tremenda mazzata pazzesca"; e non si adegua affatto. Crede che il "cellulare" sia quello della polizia, vuole leggere il suo "Lotta continua", vuole farsi due risate col "Male" (che campeggia peraltro sulla copertina dell'album con una delle famose prime pagine false sull'arresto di Ugo Tognazzi "capo delle BR"), quando gli nominano la Lega pensa che si tratti della "Lega dei lavoratori", vuole andare all'assemblea… no, non si adegua. Gli fanno la classica intervista radiofonica, e quel che ripete con voce spenta all'intervistatore che vuole mettergli le risposte in bocca, è soltanto "questo mondo l'ho trovato una merda". E ha proprio ragione, lo Zamponi: non gli resta che agire, da solo. Azione diretta. Occupa l'ospedale in cui si trova ricoverato. Gli ex compagni si indignano: "sono metodi sbagliati, incivili e inaccettabili", e intanto invocano l'intervento della Questura, dei Carabinieri, della Finanza. Ci prova a farli vergognare, Piero Zamponi, ricordandogli anche un vecchio slogan che parlava di organizzazione e di rivoluzione. Tutto finito. Non resta che tornare in coma, forse è meglio. Una pièce al tempo stesso divertente e amarissima. [RV]
La radio nazionale:
…i tecnici e i lavoratori che hanno…

La radio:
Ed ora una notizia particolare. Si è risvegliato da un coma durato circa 29 anni Piero Zamponi, colpito il 4 aprile del 1977 durante una violenta carica della polizia nel corso di una manifestazione in via Roma. Piero Zamponi, un esponente dell'Autonomia Operaia, fu raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alla testa, probabilmente –anzi, quasi certamente- esploso dall'arma di un suo compagno. Per anni la famiglia ha provato a stimolarlo con ricordi, canzoni, visite di vecchi amici; ma soltanto due giorni fa Cesira Marchionni, la sua ex compagna, gli ha fatto ascoltare una canzone dei Bee Gees, Stayin' Alive. Lo Zamponi si è risvegliato. Commossi la madre e i fratelli; il padre, nel frattempo, era scomparso nel disastro aereo di Ustica. Prima di rivelargli quanto tempo è trascorso nello stato vegetativo i medici raccomandano cautela: un trauma potrebbe essere letale. "Questo episodio", ha sostenuto il cardinale Rovini, "chiude il dibattito sull'eutanasia".

I compagni:
S'è scetat', s'è svegliato!
Avvertite la famiglia al cellulare!

Piero Zamponi:
Il cellulare no! Il cellulare no!

I compagni:
Ma perché no?!? Ci serve per chiamare!

Piero Zamponi:
Per chiamare i servi dello stato!

I compagni:
Ma che c'entrano gli sbirri…? Chiamamm' la famigli' 'e scett'…

(squilla il telefono)

Piero Zamponi:
Cari compagni, ma dove son finito…??

I compagni:
In ospedale! Ti trovi in ospedale!

Piero Zamponi:
Ma che ore sono? Perché mi trovo qui..?!?

I compagni:
Perché sei stato in stato di incoscienza!

Piero Zamponi:
Per quanto tempo?!? Dimmi quanto tempo…!!!

I compagni:
Quindici minuti…forse qualche ora…

Piero Zamponi:
Io…ho sentito un colpo alla testa…eh…chi mi ha colpito…

I compagni:
Ma sta' tranquill'…nun è stat' 'n' sbirr'…!

Piero Zamponi:
Chi sarà stato?? Gliela farò pagare!!

I compagni:
Siamo in Italia, non lo sapremo mai…!

Piero Zamponi:
Sarà stato un fascio, chill' piezz' e' mmierd'…..!

Mi chiamo Piero, nel settantasette
prendevo parte ad un corteo
contro le stragi, contro lo stato,
senza far parte del partito armato,
quando dal cielo
mi piovve in testa
una tremenda mazzata pazzesca…
E fu così
che dal centro in via Roma
sono finito
trent'anni in coma.


Piero Zamponi:
Io voglio leggere il mio "Lotta continua"….!

I compagni:
C'è "La Padania", il foglio della Lega…!

Piero Zamponi:
Ma che cos'è…?!?
La Lega dei lavoratori?

I compagni:
Chi lavora non tiene più la lega!

Piero Zamponi:
…e com'è andata la manifestazione…?

I compagni:
Andiamo, Piero! Chi vuoi che si ricordi…?

Piero Zamponi:
Come…?!?
Non ci sono più manifestazioni?

I compagni:
No.

Piero Zamponi:
Ma che cazzo fate dalla mattina alla sera…?
Come? Guardate la televisione…?!?
Datemi i vestiti…! Abbiamo un'assemblea…!

I compagni:
Simm' tutt' accà, nun te preoccupà…ce penz'a sòreta…!

Piero Zamponi:
Leggerò un po' Il Male per farmi due risate…

I compagni:
La risata oggi è affidata a Panariello…!

Piero Zamponi:
' nu quarantotto!!…

I compagni:
Morto che parla!

(zapping sulla radio: …il presidente Bertinotti…)

L'intervista radiofonica:
D - Ed eccoci ora sui microfoni di Radio Salute per una intervista davvero particolare: Piero Zamponi, l'uomo riavutosi dal coma durato circa 29 anni. Signor Zamponi, come ha trovato il mondo al suo risveglio?

PZ (con voce spenta): L'ho trovato…una merda.

D – Sì, ma…lo ricordava meglio o peggio? Erano gli anni piombo, un orrore, non ricorda?

PZ – L'ho trovato davvero una merda.

D- Ho capito, ho capi…no, vabbè, si dico…ma la mamma, il progresso…che cosa ne pensa di questo nuovo mondo, i cellulari, il PC –ovviamente inteso come pèèrsonal compiùter?

PZ – L'ho trovato una merda…davvero una merda…

Era Piero Zamponi, ai microfoni di Radio Salute

(Piero Zamponi continua con voce sempre più spenta:

L'ho trovato una merda…davvero una merda
L'ho trovato una merda…davvero una merda…)

Gli ex compagni:
Ha occupato l'ospedale!!

Piero Zamponi:
Occupazione…!!!!!

Gli ex compagni:
Chiamate la Questura…!

Piero Zamponi:
Compagni, vergognatevi!

Gli ex compagni:
Chiamate la Finanza!…

Piero Zamponi:
La menzogna al potere…!

Gli ex compagni:
…ed i Carabinieri!!

Piero Zamponi:
Vergognatevi…!
Toglietevi dalla televisione…!

Gli ex compagni:
Son metodi sbagliati!…

Piero Zamponi:
Dovete 'mparà 'n'àta vòta…

Gli ex compagni:
…ed anche scriteriati!…

Piero Zamponi:
"Autonomia Operaia, organizzazione"…!

Gli ex compagni:
…incivili e inaccettabili…!

Piero Zamponi:
…e càààaazzzooo…!!!
Torno in coma!

Il coro:
Forse è meglio!

Piero Zamponi:
Torno in coma!

Il coro:
Forse è meglio!

Piero Zamponi:
Torno in coma!

Il coro:
Forse è meglio!

Piero Zamponi:
Torno in coma!

Il coro:
Forse è meglio!

(ad lib)

Che banda di cafoni!

Contributed by Riccardo Venturi - 2008/7/2 - 14:59


Mbè dice "andiamo all'assemblea" - "Si è po' condominio, nun te preoccupà, ce pensa soreta!"

2009/4/18 - 16:32




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