Lingua   

Natale '44

Andrea Sigona
Lingua: Italiano


Andrea Sigona


Mentre la luna se ne andava a passeggio…
(E il vento gridava in periferia)
In questa Milano troppo diversa
All’orizzonte della democrazia
Due cuori che il destino ha incrociato
Purtroppo distanti come un tramonto
Natale vicino del ‘44
La storia alle porte di un sogno interrotto
Lei fa la sarta per farsi due soldi
E lui il fornaio (la vita più dura)
Le mani increspate da sale e farina
Torna al mattino lei rincasa la sera
E fu proprio un caso che verso il ritorno
Per un solo secondo la vide passare
Lei gli sorrise ma poi scappò via
Come fa a volte l’ago sotto il ditale
Ma lei non scordò mai più quello sguardo
Anzi proprio a quell’ora li volle tornare
Perché a volte i pensieri sono come le ombre
Ti seguono ovunque senza lasciarti stare
E fu così che da piccoli sguardi
Che come gli accordi ci si fanno canzoni
Li metti li insieme per qualche minuto
Poi li ritrovi a mescolare emozioni
“Che sia maledetta questa guerra infinita
Che prima o poi dovrà pure finire
Neanche il tempo di fare l’amore
Che mi tocca cuore mio ripartire”
E da quel giorno solo il silenzio
E qualche messaggio portato dal fronte
E un berretto rubato dal vento
Per ricamarci intorno la notte...
Mentre la luna se ne andava a passeggio...
E Milano ...in un angolo di periferia
Due cuori che il destino ha incrociato
Proprio sull’orlo della democrazia
“Se ne andranno queste bestie fasciste
Basta solo volerlo oltre queste parole”
E’ come negli incubi più brutti di notte
Basta risvegliarsi...e se andranno con il primo sole



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