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ظل الضوء

Franco Battiato
Language: Arabic


Franco Battiato

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I didn't raise my boy to be a soldier
(Rana Choir)



zili aldaw’
[1991]

النص والموسيقى / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Franco Battiato

الألبوم / Album: Come un cammello in una grondaia

Salutamu, Francuzzu!

Picciottu schittu ca ven'i Jonia
strummintasti arti ppi na vita intera
cuntasti a Baghdad mmenz’a li martoria

senza patruna , senza bagagghi e senza na bannera
cantasti o munnu spiranzi ccussì forti
ca nun t’ assicutò mancu a dragunera.

[Riccaddu u cuntastori]



I fatti

La Ong Un ponte per Baghdad organizzò nel 1992 un concerto a Baghdad a sostegno dell’infanzia irachena duramente colpita dalla prima guerra del Golfo. Franco Battiato fu l’unico artista italiano che raccolse l’invito.

L’esibizione ebbe luogo il 4 dicembre 1992 al Teatro Nazionale iracheno con la partecipazione dell’orchestra sinfonica dell’Iraq e de “I Virtuosi Italiani” diretti da Antonio Ballista e Giusto Pio. La canzone proposta fu la prima ad essere eseguita. Battiato si esercitò a lungo per cantarla in arabo, lingua che non conosceva. Trovò una situazione a dir poco critica: musicisti privi di strumenti, niente libri, poco cibo, scarsità assoluta di medicinali, un embargo che non lasciava vie di scampo. Insomma un salto all’indietro nella storia per un popolo reo di avere tollerato satana.

Le male lingue giunsero ad insinuare che Battiato dava un assist al regime iracheno, senza peritarsi di informarsi sul suo pensiero e sulla sua indole nonviolenta. Perciò Battiato ebbe a dichiarare: «Lo scopo della mia visita in Iraq era umanitario, perché non trovo giusto che un popolo debba soffrire per colpe non sue; ma è anche vero che credo sia giusto dare a tutti una possibilità di redenzione, agli assassini di diventare santi».
Superfluo riferire del persistente orientamento di benpensanti, sepolcri imbiancati e dei fautori della democrazia aviotrasportata e veicolata attraverso l’assedio ( i social erano al di là venire ).

Ecco, quando si parla di Battiato riducendolo ad un messaggero di pura spiritualità mistica si tengano presenti le sue posizioni. Se poi si volesse insistere sulle sue declinazioni mistiche, su un dato i più dovrebbero convergere: Battiato non fu mai un chierico né tanto meno un chierichetto, fu caso mai un mistico laico, nell’accezione più alta.

La canzone

E’ ispirata al Libro tibetano dei morti , bar-do thos grol [བར་དོ་ཐོས་གྲོལ་ཆེན་མོ་] . Bar-do significa “stato intermedio”, thos grol “insegnamento offerto da questo libro liberatorio”. Fu l’indiano Lama Kazi Dawa Samdup a tradurre per primo nel primo Novecento le opere del buddismo tibetano in inglese , incoraggiato dall’establishment dell’impero britannico. Il titolo in uso nella cultura occidentale è stato apposto dall’antropologo statunitense Walter Yeeling Evans-Wentz ,una figura eclettica ( e discutibile, ci permettiamo di aggiungere) di etnologo, studioso di mitologia celtica, studioso del buddismo tibetano, membro quotato della Società Teosofica. Proprio per ciò le sue interpretazioni del buddismo tibetano sono state in parte una forzatura. Scelse il titolo rifacendosi al Libro dei Morti egiziano, come dire i cavoli a merenda.

Confessiamo la nostra ignoranza in materia di spiritualità ed esoterismo. Possiamo soltanto aggiungere in modo estremamente sommario che il buddismo tibetano conosce 6 stati intermedi: sfera esistenziale, stato onirico, meditazione, esperienza di morte, esperienza della realtà, ricerca della rinascita. I primi tre sono caratterizzati dalle coppie antinomiche Nascita/morte, Sonno/veglia , Coscienza /estasi. A chi fosse mosso da un’irrefrenabile voglia di saperne di più suggeriamo la lettura del Libro tibetano dei morti

Nota testuale

Per quanto abbiamo potuto cercare non siamo riusciti a trovare sufficienti riscontri al testo arabo. Il verso iniziale “Difendimi dalle forze contrarie” sembra che manchi e che il seguito non sia del tutto aderente alla riproduzione vocale. Tuttavia, fatta queste debite precisazioni, riteniamo che eventuali imprecisioni non alterino significativamente il quadro complessivo né il messaggio che, con i nostri limiti, desidereremmo condividere con chi ha qualche interesse per l’artista e la sua opera.
[Riccardo Gullotta]

[1]
ليلة في النوم عندما لا تكون واعية
عندما طريقي غير مؤكد ،
وألا تغادره أبدا...
أنا لا يتخلى أبدا!

تحمل في مناطق أعلى
في واحدة من عهد السلام :
انها 'من الوقت لمغادرة هذه الدوامة من الأرواح.
أنه لم يترك لي ، ،.
أنا لا يتخلى أبدا!

لماذا ، للأفراح ومحبة أعمق
أو أكثر اعتدالا الأشواق للقلب
ليست سوى ظلال الضوء ،
أتذكر ، وأنا سعيدة
بعيدا عن القوانين ؛
كما على عدم اضاعة الوقت ولقد غادر.
وألا تغادره أبدا...
أنا لا يتخلى أبدا!

لماذا ، والسلام التي سمعت في بعض الأديرة ،
فهم أو الاحتفال حيوية لجميع الحواس ،
ليست سوى ظلال الضوء ،

[1] Transcription / Trascrizione

laylatan fi alnuwm eindama la takun waeia
eindama tariqiun ghyr muakad ,
wa'alla tughadiruh 'abda...
'ana la yatakhalaa 'abda!

tahmil fi manatiq 'aelaa
fi wahidat min eahid alsalam :
'iinaha 'mn alwaqt limughadarat hadhih aldawaamat min al'arwah.
'anah lm yatruk li , ,.
'ana la yatakhalaa 'abda!

limadha , lil'afrah wamahabat 'aemaq
'aw 'akthar aietidalaan al'ashwaq lilqalb
laysat swa zilal aldaw' ,
'atadhakar , wa'anaan saeida
beyda ean alqawanin ;
kama ealaa edm 'iidaeat alwaqt walaqad ghadirun.
wa'alla tughadiruh 'abda...
'ana la yatakhalaa 'abda!

limadha , walsalam alty samiet fi bed al'adirat ,
fahum 'aw alaihtifal hayawiat lajamie alhiwas ,
laysat swa zilal aldaw' ,

Contributed by Riccardo Gullotta - 2021/5/18 - 18:06




Language: Italian

Versione italiana / النسخة الايطالية / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:


L'OMBRA DELLA LUCE

Difendimi dalle forze contrarie
La notte, nel sonno, quando non sono cosciente
Quando il mio percorso si fa incerto
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai

Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai

Perché le gioie del più profondo affetto
O dei più lievi aneliti del cuore
Sono solo l'ombra della luce
Ricordami come sono infelice
Lontano dalle tue leggi
Come non sprecare il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai
Non mi abbandonare mai

Perché la pace che ho sentito in certi monasteri
O la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
Sono solo l'ombra della luce.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2021/5/18 - 18:07




Language: English

English translation / الترجمة الانكليزية / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös :
Rockit
THE SHADOW OF THE LIGHT

Protect me from the forces of evil,
At night, asleep, when I am unconscious;
When I am uncertain of my way.
And never leave me...
Never, never leave me!

Bear me up to the loftiest heights
in one of realms of peace;
It's time to leave this cycle of life.
And never leave me...
Never, never leave me!

For the joys of the deepest affection,
Or of the heart's gentiest yearnings
Are only the shadow of the light.
Remind me how unhappy I am
Far from your laws,
Teach me how not to waste the time that is left to me.
And never leave me...
Never,never leave me!

For the peace I have felt in certain monasteries,
Or the vibrant joining of all the senses in joyful
celebration
Are only the shadow of the light.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2021/5/18 - 23:23




Language: Sicilian

Traduzzioni siciliana / ترجمة صقلية / Traduction sicilienne / Sicilian translation / Sisiliankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
L’UMMIRA DÂ LUCI

Addifennimi de forzi contra
Nto sonnu dâ notti cuannu ‘n sugnu cuscenti
Cuannu a strata je cunfunnuta
Un mi lassari ma
Un mi lassari ma

Cunnucimi nnê banni cchiù auti
Nne unu dê to regni di paci
Vinni u tempu di lassari stu circhiu di viti
Un mi lassari ma
Un mi lassari ma

Picchì i cuntintizzi di l’amuri cchiù ranni
O dê disii cchiù duci dô cori
Sunu sulu l’ummira dâ luci
Arricordami cuantu sugnu ancarjatu
Luntanu dê to liggi,
Comu nun spardari u tempu ca m’assuperchia
Un mi lassari ma
Un mi lassari ma

Picchì a paci c’aju ntisu nne certi munasteri
O lu scrusciu di li senzii tutti 'nzemmula scummugghiati
Un sunu autru ca l’ummira dâ luci.

Contributed by Riccardo Gullotta - 2021/5/18 - 23:51


Capolavoro assoluto.

sergio falcone - 2021/5/19 - 12:08




Language: Arabic

Testo originale cantato da Franco Battiato a Baghdad nel 1992
ظلال النور[1]

صفّ لي روحي من الإعياء
الدجى في النوم والصحوة غفلتي
حين تزيد في الدرب حيرتي

فلا تهجرني لا
لا تهجرني لا

اُسم بي لعُليا المقامات
إلى عوالم إنس الملكوت
وخَلِّصْني (من) أطوار بشريتي

فلا تهجرني لا
لا تهجرني لا

فلهفي والشجو والصبابة
والجوى ووجد الفؤاد
إن هي إلاّ ظلال النور
واخبرني بكربي وخيباتي
بعيدًا عن ناموسكَ
كيف لا أهدر الزمن

فلا تهجرني لا
لا تهجرني لا

لأن صفاء الجنان في معبدك
أو نغمات توحّد طرب فرحتي
إن هي إلاّ ظلال النور
النور
(إن كنتَ)

[1] كَرْشَنَة‎ / Trascrizione / Transcription / Transkriptio

ḓalāl annawr

ṣaff lay rawḥī man alʾiʿyāʾ
addajā fī annawm waṣṣaḥwa ġafltī
ḥayn tazīd fī addarb ḥayrtī

falā tahjrnī lā
lā tahjrnī lā

asm bay laʿulyā almaqāmāt
ʾilā ʿawālm ʾins almalkūt
waḳalliṣnī (man) ʾaṭwār bašrītī

falā tahjrnī lā
lā tahjrnī lā

falhfī waššajū waṣṣabāba
waljaw wawjd alfaʾād
ʾin hay ʾilāā ḓalāl annawr
waḳbrnī bakrbī waḳībātī
baʿīdan ʿan nāmūska
kayf lā ʾahdr azzamn

falā tahjrnī lā
lā tahjrnī lā

laʾn ṣafāʾ aljanān fī maʿbdk
ʾaw naġmāt tawḥḥad ṭarb farḥtī
ʾin hay ʾilāā ḓalāl annawr
annawr
(ʾin kanta)

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/11/7 - 20:52




Language: Italian

Testo originale / الكلمات الأصلية / Original lyrics / Paroles originales / Alkuperäiset sanat

Traduzione italiana / الترجمة الإيطالية / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Angelo Arioli
LE OMBRE DELLA LUCE

Purifica il mio spirito dalle impotenze
La notte, nel sonno e al risveglio, nella mia negligenza
Quando, sul percorso, aumenta la mia perplessità

E tu non abbandonarmi, no
Non abbandonarmi, no.

Elevami nelle mie più alte stazioni spirituali
Verso i mondi della gente del tuo Regno
E liberami dai cicli della mia umanità

E tu non abbandonarmi, no
Non abbandonarmi, no.

Perché i miei lamenti, le angosce, le ferventi passioni,
gli amori struggenti e l’estasi del cuore
Non sono altro che le ombre della Luce.
Ricordami del mio tormento e delle mie sconfitte
Lontano dalla tua Legge.
Di come non sprecare il mio tempo.

E tu non abbandonarmi, no
Non abbandonarmi, no.

Poiché la purezza dei cuori nel tuo tempio
o le melodie che unificano la commozione della mia gioia
Non sono altro che le ombre della Luce.
La luce.
(se tu…)

Contributed by Riccardo Gullotta - 2023/11/7 - 20:54


"Due qui" in inglese si traduce Two hear (to hear) ascoltare
La biennale di Venezia quest'anno nel padiglione Italia ci sarà un Bodhisattva un albero e tanta musica
la mostra di Massimo Bartolini, unico artista a rappresentare il nostro paese, s’intitola Due qui / To Hear e si propone di esplorare il tema della mostra internazionale, Stranieri Ovunque / Foreigners Everywhere attraverso un’installazione sonora e ambientale curata dall’artista.
Il progetto si propone di indagare la nozione di estraneità non solo nell’ambito delle relazioni interpersonali, ma anche all’interno del sé.
Nel percorso proposto, due figure simboliche introducono idealmente gli spazi e il progetto: gli alberi nel Giardino delle Vergini e un Bodhisattva Pensieroso. Queste rappresentazioni della natura e della spiritualità sembrano incarnare momenti di immobilità, ma in realtà esprimono una forma di relazione più profonda con il mondo. L’albero, con le sue radici connesse alla terra, e il Bodhisattva, seduto in contemplazione, rappresentano modalità di relazione più sottili e profonde con l’universo circostante. Intorno a queste figure e con esse si dispiegano le opere che compongono il progetto, il cui fulcro è costituito da una grande installazione sonora accessibile al pubblico
L’installazione, invece, non produce architettura, ma suono: è una struttura che non occupa spazio, ma lascia passare tutti e passa attraverso tutti, generando comunità temporanee unite proprio dall’ascolto di una stessa fonte”.

link all'articolo

video di presentazione


Ho scelto Battiato per fare questo commento perchè mi sembra l'autore che più ha cercato il dialogo con le discipline buddiste.

Paolo Rizzi - 2024/3/4 - 19:05



Pianoforte in tuta mimetica


dell'artista Massimo Bartolini che rappresenterà l'Italia a Venezia vi propongo questa sua provocazione
Horizontal Victory
cliccando sul link vi comparirà l'opera

Le opere di Massimo Bartolini assumono le forme di azioni performative, disegni, installazioni sonore e video in cui confluiscono riflessioni e accostamenti che intersecano più dimensioni: quella narrativa, con riferimenti a storie o biografie, quella spaziale e architettonica e quella performativa. Nel caso di Horizontal Victory (Vittoria orizzontale) abbiamo a che fare con un’installazione che riproduce un pianoforte denominato Victory Vertical, prodotto appositamente per viaggiare assieme alle truppe statunitensi in missioni militari già a partire dalla Seconda Guerra Mondiale. L’ascolto della musica era un elemento di socialità fondamentale nell’esercito perché fungeva da sprone per il morale delle truppe. In questo senso il pianoforte diventa uno strumento utile all’economia bellica, tramutandosi da piacevole diversivo ad araldo di guerra. La trama camouflage che lo ricopre è esito di un mix che Bartolini realizza a partire da due pattern predefiniti e sviluppati per mimetizzare i militari in ambienti desertici o più temperati. Mescolandoli, l’artista rende evidente l’impossibilità della mimetizzazione e assimilazione dell’uomo in tali ambienti. Infine, sopra il pianoforte, giace una scultura in alabastro scavata dagli agenti naturali; nasconde sotto di se una coclea che assume metaforicamente il gesto dell’ascolto.

Paolo Rizzi - 2024/3/4 - 19:09




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