"Colui che protegge il mondo" assiste alla lotta tra i due pianeti, rendendosi conto con tristezza che per quanti sforzi egli faccia non potrà mai esistere un equilibrio di felicità per tutti. Osservando l'abisso che lo separa dagli uomini avverte ancora di più la sua solitudine e impotenza.
Vivo il nuovo giorno
Nel mio tempo eterno
Oggi come ieri
Nulla mi consola
Sfuggo da chi soffre
E il mio aiuto implora
Nell'enorme abisso
Della solitudine
Sono divisi
Sono diversi
Ma questa guerra
Non può durare
Li guardo ancora
E non so chi li salverà
Io, nell'alba e nella luce, sono Dio
C'è ancora un grande vuoto dentro me
Creai la vita e adesso sfugge via
La fine è forse questa, come può?
Vivo il nuovo giorno
Nel mio tempo eterno
Oggi come ieri
Nulla mi consola
Sfuggo da chi soffre
E il mio aiuto implora
Nell'enorme abisso
Della solitudine
Sono divisi
Sono diversi
Ma questa guerra
Non può durare
Li guardo ancora
E non so chi li salverà
Io, nell'alba e nella luce, sono Dio
C'è ancora un grande vuoto dentro me
Creai la vita e adesso sfugge via
La fine è forse questa, come può?
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