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E ce l'ho tremila lire

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Lingua: Italiano (Toscano elbano)


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Canto popolare dell'Isola d'Elba
A folksong from the Island of Elba
Volkslied aus der Insel Elba
Interpretazione / Performed by Daniela Soria
Album: Lo Scoglio Verde - Musica Popolare dell'Isola d'Elba


scoglioverde


Questo “extra” promana da due insopprimibili motivazioni, anzi tre. La prima è che il sottoscritto è un incallito girellone nelle tradizioni popolari di mezzo mondo, e che quindi -ogni tanto- ha bisogno di tornare un po' a quelle della sua terra materna, l'Isola d'Elba. La seconda è una particolare dedica a Marco Valdo M.I. e a Lucien Lâne: l'unico video esistente di questa canzone è il più cospicuo campionario di asini elbani che esista in rete. C'è poi anche la terza, che è presentare a quest'ìnclito sito la grande Daniela Soria, di Sant'Ilario in Campo, pianista e compositrice, considerata la “voce nera” del jazz italiano, ma anche esecutrice del “Pietro Gori” (e ci credo: a Sant'Ilario esiste tuttora una “via Pietro Gori”, mentre da Portoferraio Pietro Gori è stato recentemente sfrattato dalla sua piazza per essere sostituito da un sindaco di destra morto alcuni anni fa) e di tutta una serie di canzoni popolari elbane. Poiché in qualche modo sono riuscito un po' a rimettere in circolo un canto dell'Isola, vado a presentare quest'altro canto, che in un certo qual suo modo potrebbe parlare di una tematica che, allora come oggi, ha una sua valenza altamente sociale: maritare la figlia. Ed è tutto un tira e molla, con la Caterina che non vuole né contadini zonghi [elbano = buzzurri, rozzi, ignoranti] né Pomontinchi (v. nota). Lei vuole solo l'Alfredino, che però non se la fila; ma, alla fine, convolarono a giuste nozze presso un non meglio identificato “ponticello”. Mi è sorto un dubbio al riguardo: poiché l'unica chiesa elbana che io conosca, la quale sorga presso un ponticello, è proprio a Pomonte, che la Caterina alla fine si sia presa proprio un pomontinco? (Se mi legge qualcuno di Pomonte so di rischiare la vita, perché nessun pomontese vuole essere chiamato a quel modo nonostante le corrispondenze in Corsica). Irrompe poi nel canto l'Adelaide, che, lei, è civetta e si struscia a uno di città (ci rivedo un po' mia madre che, sedicenne e gran bella figliuola, si strusciò ben bene a un cittadino che l'ha sposata, vale a dire mio padre). L'Adelaide è protagonista assoluta della sorprendente chiusa del canto, nella quale le viene riservato un esplicito appellativo che mi riporta alla mia fanciullezza. Sì, perché questo canto qua me lo ricordo mentre lo cantavano, in versioni svariate e leticàndosi sulla parola giusta, le comari del vicinato; però, siccome c'era un bimbo, il verso finale non si poteva dire. Immaginatevi per un istante un Riccardino di cinque o sei anni che domandava: “Cosa vuol dire 'budello'?....” Apriti cielo! [RV]

E ce l'ho tremila lire
in un pinzo di pezzola [1]
e ce l'ho una figlia sola,
non la trovo a marità.

Contadini non ne voglio
ché son poveri e ignoranti,
patre, sai, ce n'istati tanti,
ma nissuno piace a me.

Pomontinchi [2] non ne voglio,
Della Zanca [3], passa via!
Alfredino per simpatia
me lo voglio abbraccià.

E ce l'ho tremila lire
in un pinzo di pezzola
e ce l'ho una figlia sola,
non la trovo a marità.

Quattro fili di seta dorata,
Caterina è 'nnamorata,
Namorata 'un si sa di chi,
di Alfredino che bàzzica qui.

Alfredino non la vòle,
Caterina 'ni scoppia 'l core,
core, core, non ne scoppià,
che domani ti sposerà.

Sposerai al ponticello
e ti comprerà 'n anello,
un anello e una crocetta,
Adelaide è 'na civetta.

Era meglio, da' retta al cugino,
fa' la tonta col cittadino,
'ni diceva: “Sei caro, sei bello!”,
Adelaide è un bel budello. [4]
[1] Nell'angolo ripiegato di un foulard da donna (all'Elba, il foulard si chiama anche, non so perché, fisciù).

[2] V. introduzione. Abitante di Pomonte, nell'Elba occidentale di fronte alla Corsica. Guai a chiamare “Pomontinco” uno di Pomonte: è termine che gli altri elbani usano perlopiù spregiativamente. A Pomonte e nei paesi vicini (Chiessi ecc.) la strada è arrivata nei primi anni '60, se mi ricordo bene; prima s'andava o per mare, o a dorso d'asino e di mulo. Ne consegue che gli altri elbani consideravano i Pomontesi pressoché come cavernicoli, e qui si capisce meglio lo “spirito” del canto.

[3] La Zanca è oltre Pomonte, andando verso Marciana e vicino a Sant'Andrea. Se a Pomonte erano cavernicoli, ci dice la Caterina del canto, alla Zanca bisognava, appunto, “passare via”. Sulle dispute tra i vari paesi e paesini dell'Elba occorrerebbe scrivere un libro intero; se un giorno o l'altro mi riuscirà di tornare all'Elba per non ripartirne mai più, magari lo scrivo io. Potrebbe diventare un best-seller!

[4] Termine che, tra Livorno, la costa e l'Elba, indica una fanciulla o una donna reputata di costumi sconvenienti, fino ad arrivare esplicitamente al meretricio (cfr. l'espressione labronica irbudelloditumà, che si potrebbe tradurre: “quella bravissima donna, ancorché debosciata, della tua genitrice”).

inviata da Riccardo Venturi - 5/3/2018 - 20:11


Bella, Riccardo! Grazie!

Se posso dare un contributo, preso da fr.wikipedia e Treccani:

"Le fichu, qui tire son nom du verbe « ficher » (mettre à la hâte), est un triangle d'étoffe — ou un carré plié en triangle — dont les femmes se couvraient la tête et les épaules."

"fisciù s. m. [dal fr. fichu, sostantivazione di fichu part. pass. di ficher «ficcare»: propr. «messo in fretta, alla meglio»]. – Fazzoletto di forma triangolare, con gale o frange, di stoffa leggera o di lana, di seta o di merletto, usato dalle donne, spec. nel passato, come elegante drappeggio per coprire le spalle e il petto: [...] fisciù alla Maria Antonietta, qualunque drappeggio o scialletto incrociato sul petto, al modo di quello adottato dalla regina di Francia al tempo della sua prigionia, terminata con la morte sulla ghigliottina (1793), durante la rivoluzione francese."

B.B. - 6/3/2018 - 00:19


Caro BB, segnati questa data, il 5 marzo 2018, perché stavolta l'etimologia me la son fatta fare io. Che fosse un francesismo lo avevo sospettato, ma che ci fosse nel mezzo addirittura Maria Antonietta....!

Riccardo Venturi - 6/3/2018 - 01:03




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