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Είχα ένα αγόρι

Arleta / Αρλέτα


Arleta / Αρλέτα

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Eíha éna agóri
[1968]
Στίχοι: Παυλἰνα Παμπούδη
Μουσική / Ερμηνεία: Αρλέτα
'Αλμπουμ: Στον ρυθμό του αγέρα
Testo: Pavlina Pamboudi
Musica / Interpretazione: Arleta
Album: Στον ρυθμό του αγέρα ("Al ritmo dell'aria")


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Nel 1968, in piena dittatura dei Colonnelli, la giovane cantante Arleta (Argyrò Nikoleta Tsapra), che allora aveva 23 anni, pubblicò un disco di sue canzoni romantiche e “disimpegnate” nell'ambito del Neo Kyma (“new wave”) della canzone greca, che s'intitolava “Al ritmo dell'aria” e che passò la censura senza problemi. Al ritmo dell'aria, appunto, riuscì a infilarci anche questa (bella) canzone di cui la censura non si accorse per niente, dato che Arleta la aveva scritta per, e parlava di, Sotiris Petroulas. Sotto una dittatura, le cose, e le persone, non possono essere chiamate con il loro nome; se ne parla in modo nascosto, e anche una canzone diventa un piccolo, grande atto di resistenza. E le dittature sono per definizione stupide. Arleta, fin dall'inizio della sua carriera, aveva attratto grandi autori per la sua voce impiantata su un aspetto di ragazzina acqua e sapone, un po' paffutella e carina; aveva lavorato con Theodorakis e Hatzidakis (o Hadjidakis). E' anche un'omaggio a una grande artista, questa canzone scritta per un ragazzo ammazzato durante una manifestazione democratica, e che nel 1968 avrebbe avuto pochi più anni di Arleta (Sotiris era del 1943, Arleta del 1945). Arleta è morta l'8 agosto di quest'anno all'età di 72 anni. [RV]
Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
Ένα ποτάμι που έγινε αναφιλητό,
Ένα ποτάμι που έγινε αναφιλητό.

Τώρα δυο ηλιοτρόπια
Τα μάτια του που τόσο είχα φιλήσει,
Τώρα τα όνειρά του
Γίνανε δυο σταλαγματιές πικρή δροσιά,
Τώρα τα όνειρά του
Γίνανε δυο σταλαγματιές πικρή δροσιά.

Την Τρίτη μέρα δεν αναστήθηκε,
Την Τρίτη μέρα δεν αναστήθηκε.
Είκοσι μέρες κοιμάται κάτω απ’ τη βροχή,
Είκοσι μέρες κοιμάται κάτω απ’ τη βροχή.

Τώρα μια παπαρούνα
Σημάδεψε τη θέση της καρδιάς του,
Τώρα είναι η φωνή του
Ένα σπουργίτι που πετάει για τον νοτιά,
Τώρα είναι η φωνή του
Ένα σπουργίτι που πετάει για τον νοτιά.

Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
Ένα ποτάμι που έγινε αναφιλητό,
Ένα ποτάμι που έγινε αναφιλητό.

inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 30/9/2017 - 00:49



Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
30 settembre 2017 01:22

AVEVO UN RAGAZZO

Avevo un ragazzo, un vento selvaggio,
avevo un ragazzo, un vento selvaggio,
un fiume che divenne un singhiozzo,
un fiume che divenne un singhiozzo.

Ora sono due girasoli
i tuoi occhi che avevo baciato tanto,
ora i tuoi sogni
son diventati due gocce di rugiada amara,
ora i tuoi sogni
son diventati due gocce di rugiada amara.

Il terzo giorno non è resuscitato,
il terzo giorno non è resuscitato.
Da venti giorni dorme sotto la pioggia,
da venti giorni dorme sotto la pioggia.

Ora un papavero
ha indicato la posizione del suo cuore,
ora la sua voce
è un passero che vola a sud,
ora la sua voce
è un passero che vola a sud.

Avevo un ragazzo, un vento selvaggio,
avevo un ragazzo, un vento selvaggio,
un fiume che divenne un singhiozzo,
un fiume che divenne un singhiozzo.

30/9/2017 - 01:23




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