Lingua   

Buonanotte luce

Filippo Andreani
Lingua: Italiano


Filippo Andreani


Buonanotte luce che non sfuochi negli occhi suoi stanchi,
tra coperte di ciglia abbassate sulla notte davanti.
Vagli a dire, se riesci, che lo veglia un’amante taciuta
e che gli farà coperta il mio sguardo, la più calda che ha avuta.
Buonanotte luce, fiamma che irradi il suo ardire,
fatti fievole lanterna accesa che gli culla il dormire.
Vagli a dire di me, dei miei respiri svelti ad uscire,
nell’affanno di un amore nuovo a cui non so più mentire.
Ho intrecciato le mie fantasie fino a farne la trama di un canto
che di sentir cantare ora bramo con la mia e la sua voce soltanto,
in quel giorno che i fiori di prato vedranno le mie alle sue labbra abbracciarsi
ed, unite, di mai più lasciarsi in silenzio giurarsi.
Buonanotte luce, febbre di folgore antico
che da sempre riluci sul viso di ogni ardente bandito,
vagli a dire, se puoi, che se ieri ordinava il mio agire
ora che è capitano di carne mi comanda il sentire;
che se nelle sue mani sino a ieri ho veduto il potere,
di carezze in attesa di un volto ora le vede piene.
Buonanotte amore - dico cosi perché non puoi sentire -
e da sveglio hai per primo pensiero quello di non morire.
Verrà il giorno che il giorno sarà di chiamar questo inferno “ricordo”,
di soffiar nell’armonica il fiato tenuto sospeso ad ogni torto
che questi anni d’ortica ci hanno calcato in fondo alla gola:
in quel giorno ti avrò per me sola, ti avrò per me sola.



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