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Language: Hebrew


Yehudit Ravitz / יהודית רביץ

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Lyrics: Shamrot 'Or / מילים: שמרית אור / Testo: Shamrot 'Or / Paroles: Shamrot 'Or / Sanat: Shamrot 'Or

Il termine “antisemita”, e “antisemitismo”, sono generalmente intesi come odio razziale verso gli ebrei e, nella particolare accezione diffusa scrupolosa dal sionismo, verso gli israeliani e lo stato di Israele. Curiosi la diffusione e l'uso di tale termine, in quanto -come dovrebbe essere noto- gli ebrei sono semiti al pari degli arabi e di tutta una serie di altri popoli. La lingua araba classica e la lingua ebraica, pur appartenendo a due rami distinti e non essendo reciprocamente intelligibili, sono entrambe lingue semitiche e fra di loro si nota comunque una notevole somiglianza, sia strutturale che morfologica e lessicale. Ancor più curioso che, in entrambe le lingue, ci si saluti augurando la “pace” con un termine identico (shalom, salam). Per farla oltremodo breve, qualcuno persino in Israele sembra avere avuto presente la cosa, che invece è difficile far entrare altrove nella testa e nell'immaginario collettivo: se ci si rifà ad un termine nato nel XIX secolo e basato su divisioni etniche e linguistiche di stampo positivistico (al pari dei nazionalismi ottocenteschi di cui il sionismo è peraltro figlio di origine pienamente europea e laica, promanante com'è dalla haskalah, l'Illuminismo ebraico del XVIII secolo, e dal socialismo bundiano di Theodor Herzl), dovrebbero essere “antisemiti” anche coloro che odiano gli arabi, ivi compresi non pochi israeliani dove esistono intere formazioni politiche di destra che propugnano autentico odio razziale nei confronti dei palestinesi e di altri popoli arabi. Di converso, c'è pure qualcuno in Israele che ha, o aveva, coscienza di un'origine comune, e di tutta l'ingarbugliata situazione di cui non si vede minimamente la fine perché, probabilmente, non la ha e non la avrà mai, senza alcuna via d'uscita. Bibbie, stati, Corani, diritti storici e di sangue, nazionalismi, tragiche storie piegate all'interesse e alla prevaricazione dell'uno sull'altro. Tanto da farci persino alcune canzonette, e va detto che canzoni del genere sono prevalentemente in lingua ebraica e di parte israeliana (difficile trovarne qualcuna in arabo). Lodandone gli intenti e i messaggi, va comunque tenuto conto di un fatto elementare: la “pax israeliana” è generalmente dello stampo “tutti possiamo vivere in pace, ebrei, arabi, cristiani, basta farlo sotto lo stato di Israele”. Lo stesso Ariel Sharon, il “falco” per eccellenza, dichiarava spesso di essere favorevolissimo all'integrazione degli palestinesi come cittadini a pieno titolo dello stato di Israele. Del resto, siamo o no tutti “semiti”...? Questioni straordinariamente complesse, per le quali, con tutta probabilità, l'unica soluzione reale sarebbe l'eliminazione di tutti gli “stati”, tout court, il che va sotto il nome di “utopia” o roba del genere. Nel frattempo, uno sguardo attento alle espressioni del “pacifismo” della zona sarebbe d'obbligo: noialtri, in questo sito, lo facciamo con le canzoni. Eccone quindi una, presente sin dal famoso 12 marzo 2007 e rimasta finora senza traduzione. Dico “famoso” perché, riprendendo in mano la sezione ebraica del sito, mi sono accorto di aver inserito un gran numero di canzoni in ebraico quel giorno, uno degli ultimi passati nel mitologico sgabuzzino di Friburgo, in Svizzera, ripromettendomi di tradurle. Prima o poi. Tocca adesso a questa canzone di Yehudit Ravitz, cantante di Bersabea (Beer Sheva) il cui nome significa “Ebrea, Giudea” esattamente come tanti da noi si chiamano Cristiano o Cristiana. In questa canzone, tanto per chiarire, c'è Sem in persona, quello dei Semiti, il figlio del patriarca Noè assieme a Yafet (all'origine dei Greci e, in senso lato, dei popoli indoeuropei) e Cam (il figlio maledetto da Noè perché aveva sorpreso il vecchio padre totalmente briaco e gnudo come un verme, all'origine dei popoli africani o “camiti”). Tutti siamo figli di Sem, molto bene, ma io vedo bianco e tu vedi nero, il figlio spiaccicato in una fossa per l'uno è un vigliacco e per l'altro un eroe, e ci sbudelliamo tutti allegramente mentre Madre Terra è stanca di bruciare, ma comunque brucia quotidianamente tra razzi, bombe a grappolo, occupazioni, colonizzazioni e persino bombe atomiche. Cose che succedono nel magico mondo del terribile Unico Dio, talmente unico che è riuscito a dividersi in tre e in costante guerra tra di loro: aridàtece Giove, Minerva e Saturno, per favore. Una piccola curiosità per finire e prima di passare, finalmente, alla canzone tradotta: nella grafia svocalizzata ebraica, il nome di Sem (שם, Shem) è omografo del sostantivo per “nome” (shem, quello dello Yad Vashem “Mano e Nome”) e dell'avverbio di luogo “lì, là”, che però si pronuncia sham. “Lì è il nome di Sem” si direbbe שם שם שם (sham shem shem). [RV, 2-11-2018]
שֵם
שנינו בני שֵם
ואין אשם ולא אשם
שם. (שם)

שנינו בני שם
אני נושם אתה נושם, (שם).
אתה אומר לבן אני אומר שחור
אתה חושב פחדן אני חושב גיבור,
שרוע על גבעה שוכב בתוך הבור -
ואמא אדמה עייפה כבר מלבעור.
שם.

שנינו בני שם
ואין אשם ולא אשם
שם. (שם), שנינו בני שם
אני נושם אתה נושם - שם.
נעים כמטרה - מי טוב ומי הרע
בארץ הגזרה בארץ יש ברירה
בעורֵק הכחול זועק אותו הדם
העצב והשכול של שנינו, בנאדם.

שם...שנינו בני שם

והמלה אויב
והמלה אוהב
קרובות עכשיו כל כך
קרובות שזה כואב.

שם...שנינו בני שם

אתה אומר לבן אני אומר שחור
אתה חושב פחדן אני חושב גיבור,
שרוע על גבעה שוכב בתוך הבור -
ואמא אדמה עייפה כבר מלבעור
שם.

Contributed by Riccardo Venturi - 2007/3/12 - 22:18



Language: Italian

Traduzione italiana / תרגום איטלקי / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 2-11-2018 13:06
SEM

Siamo tutti e due figli di Sem
E lui ne ha la colpa, e non ce l'ha,
Sem, (Sem.)

Siamo entrambi figli di Sem,
Io respiro, e tu respiri, (Sem).
Tu dici bianco, io dico nero,
E lui che giace su una collina steso in una fossa
Tu dici che è un vigliacco, io dico che è un eroe
E Madre Terra è stanca di bruciare,
Sem.

Siamo entrambi figli di Sem,
E lui ne ha la colpa, e non ce l'ha.
Sem (Sem), siamo entrambi figli di Sem
Io respiro, e tu respiri – Sem.
Piacevole come bersaglio – chi è buono, chi è cattivo
Israele è diviso in due, in Israele si deve scegliere,
Nella vena blu il sangue urla
La tristezza e il lutto di entrambi, uomo.

Sem...siamo entrambi figli di Sem

E la parola è un nemico
E la parola è amore
Così vicine adesso
Spesso fanno male.

Sem...siamo entrambi figli di Sem

Tu dici bianco, io dico nero,
E lui che giace su una collina steso in una fossa
Tu dici che è un vigliacco, io dico che è un eroe
E Madre Terra è stanca di bruciare,
Sem.

2018/11/2 - 13:06




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