Lingua   

Mamma son partigiano

anonimo
Lingua: Italiano



Ti può interessare anche...

Tredici vite
(Andrea Polini)
Canzone dell’8 Settembre
(anonimo)
Fucile e bisaccia / Addio Ninetta
(Alberto Cesa e Cantovivo)


Canto partigiano riferito da Giuseppina Rettori (classe 1925) di Dicomano, provincia di Firenze, nel corso delle registrazioni effettuate in casa sua tra il 2003 ed il 2007 dal ricercatore Marco Magistrali del Centro di Ricerca e Documentazione dell’Associazione Culturale La Leggera di Rufina, Firenze



La brigata partigiana Lanciotto Ballerini, dal nome di un martire partigiano [1911-3 gennaio 1944], fu fondata poco prima della Battaglia di Cetica avvenuta sul Pratomagno il 28 giugno 1944 a cui parteciparono i partigiani di Dicomano.

Giuseppina Rettori


Mio fratello [Valerio Rettori, ndr] era sotto gli ordini della Lanciotto, perché questi ragazzi eran sotto la Lanciotto
Mamma son partigiano
me ne vò sulla montagna
mamma non temere
combatterò con forza vera

Se dovessi morire
il tuo nome madre mia non scorderò
ma su non piangere e gli occhi asciugati
un bacio diamoci e ciao mamma

Quando sul campo di battaglia
la tromba suona l’avanzata
e col fischià della mitraglia
il partigiano pensa alla sua mamma amata

Ma il partigiano ardito e fiero
col suo fucile e bombe a mano
e sotto gli ordini della Lanciotto
sappiam combattere sappiam morir
e sotto gli ordini della Lanciotto
sappiam combattere sappiam morir

inviata da Bernart Bartleby - 10/1/2016 - 13:33




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org