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Atto di forza

Max Gazzè
Langue: italien


Max Gazzè

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2014
Sotto Casa
Testo di Francesco Gazzè
Musica di Max Gazzè

sotto casa

Vincitore del premio Voci per la libertà 2014

"Spesso capita di chiederci - racconta il Premio Amnesty International Italia 2014 Max Gazzè - come un essere umano possa arrivare a compiere gesti atroci, quali siano i guasti che mandano in blocco il cervello e perché nessuno sia ancora riuscito a trovare il sistema per fermare la follia molto prima di quando è già troppo tardi. Facile che resti un pensiero come tanti che balena e sparisce per lasciar posto a qualcosa di più urgente. 'Atto di forza' è uno di quei pensieri, il racconto
per immagini di una di quelle follie. Grazie al premio Amnesty International lo sguardo si sposta e indugia su temi enormi – quale, appunto, la violenza contro le donne - che vengono quasi sempre pigiati in cronaca nera solo perché sembra sia diventato normale che ogni tanto qualcuno perda il controllo. Manca il tempo di illustrare i dettagli, di realizzare che succede veramente, di spiegare che non è per niente normale".
'Atto di forza' - dichiara il presidente di Amnesty International Italia Antonio Marchesi - è un contributo importante alla conoscenza e alla sensibilizzazione su un problema gravissimo di violazione dei diritti umani in Italia: la violenza contro le donne. Una follia, spesso una 'lucida follia', descritta in 'Atto di forza', che è resa ancora oggi possibile dall'idea, purtroppo
molto diffusa, che la propria moglie o compagna sia semplicemente una cosa di cui l'uomo è proprietario, da punire quando si ribella e a maggior ragione quando si allontana. Le istituzioni italiane si sono accorte abbastanza tardi di questo problema, dopo anni nei quali vi sono stati oltre 100 omicidi di donne per mano di uomini. Gli stati hanno la responsabilità di punire la violenza contro le donne ma soprattutto di prevenire gli 'atti di forza'. Il brano vincitore del Premio Amnesty
International Italia 2014, frutto della vena poetica e dell'impegno civile di Max Gazzé, sarà un prezioso alleato nella nostra campagna per porre fine alla violenza contro le donne".
Evade il buio arcigno
come una bolla d’aria,
verde perfetto
svaria
in comignoli
dov’è pieno di pioggia
qualche abbaglio asciutto,
e un tuono di carta ondeggia.

Il cielo
rivela filamenti
di nubi strette
e le braci violette
fosforescenti
del sole già nato
fanno il lago lento
e sottile
un laminato d’argento.

Evapora immerso di nebbia
come lenzuoli,
e in mezzo alle labbra
due fili d’erba,
lei tira sassi
ricurva sui buchi
nell’acqua riflessi:
ci specchia i suoi pochi
vent’anni di età.

Ma dietro il cappello di paglia
lui calmo ritaglia un po’ d’ombra
e si vanta ad un palmo da lei
per quello che appare da tanta bellezza
ed immonda!

Perché la ragazza ha tradito,
lasciando in lui prati di niente
e un fuoco distante a incendiarlo.

Pulsa l’aorta
nel collo della ragazza nuda…
lo stallo una volta voluto
è carne che grida: “Aiuto!”

Si attacca alla panchina,
un vento di latta
la frusta sulla schiena
e aspetta
la grandine come un ceffone…
farfuglia strambi
cadaveri di parole.

Fasci di gelo
inchiodano gli alberi allo sfondo
e quest’ingombro
di nuvole in nero
sfoga rovesci
come minacce!

Il calo verticale
l’attraversa appieno,
e com’è diversa
la vita reale...
i nubifragi son miti
e fragili
stalattiti di cielo.

envoyé par dq82 - 29/4/2015 - 15:24


A tutti quei cantanti che appoggiandosi sui temi più scontati (razzismo, tolleranza delle diversità, violenza sulle donne ecc.) raccolgono i consensi del popolino con dei testi spiccioli e immediati (vedasi la vittoria a Sanremo 2018 di Meta e Moro con un tema forte ma un testo banale, oppure un brano di non so chi che si chiama "L'amore merita" e parla di rispetto della sessualità altrui con un testo di bassissimo livello e anche musicalmente una commercialata scontatissima) vorrei dire: ecco una lezione che vi dà Gazzè con il fratello: COSÌ si codificano artisticamente i messaggi da dare nelle canzoni, COSÌ si parla di temi forti, COSÌ si stimola l'intelligenza del destinatario! Questa canzone parla di una violenza su una ragazza con un'eleganza e una raffinatezza ESEMPLARI: Gazzè ha detto che sin da quando ha pensato il brano aveva in mente di non descrivere la violenza nell'atto di essere compiuta ma il dopo, ossia l'immagine della ragazza scombussolata e indifesa in seguito all'accaduto. Ecco che ne viene fuori un brano dove ci vuole quel quid in più per arrivarne alla comprensione. Ha vinto anche il premio di Amnesty International per questo pezzo. C'è solo da ringraziarlo per il modo in cui ci insegna (assieme al fratello) ad ascoltare più a fondo e ad abituarci alla qualità, permettendoci di distinguere e disapprovare l'ordinaria spazzatura.

Gabriele Maiellaro - 2/7/2018 - 23:23


Max Gazzè è un grande artista,poeta,brillante musicista creativo e raffinato. La maggior parte degli utenti della musica contemporanea incontra qualche difficoltà nel comprendere il grandissimo valore della sua produzione musicale.Personalmente ritengo che sia il miglior cantautore italiano del nostro tempo.

Eliana Perucci da Terni

wwelianaperucciò - 20/3/2019 - 21:05




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