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Language: Greek (Modern)


Dionysis Savvopoulos / Διονύσης Σαββόπουλος

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Shólio
[1976]
Στίχοι: Διονύσης Σαββόπουλος
Μουσική: Διονύσης Σαββόπουλος
Από την ηχητική επένδυση της ταινίας
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
του Παντελή Βούλγαρη

Testo: Dionysis Savvopoulos
Musica: Dionysis Savvopoulos
Dalla colonna sonora del film
Happy Day / Χαρούμενη ημέρα (1977)
di Pandelis Voulgaris



Un campo di concentramento su un'isola arida è l'inferno per i prigionieri che vi sono stati deportati. La vita quotidiana delle persone che vi sono rinchiuse consiste in interrogatori, violenza psicofisica, punizioni arbitrarie e altre torture. Un prigioniero rifiuta di sottomersi e viene torturato; mentre tenta di scappare, cade in mare. Quando la Regina visita l'isola, i guardiani trovano il fuggitivo e lo uccidono senza pensarci un attimo, dato che ufficialmente è già morto. Questa, riassunta per capi più che sommi, è la trama del film Happy Day, girato nel 1976 dal regista Pandelis Voulgaris, con protagonisti Zorz Sarri, Yorgos Moschidis e Stavros Kalaroglou. La colonna sonora del film fu affidata interamente a Dionysis Savvopoulos; e tutti avranno capito anche fin troppo bene quale sia l'isola di cui si parla nel film. Del resto, lo stesso Savvopoulos era stato incarcerato (per due volte) nel 1967 dopo il colpo di stato del 21 aprile, e “aveva fatto l'esperienza”. La storia di questa canzone e dell'intera colonna sonora del film Happy Day sono particolari: in primis, Savvopoulos vinse con la colonna sonora il primo premio al Festival Cinematrografico di Salonicco, che ritenne però di rifiutare. Questa canzone, inoltre, fa parte sì dell'album relativo alla colonna sonora, ma nel film non viene cantata. E', come dice il suo stesso titolo, una “nota a margine”; una raccolta delle impressioni che Savvopoulos stesso riportò su quell'isola. La quale, nella canzone, viene nominata espressamente se mai ce ne fosse stato il bisogno: Makronissos. Una “nota a margine” per il film che, nel video, Savvopoulos interpreta davanti ad un gruppo di persone tra le quali si riconoscono Manos Loïzos e Melina Mercouri. [RV]
Δεν έχει τι, δεν έχει πώς
Της ταινίας μας το φως
Μια κηλίδα μόνο σκάει
Και το καίει και το γυρνάει

Την ελένε Μακρονήσι
Ο λαός έχει νικήσει
Σκάει αλυσιδωτός
Μες το αίμα του παντός

Προδοσίες και ψευτιές
Και μουρλές πολιτικές
Όποιος λύγισε εκεί
Λέω για πάντα έχει σωθεί
Όχι που είναι στη ζωή
Μα που υπόφερε πολύ

Τέτοιο φως που αιμορραγεί
Θέλω να αναστηθεί
Με το τι και με το πώς
Σαν καρκίνος θα με τρως

Ξέρω ανθρώπους σαν και σας
Που μου λεν μην τα ρωτάς
Γύρω στο ’48
Πέρασα από ‘κεί και ’γώ
Ήταν μέρες φοβερές
Η Μακρόνησος που λες

Κι όμως τώρα που κι εγώ είμαι κει
Μες το φιλμ του Παντελή
Νιώθω πρώτη μου φορά
Τι σημαίνουν όλα αυτά

Νιώθω άλλος κι άλλη μια
Χαιρετώ με την γροθιά
Δεν έχει τι, δεν έχει που
Στις οθόνες του λαού

Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 2015/4/13 - 11:55



Language: Italian

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
13 aprile 2015
NOTA A MARGINE

Non ha un perché e un percome
la luce del nostro film
solo che spunta una macchia
e lo brucia e lo percorre

Si chiamava Makronissos
il popolo aveva vinto
spunta incatenata
in mezzo al sangue generale

Tradimenti, menzogne
e stronzate politiche
chi là si è piegato
dico, per sempre si è salvato
non che sia vivo
però ha patito molto

Questa luce che sanguina
voglio che risorga
col perché e col percome
mi divorerai come un cancro

Conosco gente come voi
che mi dicono: non mi chiedere
del '48 e dintorni
anch'io ci sono passato
erano giorni terribili
quella Makronissos che dici

Però ora che anch'io sono qui
in mezzo al film di Pandelis
sento per la prima volta
che cosa significhi tutto questo

Mi sento un altro e un'altra
e saluto a pugno chiuso
non c'è né un perché né un percome
sugli schermi del popolo

2015/4/13 - 22:32




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