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La Sora Cesira
Langue: italien


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(Piero Nissim)
E io ero Sandokan
(Armando Trovajoli)
Rabbia antifa
(Sud Disorder)


[2011]
Parole de La Sora Cesira, musicista e blogger romana.
Sulla musica composta nel 1973 da Armando Trovajoli per la commedia “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini.



Tre o quattro anni fa, quando la Sora Cesira dedicava quest’allegra canzoncina all’allora Dvce di Roma Gianni Alemanno, le cose erano ancora rose e fiori. Solo adesso è venuto finalmente fuori tutto il letame che ci stava sotto. La “parentopoli” di allora è diventata una conclamata “mafio-fascistopoli”, non solo quindi uno “scandaletto” di nepotismi e (naturale) spoils system ma un vero e proprio piano criminale di spartizione di soldi e potere orchestrato da fascisti, istituzionalizzati e non, e criminalità organizzata, istituzionalizzata e non (e in mezzo anche qualche “democratico” che chiudeva un occhio o due).



Insomma, a Roma pare proprio che governassero topi di fogna e cani rabbiosi, come il qui cantato (o, piuttosto, canzonato) genero di Pino Rauti (l’Ordine Nuovo che fondò lui non era il giornale gramsciano...), o il suo faccendiere Massimo Carminati (terrorista nero legato alla banda della Magliana, coinvolto negli omicidi di Mino Pecorelli e di Fausto e Iaio), o il di lui braccio destro Salvatore Buzzi (un fascista che faceva i soldi con il business degli immigrati e dei campi rom... altro che razzista, piuttosto “scafista”!), o gli ex camerati di Avanguardia Nazionale Riccardo Mancini (ad di Ente Eur) e Franco Panzironi (boss delle municipalizzate), o l’altro “uomo di mezzo” Gennaro Mokbel (neofascista frequentatore di servizi segreti e ‘ndrine, tanto amico degli stragisti neri Giusva Fioravanti e Francesca Mambro dei quali ha curato la galera dorata e l’uscita anticipata nonostante la decina di ergastoli che avrebbero dovuto scontare)...
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che c'è un amico in più
se cacci gli assessori poi
ti salvi solo tu
la giunta mandi a casa e
fai grande pulizia
sorridi alla cubista
non farla andare via
la metti a far l'autista
e si viaggia in...
aaaaaallegria!

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che c'è un parente in più
sistemalo in ufficio, dai
e non pensarci su
se c'hai un'amica zoccola
può fare la magia
di vender più biglietti e
con la sua simpatia
ti sana anche il bilancio
e trionfa laaaaa...
democraziaaaaaa!

Per un parente, in fondo
la mano è sempre tesa
qualche milion di euro
è la modica spesa
e non c'è mai un concorso
e mai nessuna attesa
ma poi qual è il problema?
l'oggetto di contesa?
ma che 'nce lo sapevi?
te sembra ‘na sorpresa?

E se qualcuno arriva
tu di' che niente sai
no, no, no!
no, nun ce lo so!
E se qualcuno arriva
tu nega come sai
no, no, no!
no, nun ce lo so!
Nooo! No! No!

E corri in Campidoglio
lo so sarà un'impresa
e di' che questa accusa
per te è una grande offesa
e infine
prega e nega
dichiara che è stato
un isolato caso
che come tuo vice
ce metti Bertolaso

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che c'è un amico in più
tanto agli ortofrutticoli
s'infilan sempre i cetrioli
e lo sai bene anche tuuuuu!

Assumi un picchiatore che
starà in segreteria
l'amante del tuo medico
per la portineria
e come controllore, dai
perché 'nce metti zia?
evviva il posto all'ATAC
e così, e così, e così...
così siaaaaa!

envoyé par Bernart Bartleby - 3/12/2014 - 21:55


Nel 2010 Gianni Alemanno attaccò la serie TV "Romanzo criminale", basata su di un romanzo che il magistrato Giancarlo De Cataldo aveva scritto ispirandosi alla vicenda della banda della Magliana: l'allora primo cittadino denunciò "il tentativo di dipingere in maniera romantica una vicenda brutta e criminale che è costata tantissimo a Roma"...
Qualche tempo dopo se la prese anche con la band degli Amor Fou i quali, sull'onda del ritorno al noir poliziottesco anni 70 decretata dal successo proprio di "Romanzo criminale", avevano scritto una canzone dedicata ad Enrico De Pedis, detto Renatino, che della banda della Magliana fu il boss (ucciso nel 1990 in un regolamento di conti e sepolto in Sant'Apollinare perchè "benefattore dei poveri"): l'allora Dvce di Roma sentenziò, "Bisognerebbe essere molto meno indulgenti rispetto a questi fenomeni perché la Banda della Magliana a Roma rappresenta quello che la mafia rappresenta per la Sicilia e per le altre regioni del Sud"...

E poi si scopre che era lui che se la faceva con esponenti della criminalità organizzata, della mafia e del vecchio terrorismo nero... Hai capito 'sto 'nfamone!

Bernart Bartleby - 4/12/2014 - 09:12


Errata corrige: ho definito Salvatore Buzzi, uno degli uomini chiave arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulla mafia capitolina, un "fascista": pare invece che negli anni 70 fosse vicino all'estrema sinistra, che si sia fatto molti anni di carcere per omicidio, che abbia avuto poi l'idea di un coop di ex-detenuti e che infine sia diventato il re delle coop che si occupano di "terzo settore", facendo un sacco di soldi sugli appalti per i servizi alle "fasce deboli"...

Si vede che su soldi e potere gli opposti estremismi finiscono spesso col convergere...

B.B. - 4/12/2014 - 16:43


E due paroline sui coinvoltissimi esponenti de quer modernissimo e ggggiòvane partito de "sinistra" che va sotto er nome de "Piddì", no...? Er quale "partito de sinistra" nun me sembra tanto "opposto estremismo", me sembra casomai la stessa precisa merda dei fascisti. Che piano piano ci si arrivi...?

Ahmed il Lavavetri - 5/12/2014 - 06:47




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