Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se a salire ci vuoi provare tu
vedrai che troverai chi ti ributta giù.
E sul primo gradino ci stanno i disperati
che hanno avuto in dono la peggiore sorte
dietro di loro il vuoto il pozzo della morte
che odora un po' di pane per i troppo affamati
E per uno che sceglie l'odore e l'illusione
ed un altro che sale verso la redenzione
già dieci venti cento han preso il loro posto
in debito di fumo in credito d'arrosto.
Sul secondo gradino respiran gli sfiancati
con quel po' di polmoni che si son conservati
senza dirlo a nessuno per non esser stanati
e condannati come ladri dei propri fiati
Respirano pero' d'altro non fanno molto
non riescono nemmeno ad alzare gli occhi
ogni tanto qualcuno stramazza sui ginocchi
ma è solo per igiene che poi viene sepolto.
E sul terzo gradino i lavoratori
si pigiano perché nessuno resti fuori
dal loro grande viaggio che ha per meta finale
la fine dell'oltraggio il crollo delle scale
Nessuno vuol salire senza gli altri trecento
per chi vorrà tradire sarà l'isolamento
sarà uno scambio avaro e dopo la vittoria
sarà fama di baro, crumiro della storia.
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se guardi in faccia quelli che vanno in su
vedrai che hanno qualcosa che non hai certo tu.
E sul quarto gradino ci stanno i negozianti
i bottegai gli usceri ed i rappresentanti
con tutti i loro figli da spingere in avanti
verso posizioni un po' più rilevanti
si guardano in cagnesco, si fanno gli occhi torvi
ed ai lamenti altrui sono del tutto sordi
e fanno a chi è più furbo a chi spinge di più
tanto che un po' ogni giorno qualcuno casca giù
E sul quinto gradino ci stanno gli impiegati
i piccoli burocrati, gli appena laureati
i preti di campagni, gli sbirri ed i soldati
gli intellettuali senza ombra d'intelligenza.
Convinti tutti quanti di essere qualcuno
con la divisa o meno e incarichi importanti
convinti tutti di valere quasi molto
che quel che è stato dato non sarà loro tolto.
E sul sesto gradino ci stanno i titolati
cioè i figli dei potenti bastardi o abbandonati
nobili decaduti e diseredati
principi re e sultani ormai detronizzati.
Non son molto diversi da quelli un po' più in giù
han solo soldi in meno e la superbia in più
e un solo desiderio, un gradino tutto loro
purché non sia il frutto del plebeo lavoro.
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
e che c'è gente che sale
però se guardi in faccia quelli che piovon giù
ti accorgerai che sono proprio come sei tu.
Dopo il sesto gradino hanno messo un cancello
"bravo il nostro cretino" è scritto in un cartello
"e bravo il nostro fesso, sei giunto fino qua,
hai fatto un gran buon uso della tua libertà"
dopo il sesto gradino con una gran risata
ti aprono un tombino, ti danno una pedata
ed ecco in un secondo, testardo come un mulo,
che ti ritrovi in fondo col tuo calcio nel culo...
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se accetti il gioco e sei anche tu della partita
ricorda che rinunci a dare un senso alla tua vita.
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se a salire ci vuoi provare tu
vedrai che troverai chi ti ributta giù.
E sul primo gradino ci stanno i disperati
che hanno avuto in dono la peggiore sorte
dietro di loro il vuoto il pozzo della morte
che odora un po' di pane per i troppo affamati
E per uno che sceglie l'odore e l'illusione
ed un altro che sale verso la redenzione
già dieci venti cento han preso il loro posto
in debito di fumo in credito d'arrosto.
Sul secondo gradino respiran gli sfiancati
con quel po' di polmoni che si son conservati
senza dirlo a nessuno per non esser stanati
e condannati come ladri dei propri fiati
Respirano pero' d'altro non fanno molto
non riescono nemmeno ad alzare gli occhi
ogni tanto qualcuno stramazza sui ginocchi
ma è solo per igiene che poi viene sepolto.
E sul terzo gradino i lavoratori
si pigiano perché nessuno resti fuori
dal loro grande viaggio che ha per meta finale
la fine dell'oltraggio il crollo delle scale
Nessuno vuol salire senza gli altri trecento
per chi vorrà tradire sarà l'isolamento
sarà uno scambio avaro e dopo la vittoria
sarà fama di baro, crumiro della storia.
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se guardi in faccia quelli che vanno in su
vedrai che hanno qualcosa che non hai certo tu.
E sul quarto gradino ci stanno i negozianti
i bottegai gli usceri ed i rappresentanti
con tutti i loro figli da spingere in avanti
verso posizioni un po' più rilevanti
si guardano in cagnesco, si fanno gli occhi torvi
ed ai lamenti altrui sono del tutto sordi
e fanno a chi è più furbo a chi spinge di più
tanto che un po' ogni giorno qualcuno casca giù
E sul quinto gradino ci stanno gli impiegati
i piccoli burocrati, gli appena laureati
i preti di campagni, gli sbirri ed i soldati
gli intellettuali senza ombra d'intelligenza.
Convinti tutti quanti di essere qualcuno
con la divisa o meno e incarichi importanti
convinti tutti di valere quasi molto
che quel che è stato dato non sarà loro tolto.
E sul sesto gradino ci stanno i titolati
cioè i figli dei potenti bastardi o abbandonati
nobili decaduti e diseredati
principi re e sultani ormai detronizzati.
Non son molto diversi da quelli un po' più in giù
han solo soldi in meno e la superbia in più
e un solo desiderio, un gradino tutto loro
purché non sia il frutto del plebeo lavoro.
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
e che c'è gente che sale
però se guardi in faccia quelli che piovon giù
ti accorgerai che sono proprio come sei tu.
Dopo il sesto gradino hanno messo un cancello
"bravo il nostro cretino" è scritto in un cartello
"e bravo il nostro fesso, sei giunto fino qua,
hai fatto un gran buon uso della tua libertà"
dopo il sesto gradino con una gran risata
ti aprono un tombino, ti danno una pedata
ed ecco in un secondo, testardo come un mulo,
che ti ritrovi in fondo col tuo calcio nel culo...
Lo sai come si dice
che il mondo è fatto a scale
che c'è gente che scende
che c'è gente che sale
però se accetti il gioco e sei anche tu della partita
ricorda che rinunci a dare un senso alla tua vita.
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