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Rotmistrz Witold Pilecki

Tadek
Lingua: Polacco


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[2012]
Parole e musica di Tadeusz Polkowski
Nell’album intitolato “Niewygodna prawda”

Niewygodna prawda


Dopo essermi casualmente imbattuto nella recensione de “Il volontario di Auschwitz” (Piemme, 2014) ed aver scoperto la storia del capitano dell’esercito polacco Witold Pilecki – che fu incaricato di farsi internare ad Auschwitz per organizzarvi la resistenza e raccontare cosa accadeva nell’ inferno concentrazionario nazista, che da Auschwitz fuggì dopo tre anni per organizzare l’insurrezione di Varsavia del 1944, che dopo la fine della guerra e l’occupazione sovietica fu infiltrato in un campo di lavoro per organizzare la resistenza contro i comunisti, che fu individuato, arrestato e giustiziato da questi ultimi nel 1948 – ho cercato se esistesse in Rete una canzone che parlasse di quest’uomo coraggioso, in lotta permanente contro gli occupanti della sua terra e contro ogni totalitarismo… Ho trovato questo brano del rapper di Cracovia Tadeusz Polkowski, in arte Tadek (figlio di un dirigente di Solidarność, nell’epoca eroica della lotta contro il regime), una canzone molto presente in Rete, con già parecchie cover all’attivo e addirittura una versione sinfonica firmata dalla Krakowska Młoda Filharmonia.



Purtroppo – dal mio punto di vista almeno – devo constatare che storie come questa rischiano sempre di diventare ostaggio di nazionalisti e radicali di estrema destra: purtroppo anche il disco di Tadek “Niewygodna prawda” in cui è incluso questo brano, pur essendo stato finanziato dall’emittente Radio Wnet con il sostegno anche di parecchi enti pubblici e diffuso via Internet, è stato poi pubblicato in allegato ad un numero di “Magna Polonia”, rivista dell’“Obóz Narodowo Radykalny” (ONR), il Campo Nazionale Radicale, che oggi è un’organizzazione nazionalista e anti-comunista, ispirata all’ideologia del fascismo italiano, ma che al suo sorgere, nel 1934, fu attiva nella persecuzione degli ebrei ed incoraggiò apertamente i pogrom antisemiti. E se è vero che dopo l’occupazione nazista molti suoi membri entrarono nella resistenza, altri divennero invece collaborazionisti, che l’odio verso i giudei era più forte che quello contro gli occupanti.



Non credo proprio che il capitano Witold Pilecki, che conobbe l’orrore di Auschwitz, avrebbe acconsentito a vedere il suo nome comparire associato a gente del genere…



Ma tant’è… Il nazionalismo è una brutta bestia e a volte sotto il suo ombrello finiscono col coesistere o lambirsi soggetti per altri aspetti molto diversi tra loro…
D’altra parte sulle (rosse, o rosso-nere) CCG/AWS c’è anche un apposito percorso intitolato “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra” e, per i motivi di cui sopra, ci infilerò anche questa canzone…
Mi resta comunque l’amaro in bocca quando mi tocca constatare come le sirene nazionaliste riescano talora a mettere le zampe su di una Storia che non è la loro, sfruttando la memoria corta di molti, la cattiva fede di alcuni e la scarsa attenzione di altri.

Il riferimento al volume di cui ho accenato all’inizio è “Il volontario di Auschwitz”, di Witold Pilecki, traduzione di Annalisa Carena, Piemme, 2014, dove si traducono dall’edizione americana i rapporti prodotti dall’ufficiale polacco ai suoi superiori su quel che accadeva nel campo.

Il volontario


Qui invece riporto la sinossi di un altro libro, quello dello storico italiano Marco Patricelli intitolato “Il volontario”, pubblicato da Laterza nel 2010:

Un intellettuale polacco, ufficiale di cavalleria, Witold Pilecki, fondatore di un esercito clandestino antihitleriano, nel 1940 affronta una missione che appare una follia. Munito di documenti falsi, si lascia arrestare "casualmente" nel corso di una retata della Gestapo a Varsavia e scopre che la realtà dei campi di concentramento è peggiore di qualsiasi orrenda fantasia. Rischia la vita più volte ma non dimentica la sua missione; creare una rete di resistenza e di mutua assistenza all'interno e all'esterno del lager e far filtrare il resoconto di quello che accade. In due anni e mezzo riesce a creare un'organizzazione di circa 2.000 persone infiltrate.



Nel 1943 riesce a evadere. Combatte durante l'insurrezione di Varsavia del 1944 e cade prigioniero fino alla fine della guerra. Poi arriva in Italia, scrive un ulteriore rapporto e si offre al generale Anders per una missione nella Polonia sotto tallone sovietico. Nel 1947 i servizi segreti comunisti sono ormai sulle sue tracce: viene arrestato, torturato per mesi. Gli estorceranno una confessione delle presunte colpe solo quando minacceranno di imprigionare la moglie e i figli.



Viene giustiziato il 25 maggio 1948. Su di lui e su quello che ha fatto cala il silenzio. Della resistenza ad Auschwitz si arrogherà ogni merito un suo ex compagno di prigionia, nel frattempo divenuto premier del governo polacco e poi presidente della repubblica, il filo-comunista Józef Cyrankiewicz (1911-1989).
Ancora oggi s’ignora dove il corpo del capitano polacco Witold Pilecki sia stato sepolto.
Nikt nie zrobił tego co ten Polski Żołnierz
Dlatego całemu światu trzeba go przypomnieć
On tysiąc dni kieruje konspiracją w piekle
Aż zadrwi z diabła i z raportem ucieknie

Czemu mnie o Tobie w szkole nie uczyli
Ktoś bardzo nie chce by w tym kraju ludzie dumni byli
Czas byśmy wreszcie grzech niewiedzy zmyli
To my młodzi Polacy przed Tobą czoła chylimy
Twoje życie kłam zadaje tym co z Polski pragną szydzić
Wrogowie narodu innym chcą Polskę obrzydzić
Ty poszedłeś sam do Auschwitz gdy świat milczał obojętnie
My Rotmistrza pamiętajmy a niech cały świat się wstydzi
Ty stworzyłeś ruch oporu tam gdzie śmierć jak okruch chleba
Dla ciebie najważniejsza była pomoc dla człowieka
W twoich raportach nie ma śladu nienawiści
Nie chęć zemsty była w Tobie tylko miłość do ojczyzny
Gdy pojmali Ciebie zdrajcy piszesz wierszowany list
Mówisz że przy ich torturach Oświęcim to było nic
I choć wiesz że możesz zginąć lub za kraj w celi gnić
Wolisz tak niż zdradzić Polskę i z tą raną w sercu żyć

To imię i nazwisko winno znać każde dziecko
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
Czy widzieliście ten proces tą intrygę zdradziecką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
On ośmieszył hitlerowców brawurową swą ucieczką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
On za Polskę walczył z armią bolszewicką i niemiecką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo

Kiedy ranne wstają zorze gdy świadomość sen przenika
Myślę o przeszłości i o tym co z niej wynika
Dzisiaj media i elity polityczne niby polskie
Dokładają ciągle starań żeby zakłamać historię
On swym sercem i czynami zasłużył na wieczną glorie
On poświęcił się i walczył nigdy nie chciał nic dla siebie
On by raport z Oświęcimia wiarygodny przynieść
Poszedł prosto na łapankę by dać pojmać się i wywieźć
Po ucieczce w powstaniu walczącej Warszawie służy
Później niewola i Włochy lecz on i tak pragnie wrócić
W sądzie haniebny teatrzyk zamęczony, rozstrzelany
Jak inni bohaterowie na śmietniku pogrzebany
Gdzie postawić mu nagrobek pyta ludzi grupa wąska
Tym pomnikiem dla Rotmistrza winna dziś być cała Polska
On stał wyprostowany przed tymi co na kolanach
Potrójny wyrok śmierci nie dał rady go złamać
O świcie ostatnia droga pusta się zamyka cela
Kat na usługach zdrajców do bohatera strzela
W miejscu rodzinnego domu pozostała gładka ziemia
Po cichu jego zwłoki wywozili z więzienia
Zmienili bieg strumienia powycinali drzewa
Czemu żaden celebryta o nim nie zaśpiewa
Teraz rzecz która się laikom wyda nie do wiary
Jego kaci w wolnej Polsce uniknęli kary

On za Polskę walczył z armią bolszewicką i niemiecką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
On ośmieszył hitlerowców brawurową swą ucieczką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
Czy widzieliście ten proces tą intrygę zdradziecką
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo
To imię i nazwisko winno znać każde dziecko
Przypomnijmy o Rotmistrzu trzeba dać świadectwo

inviata da Bernart Bartleby - 19/6/2014 - 13:43


Pare che tu ne sappia sempre una più del diavolo, e la sai raccontare : )
Grazie Bart!

Krzysiek - 19/6/2014 - 15:57


Ciao krzyś, e bentornato.

Sicuramente ne sai più tu e di certo una tua traduzione di questo brano ne aiuterebbe la comprensione ben più della mi introduzione...
Per esempio mi piacerebbe sapere da quale prospettiva Tadek racconta della storia della Polonia nel suo album "Niewygodna prawda" e se davvero sia un songwriter in quota all'estrema destra o se invece l'estrema destra se ne sia appropriata...

Comunque, la cosa che conta è aver incontrato una storia come questa di Witold Pilecki, un combattente davvero coraggioso.

La cosa strana è che pensavo di trovare il suo nome - lui che ha raccontato le prime verità su Auschwitz - nell'elenco dei "Giusti fra le Nazioni" allo Yad Vashem, e invece non mi pare che ci sia... Tu ne sai qualcosa?

Bernart Bartleby - 19/6/2014 - 17:14


Chiedi a Yad Vashem :)

krzyś - 19/6/2014 - 23:18


Ho chiesto. Non c'è. Forse perchè lui direttamente non salvò nessun ebreo, requisito per il riconoscimento.

Però i più numerosi tra i "Giusti fra le Nazioni" sono proprio i polacchi (6.454), seguiti dai neerlandesi (5.351), dai francesi (3.760), dagli ucraini (2.472) e dai belgi (1.665), tra i paesi che ne hanno almeno un migliaio... Certo, il numero dipende anche dalla diversa concentrazione di popolazione di fede ebraica all'epoca dell'Olocausto, però è comunque significativo.

The Righteous Among The Nations

Bernart Bartleby - 20/6/2014 - 09:13


Report by Captain Witold Pilecki, translated from Polish by Jacek Kucharski, October 15, 2008.

Bernart Bartleby - 20/6/2014 - 09:16


Caro Bart, sarebbe bello fare anche quella traduzione, ma adesso non c'è l'ho proprio la testa per questo. Non mi piace studiare le cose di Oświęcim-Brzezinka, perché quando ero ragazzo a scuola mi hanno fatto du' palle così sull'argomento (i sovietici usavano queste testimonianze per la loro propaganda) e sono comunque cose orrende. Le so e mi basta, non sento il bisogno di apprifondirle ultriormente. Di fatto c'erano tre campi diversi ad OŚWIĘCIM e dintorni. Per parecchio tempo i prigionieri venivano sistemati e divisi per nazione, luogo di provenienza, sesso e l'altro. Prima di organizzare i trasporti di ebrei da tutta Europa, al primo campo venivano portati polacchi e poi russi, si prevedeva dopo l'estate del 1941 un grande afflusso di prigionieri dall'ost front. E Pilecki svolgeva la missione per conto della resistenza polacca, fra i prigionieri polacchi. Fu Karski, che ha portato fuori la Polonia occupata le informazioni sullo sterminio nei confronti degli ebrei, ma non fu creduto. Nonostante fatti crudeli della guerra, la gente in Inghilterra e in America non riusciva credere la realtà del piano di sterminio sistematico, così ben organizzato dal regime hitleriano (ma con la difficoltà ancora maggiore, visto gli sentimenti di sinistra all'Occidente, a quello contemporaneo, messo in azione da Stalin). E una lunga storia, molto sconfortante, molto pesante e in fondo, tristissima. Purtroppo vera. Pilecki, invece, è stato tirato in ballo (ed è giusto), perché personalizza il fatto indiscutibile che lo stato polacco, pur per la sua posizione sul confine fra le grandi potenze, le grandi ideologie e per cosiddetta "geopolitica", ha subito i danni (insieme con i suoi massacrati fratelli di etnia ebrea), da entrambi i totalitarismi. Fu così, semplificando però al massimo quel discorso ingarbugliato. Almeno io, la vedo così. Non conosco abbastanza bene la storia di Pilecki, ma pare che come un patriota, un combattente, fu veramente efficace e le tragiche vicende della sua vita, una volta che vengono alla luce, ci fanno un po' sorridere oggi all'eroismo descritto da un, che ne so, Hemingway, per esempio. Ma non vorrei offendere nessuno. Sono cresciuto con i suoi libri. Ma dopo ho letti altri :) Vabbè, comincio a divagare. Ti saluto e voglio precisare che i cantanti come Tadek, che manco conoscevo prima, si affacciano sempre nuovi, ma io non sono un tipo che segue con qualche particolare interesse quella scena. Sono un po' alla antica, io, ciò non mi toglie il gusto di "buttare l'orecchio" ogni tanto, verso i diversi generi praticati dagli artisti giovani.
Ciau

krzyś - 21/6/2014 - 01:35


In ogni caso, il link iglese non funzioni

21/6/2014 - 02:08


Il link corretto è il seguente:
porg.es/CaptainPilecki.pdf

Bernart Bartleby - 21/6/2014 - 08:34


Corrected link:

Ed - 26/8/2021 - 11:23




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