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Caterina Bueno: Le streghe di Bargazza

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Language: Italian (Toscano)




Non più treni né cavalli,
non più macchine e vagoni.
Or ci son certi caproni
fan più miglia del pensier
Io posso dirvelo che vi son stato
e non è favola credete a me.
Vorrei che provino chi nun c’è stato
che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

L’altro giorno ero a Bargazza,
fui menato ad un festino,
eran sempre a me vicino
due ragazze a favella’.
Poi venne l’ora della partenza
e lor mi chiesero andare con sé.
Io m’accompagno ma in conseguenza.
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Discorrendo pe’ la via
noi giungemmo a casa loro.
Non vi dico che lavoro
che si posero a trama’.
Tosto arrivati, presto un vasetto,
s’unsero tutte e m’unsi anco me
dicendo «Ungetevi fa bòn effetto».
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

In codesto contrattempo
ecco un capro grosso e nero.
Dimandare io dico il vero
come si voleva anda’.
Risponde una, la domedaria (1),
«Si fa più presto e ci ho più piace’».
Dice ’«Gli è tardi, s’ha a andare a tutt’aria».
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Gli si monta a cavalluccio,
ci portò tanto lontano
che le stelle con la mano
ci pareva di tocca’.
Pareva un fulmine tra le comete
questo caprone con noialtri tre.
Pare impossibile se ’un ci credete
che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Io non vidi né campagne
né città, pianure e monti.
Non è il caso ch’io racconti
dove il diavolo ci portò.
In un palazzo illuminato
di dentro e fòri ch’era un piace’,
di tende e pendoli tutto adornato.
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Vidi là certe matrone,
damigelle e i suoi messaggi
tranne che certi visaggi
differenti a questi qua.
Io sempre zitto fisso a sedere
e senza mòvermi e senza parla’
in un silenzio ch’era un piacere.
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Venne l’ora del rinfresco
come ’gli usa nei festini.
Alle dame e a’ ballerini
due serventi a presenta’
creme, biscotti e confetture
paste, pasticci e bottiglie e bicchie’.
senza miseria credetelo pure.
Che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Ma l’usanza ch’hanno loro
sì da noi diversa e strana.
Non è caso far lor prova
di dialetto o di pattuà.
Tutta una mimica senza parole
e senza mòversi e senza parla’.
Chi nun c’è stato creder non pòle
che bell’andare a tutt’aria che ’gli è.

Sparì tutto in un momento,
non restò neppur le mura
e la solita montura
era pronta pe’ parti’.
Ma dei caproni di quella razza
dove si trovino io non lo so.
Da casa al diavolo fino a Bargazza
in un momento ci riportò.
(1) Con "domedaria" si intende ebdomadaria (settimanale).
Questo termine era usato nei monasteri per indicare la monaca di turno (settimanale) per officiare un rito



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