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Rebeldía rural

Judith Reyes
Lingua: Spagnolo


Judith Reyes

Lista delle versioni e commenti


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Corrido de Rubén Jaramillo
(José de Molina)
Los rebeldes
(Judith Reyes)
Corrido de Lucio Cabañas
(José de Molina)


‎[1966?]‎
Corrido incluso nel disco collettivo pubblicato in seguito all’evento musicale “Encuentro de música ‎latinoamericana” presso la Casa de las Américas, La Habana, Cuba, settembre 1972.‎
Presente anche in una compilation di canzoni della Reyes intitolata “Political Songs”‎

Political Songs
Solicitando parcela
los años fueron pasando.
Cárdenas daba la tierra
y Alemán la iba quitando. (1)

Inafectabilidades (2)
que nos mandaron al cuerno.
A mí me dejó sin tierra
este bárbaro gobierno.

Cuando invadí latifundios
me echaron los federales,
y a punta de bayoneta
me vaciaron los morrales. (3)

Luego fui caravanero (4)
descalzo en la carretera
con cientos de compañeros
solicitantes de tierra.

Pasaron cuatro sexenios
y otros tantos presidentes,
y todavía en el Agrario
estudian los expedientes.

Soy campesino y conozco
la ley por muchas razones,
pues la política agraria
la han hecho puros bribones.

Como aquellos que en Chihuahua (5)
valiente me conocieron,
y por pelear mi derecho
a la cárcel me metieron.

Mi madre me dijo entonces:
‎«Deja la Reforma Agraria».
‎¡Le contesté que no fuera
contrarrevolucionaria!

Traigo chamarra de cuero
y todavía uso guarache,
mi sombrero es de petate
y mi cantar es de mariachi. (6)

Dicen que quieren matarme
y les parece sencillo.
Pues, ¡que preparen la tropa
que ayer mató a Jaramillo! (7)

Constitución mexicana, (8)
‎¡válgame tanta belleza!
Ya me cansé del gobierno
que hoy paga por mi cabeza.

Vuela, paloma ligera,
ya sabes de qué se trata.
Si he de morir, que me muera
gritando: ¡Viva Zapata! (9)‎

inviata da Dead End - 21/3/2013 - 10:52



Lingua: Italiano

Tentativo di traduzione italiana di Dead End
RIBELLIONE RURALE

Chiedendo un pezzetto di terra
gli anni passarono
Cárdenas distribuiva le terre‎
e Alemán ce le toglieva.‎

I certificati di protezione
ci mandarono in rovina
Mi lasciò senza terra
questo crudele governo.‎

Quando occupai i latifondi
i soldati federali mi cacciarono
e a colpi di baionetta
mi distrussero il raccolto

Così divenni un “desplazado”‎
scalzo lungo la strada
con centinaia di compagni
a chiedere la terra

Passarono quattro mandati
e altrettanti presidenti
e ancora al ministero dell’agricoltura
stanno studiando il da farsi

Sono contadino e conosco
la legge per molte ragioni
bene, la politica agraria
l’han sempre fatta delle vere canaglie

Come quelli che nel Chihuahua
hanno conosciuto il mio valore
e per aver difeso i miei diritti
mi buttarono in carcere

Allora mia madre mi disse:‎
‎“Smettila con la riforma agraria”‎
Le risposi di non fare
la controrivoluzionaria

Porto una giacca di pelle
e uso ancora sandali
ho un cappello di palma
ed il mio canto è quello del Mariachi

Dicono che vogliono farmi fuori
e che non sarà difficile
E allora, preparino i soldati
che ieri assassinarono Jaramillo!‎

Costituzione messicana
Dio mio, che bellezza!‎
Sono stufo del governo
che oggi mi vuol morto

Vola, colomba leggera
sai bene di che si tratta
Se devo morire, che io muoia
gridando: “Viva Zapata!”‎

inviata da Dead End - 21/3/2013 - 10:53


Note:‎

‎1)‎ Il generale Lázaro Cárdenas fu presidente del Messico tra il 1934 ed il 1940, e fu il solo a ‎cercare di attuare una vera riforma agraria, smembrando i latifondi e difendendo la forma di ‎proprietà collettiva tradizionale, gli “ejidos”, tipica delle comunità contadine, in particolare ‎indigene. Miguel Alemán Valdés, presidente dal 1946 al 1952 fu al contrario molto vicino ai ‎latifondisti ed autore di una riforma del cruciale articolo 27 della Costituzione per limitare la ‎proprietà collettiva.‎

‎2)‎ Il certificato di “inafectabilidad” è un atto legale che il proprietario terriero può richiedere a ‎tutela della proprietà e della sua destinazione d’uso. In Messico furono spesso i latifondisti e ‎i grandi allevatori, che avevano più facile accesso ad una giustizia spesso pure corrotta, ad ‎abusare di tali certificati a discapito dei piccoli proprietari e delle comunità rurali.‎

‎3)‎ Letteralmente, “mi bucarono i sacchi”‎

‎4)‎ Ho preferito non tradurre il termine “caravanero” e piuttosto sostituirlo con “desplazado”, ‎cioè “cacciato”, “sgomberato”, privo di una terra dove vivere.‎

‎5)‎ Negli anni 50 e 60, nel Chihuahua così come in tanti altri Stati messicani la mancata riforma ‎agraria e lo strapotere dei latifondisti e dei caciques protetti dai vertici politici, causarono la ‎comparsa di gruppi di autodifesa contadina e di gruppi guerriglieri. In molti casi – come per ‎esempio nel Guerrero - il conflitto sociale sfociò in una era e propria guerra di bassa ‎intensità (si veda al proposito il Corrido de Lucio Cabañas)‎

‎6)‎ ‎ “Chamarra” è un rustico giaccone di pelle; “guarache” è il sandalo in strisce di cuoio usato ‎ancora oggi dai contadini poveri, specie nelle aree indigene; “petate” è un termine che ‎deriva dalla lingua indigena náhuatl e che indica un manufatto di foglie di palma intrecciate.‎

‎7)‎ Rubén Jaramillo fu un luogotenente di Emiliano Zapata durante la Rivoluzione. In seguito ‎combattè per i diritti dei contadini poveri nel Morelos. Il tradimento degli ideali della ‎Rivoluzione lo indussero a riprendere ben presto le armi. Combattè per quasi 20 anni una ‎guerra di guerriglia contro i sicari dei latifondisti e l’esercito. Nel 1962 gli fu offerta una ‎resa onorevole ma, appena deposte le armi, fu trucidato dall’esercito insieme a tutta la ‎famiglia. Si veda il Corrido de Rubén Jaramillo.‎

‎8)‎ Allude alla Costituzione rivoluzionaria nel suo testo originale del 1917. In seguito ha subito ‎più di 200 modifiche.‎

‎9)‎ Emiliano Zapata Salazar (1879-1919), comandante dell’Ejercito Libertador del Sur durante ‎la Rivoluzione, ucciso a tradimento in un’imboscata a Chinameca, Morelos, il 10 aprile del ‎‎1919.‎

Dead End - 21/3/2013 - 10:54




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