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Buongiorno Gaetano

Anonymous
Language: Italian



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‎[primo dopoguerra?]‎
Canto facente parte del repertorio del coro Stelutis di Bologna fondato nel 1947 dal maestro Giorgio ‎Vacchi.‎
Raccolto nel 1983 dai ricercatori Alfonso Bonazzi e Angelo Venturi, detto "Piculein", a Pian di ‎Macina, provincia di Bologna. Trascritto e musicato dallo stesso maestro Giorgio Vacchi.‎
Dal disco del Coro Stelutis intitolato “Per amore o per forza”, 1989‎
Testo trovato sul sito del Coro Stelutis


1989-Per-amore-o-per-forza-

In “Buongiorno Gaetano” abbiamo, invece, messo a confronto due mondi tanto distanti come quello ‎del contadino e quello del fattore: non poteva non esserci contrasto! E «contrasto», appunto, veniva ‎chiamato questo tipo di canto che i cantastorie presentavano nei paesi durante le fiere e i mercati. ‎‎(dall’introduzione sul sito del Coro Stelutis)‎

Il Quarto Stato (o Il ‎cammino dei lavoratori), Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1901‎
Il Quarto Stato (o Il ‎cammino dei lavoratori), Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1901‎


Buongiorno Gaetano, come state?
Quest'anno il raccolto è assai migliore
quando saremo al colmo dell'estate
verso il padrone ci faremo onore.‎

Molto pane, molto vino
stai allegro contadino
ma le galline, ma le galline
mi sembran tutte quante un po' piccine.‎

Avete voi ragion, caro fattore
voi siete grasso e non fate mai niente
io che lavoro e sudo tutte le ore
sono trattato peggio d'un pezzente.‎

Ma il proverbio me lo dice
se vuoi vivere felice
fattore un anno, fattore un anno
se non sarò signor sarà mio danno.‎

Stai calmo Gaetan, che cosa hai detto?!?
Queste parole son da disperati
tu devi lavorar, sei poveretto
ed i padroni ci son sempre stati.‎

Paradiso devi andare
devi sempre lavorare
ed il padrone, ed il padrone
di non far niente lui ci ha la ragione.‎

In queste cose voi siete avvocati
perchè ne avete già la pancia piena
e non pensate a chi son disperati
non san cosa mangiare a pranzo e a cena.‎

La Madonna predicate
ma i capponi vi mangiate
la fin del suono, la fin del suono
bevete le bottiglie del vin buono.‎

Fattore mio, fattore mio
i tuoi peccati li conosce Iddio.‎

Contributed by Dead End - 2013/3/13 - 13:28




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