Language   

Rodeo

Lucio Dalla
Language: Italian


Lucio Dalla


L’asfalto si snoda in turniché,
in curve defilate.
Le città piccole o grandi si spengono come candele.
Esce un odore lungo di caffè
dalle finestre spalancate.
L’ultimo raggio di sole dorme sul tuo ginocchio.
Poi la strada si riempie di gente
agli incroci o nei viali fanno un blocco
fanno blocchi stradali,
c’è fumo nell’aria e intorno non si vede più niente.
Ruote di gomma, cataste, altoparlanti che gridano,
donne e ragazzi allineati
allungano un foglio attraverso i vetri abbassati,
parlano di fabbriche
dicono di cinque fabbriche occupate.
Il paesaggio qua è ormai cambiato.
I camion sono fermi contro i muri.
E’ scomparso il mare, il vento sembra un vento infernale
batte e ribatte contro le serrande chiuse.
Un giuoco
il giuoco sembra arrivato al rush finale.
Questi uomini e le donne
dicono dieci parole,
sono parole dure come un sasso,
non è carbone acceso da spegnere sotto il tacco.
Dentro quest’anno
per la prima volta
avremo una recessione globale;
dicono che tutto cambia
e gli uomini lo sanno
nel mondo industriale.
Dicono che non sarà sempre così.
Anche se questi tempi sono duri
indietro
indietro
indietro non ci lasciamo buttare.
Dicono dieci parole
o di parole ne raccontano cento
mentre riprendiamo questo viaggio.
La macchina corre via sopra un viadotto.
Corriamo come un aliante
che striscia leggero le grandi ali sul prato
e vediamo là sotto
bianco nudo e solo un uomo
che agita un violino rotto
e con un’ombra si sta battendo a duello.
Il silenzio intorno
è un silenzio strano
un silenzio duro
un silenzio bello.‎



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