Lingua   

Mãe Pobre

Fernando‎ Lopes-Graça
Lingua: Portoghese


Fernando‎ Lopes-Graça

Ti può interessare anche...

Combate
(Fernando‎ Lopes-Graça)
Ó pastor que choras
(José Gomes Ferreira)
Canto de paz
(Fernando‎ Lopes-Graça)


‎[1946/1960/1974]‎
Versi di Carlos de Oliveira (1921-1981), scrittore portoghese, autore pure della bellissima ‎‎Livre (Não há machado que corte)‎.‎
Musica di Fernando Lopes-Graça
Dall’album “Canções Heróicas/ /Canções Regionais Portuguesas”‎
Originariamente interpretata dal Coro da Academia de Amadores ‎de Música, con Olga Prats al pianoforte.‎

Canções Heróicas/ /Canções Regionais ‎Portuguesas

Fernando Lopes-Graça fu arrestato per la prima volta dalla polizia della dittatura militare nel 1931, ‎poco prima della salita al potere di Salazar, mentre usciva dal Conservatorio dove si era appena ‎laureato a pieni voti. Da quel momento per il maestro Lopes-Graça fu un continuo entrare ed uscire ‎dalle prigioni salazariste e, nei rari momenti di libertà, componeva opere di protesta - come questa ‎raccolta di “Canções Heróicas” basata sui versi dei più grandi poeti portoghesi del tempo – ‎regolarmente censurate e che gli valevano sempre nuove condanne e nuove incarcerazioni.‎

Le “Canzoni Eroiche” – la cui prima composizione risale al 1946 e che videro la stesura definitiva ‎nei primi anni 70 – sono poesie messe in musica per celebrare la libertà e sostenere coloro che ‎lottavano contro il regime. Questa “Mãe Pobre” è la poesia che da il titolo ad una raccolta ‎pubblicata Carlos de Oliveira nel 1945 e faceva ‎parte del disco originario intitolato “Marchas, Danças e Canções” pubblicato da Lopes-Graça nel ‎‎1946 e subito fatto sparire dalla PIDE, la polizia salazarista.‎
Terra Pátria serás nossa,
Mais este sol que te cobre,
Serás nossa,
Mãe pobre de gente pobre.

O vento da nossa fúria
Queime as searas roubadas;
E na noite dos ladrões
Haja frio, morte e espadas.

Terra Pátria serás nossa
Mais os vinhedos e os milhos,
Serás nossa,
Mãe que não esquece os filhos.

Com morte, espadas e frio,
Se a vida te não remir,
Faremos da nossa carne
As seraras do porvir.

Terra Pátria serás nossa,
Livre e descoberta enfim,
Serás nossa,
Ou este sangue o teu fim.

E se a loucura da sorte
assim nos quizer perder,
Abre os teus braços de morte
E deixa-nos aquecer.‎

inviata da Dead End - 7/12/2012 - 10:24




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org